PAJETTA, Giancarlo
Franco Andreucci
PAJETTA, Giancarlo. – Nacque a Torino il 24 giugno 1911 da Carlo e da Elvira Berrini.
Il padre, laureato in legge, era impiegato all’Istituto San Paolo mentre la [...] (Roma 1962), Pajetta offrì nella prefazione una lettura della sua corrispondenza carceraria come di un linguaggio cifrato, scritto anche per il censore, un linguaggio che non doveva «spaventare nessuno a proposito di una vita che altri avrebbe dovuto ...
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CANINI, Giovanni Angelo
Antonella Pampalone
Figlio secondogenito dello scalpellino Vincenzo, nacque a Roma nel 1609 (Pio, 1724). Tutte le fonti confermano che ancora bambino conobbe il Domenichino, [...] Al tempo stesso condizionarono le sue capacità artistiche in senso unilaterale, sentendosi poi egli maggiormente attratto da un linguaggio grafico piuttosto che pittorico.
Stando alle fonti (Pascoli, Passeri), infatti, non si rivelò di buona qualità ...
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GASSE, Stefano (Étienne)
Mauro Venditti
Nacque a Napoli nel 1778, in una modesta famiglia, da Étienne, di origine francese, e da Luigia Minotti, napoletana.
Con il gemello Luigi (Louis-Silvestre), che [...] la scala aperta in fondo al cortile, ove il G. ugualmente adotta gli ordini classici, allontanandosi nettamente dal linguaggio della tradizione barocca, la prima a esaltare con fantasiosi moduli tale nodo architettonico.
Va infine ricordato che il G ...
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GAMBINI, Silvio
Giuseppe Bonaccorso
Figlio di Luigi, nacque a Teramo da una famiglia di modeste origini il 18 ag. 1877. Studiò dapprima nella sua città natale, dove si diplomò nel 1897 come perito agrimensore [...] studi per lo stabilimento Marcora ancora di Busto (1929-30) e la tomba Pedrazzini del cimitero di Arona (1930).
Un linguaggio assai diverso venne adoperato nel progetto per un edificio polifunzionale per il Lido di Arona (1931), in cui il G. eliminò ...
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GIOJA, Edoardo
Gloria Raimondi
Figlio di Belisario e di Marianna Giovannelli, nacque a Roma il 27 sett. 1862.
Compiuti gli studi classici in un istituto francese di Roma, si dedicò alla pittura sotto [...] di Milano insieme con altre 188 opere, in una mostra interamente dedicata al suo operato - sembra tornare a un linguaggio più sobrio e meditato. Il trasferimento a Londra nel 1921 segnò il suo definitivo distacco dall'Italia. Nel difficile ambiente ...
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PADULA, Maria. – Nacque a Montemurro (Potenza) il 12 gennaio 1915 da una relazione fra Giuseppina Pascarelli, contadina, e un uomo la cui identità è rimasta ignota, il quale non volle riconoscerla. Accolta [...] , in Volti paesaggi territorio, 2002, p. 55); si vedano, ad esempio, Vicolo montemurrese e Tettoia di zinco. Al linguaggio raggiunto in quegli anni la pittrice si sarebbe mantenuta sostanzialmente fedele nel tempo, aggiornando solo sporadicamente i ...
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BADINI, Carlo Francesco
Giovanni Busino
Nacque nel primo quindicennio del 1700 in Piemonte, forse a Mondovì. Poche notizie si hanno sulla prima parte della sua vita: da alcuni libelli dello stesso B. [...] e amico dei Baretti: Bilancia di Pandolfo Scornabecco (London, Bingley, 1768), in cui tenta di ridicolizzare, con un linguaggio scurrile e vituperoso, i tre libri martinelliani, cioè la Istoria critica della vita civile (London, Woodfall, 1752), le ...
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PIETRO da Cantinello
Augusto Vasina
PIETRO da Cantinello (Pietro Cantinelli, Cantinella). – Notaio e cronista, autore di un Chronicon, nacque con ogni probabilità a Bologna nella quarta decade del Duecento [...] tradimento di Tibaldello Zambrasi faentino infierì contro la sua città e gli Accarisi, Pietro seppe elevare il suo linguaggio ai toni patetici dell’indignazione e dell’apostrofe.
Nel decennio successivo, in una situazione politica del tutto mutata ...
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CALEFFINI, Ugo
Franca Petrucci
Di famiglia originaria di Rovigo, nacque a Ferrara nel 1439 circa da ser Ricevuto di Giovanni, esattore della Camera del Comune di Ferrara. Ebbe almeno cinque fratelli, [...] [1864], pp. 267-312). In quest'opera l'autore, dopo avere accennato alle origini favolose degli Estensi, narra, con un linguaggio poetico che ignora la misura dei versi e trascura le rime e con espressioni popolareggianti e idiomatiche, la storia di ...
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BONATELLI, Francesco
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Nato a Iseo (Brescia) il 25 apr. 1830 da Filippo, commissario distrettuale, e da Elisabetta Bocchi, rimase in tenera età orfano di padre. Dal 1842 iniziò gli studi ginnasiali [...] Fu un periodo particolarmente fruttuoso per l'elaborazione del suo pensiero circa i rapporti tra psicologia e logica e la funzione del linguaggio, i cui risultati espose sia nel corso di psicologia tenuto nel 1861-62 (cfr. Il pensiero e la lingua. L ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
elaborazione del linguaggio naturale (sigla NLP, Npl) loc. s.le f. Ramo dell'informatica e, in particolare, dell'intelligenza artificiale, che studia come programmare i computer perché analizzino e comprendano i dati del linguaggio naturale...