GAMBA, Paolo
Alessandro Serafini
Pittore attivo soprattutto in area abruzzese-molisana, nacque a Ripabottoni, nella diocesi di Larino (nel Molise) il 30 ott. 1712 dal pittore Giovan Battista e da Caterina [...] alle forme scenografiche e luministiche del barocco partenopeo. È vero comunque che nel primo Settecento il nuovo linguaggio era ampiamente diffuso in tutte le province meridionali, senza contare che la stessa parrocchiale di Ripabottoni conserva ...
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BARBARANI, Tiberio Umberto (Berto)
Alberto Frattini
Nacque a Verona, da Bortolo e da Adelaide Poggiani, il 3 dic. 1872. Intrapresi gli studi di giurisprudenza presso l'università di Padova, li interruppe [...] ) comprendente poesie che si richiamano alle bellezze del veronese monte Baldo, il B. ritorna, con arte più sicura e un linguaggio più mosso e colorito, agli accenti del Rosario del cor:ritornano i temi dell'amore, della natura e della primavera. Con ...
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ARCHINTO, Giovanbattista
Nicola Raponi
Nacque a Milano da Cristoforo e da Maddalena Della Torre il 19 sett. 1488. tra fratello maggiore di Filippo, vicario di Roma sotto Paolo III e poi arcivescovo [...] gli invocati rimedi; né miglior fortuna ebbe col ministro e consigliere imperiale Nicola Perrenot de Granvelle. Il suo linguaggio dignitoso, animato dalla convinzione che a Milano si dovesse restituire la libertà - come molti allora ancora credevano ...
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DE FILIPPO, Peppino (Giuseppe)
Sisto Sallusti
Fratello di Titina e di Edoardo, nacque a Napoli il 24 ag. 1903 da Edoardo (Eduardo) Scarpetta che lo ebbe da una relazione extraconiugale con la nipote [...] in quanto al suo spazio vitale. Cominciai, allora, a pensare ad una forma di teatro capace di esprimersi mediante un linguaggio moderno come quello di tutti i giorni, con tutti i caratteri e le abitudini della società italiana particolarmente del ...
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GIAROLA, Antonio, detto il Cavalier Coppa
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Figlio di Giacomo, nacque a Verona intorno al 1597.
I tentativi, peraltro suggeriti con cautela (Guzzo, p. 99), di identificare il padre con un Giacomo Giarola [...] il G. alternò frequenti soggiorni sia in provincia sia, soprattutto, in Emilia, dove mise a punto il proprio linguaggio, tra reminiscenze saraceniane e sempre più frequenti riferimenti a modelli reniani. Un'adesione che, come rivela il confronto con ...
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GAZOLA (Gazzola), Paolo
Anna Coccioli Matroviti
Figlio di Carlo e Anna Dossena, nacque il 26 ag. 1787 a Piacenza. Ricevette la prima educazione al collegio Clementino di Roma, ove si recò nel 1794 al [...] disegni del G. emergono componenti rinascimentali, palladiane e romane, nonché un purismo geometrico che lo sollecita a impiegare un linguaggio colto e austero.
Nel 1821, a Parma, collaborò ai lavori per il teatro Regio progettato da Nicolò Bettoli ...
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FRANCESCO di Ubertino, detto Bachiacca
Matteo Mancini
Figlio dell'orafo Ubertino di Bartolomeo (1450-1505) e di Francesca di Benedetto, nacque a Firenze il 1° marzo 1494.
Ebbe due fratelli entrambi [...] Leida e di Albrecht Dürer (possedute in gran numero da F.), furono riproposti attraverso l'elaborazione di un linguaggio vicino al leonardismo fiorentino di quegli anni. Un processo analogo, seppure con l'inserimento di ulteriori riferimenti (Piero ...
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GALESTRUZZI (Galestrucci), Giovanni Battista
Laura Volpe
Nacque con ogni probabilità a Firenze, come si deduce dalla qualifica di fiorentino talvolta apposta accanto alla sua firma, nel secondo decennio [...] (gli altri sono da riferire a D. Barrière) e rappresenta una figurazione allegorica in onore del defunto.
Il linguaggio incisorio del G., assai apprezzato per l'eleganza del tratto (Gori-Gandellini, 1771), viene tradizionalmente giudicato vicino alla ...
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BASALDELLA, Afro (Afro-Libio, detto Afro)
Valerio Rivosecchi
Nacque a Udine il 4 marzo 1912 da Leo, pittore e decoratore, e da Virginia Angeli. Dopo la morte del padre (1918) compì i primi studi in collegio [...] al 1943 si manifesta la tendenza alla sintesi lineare e coloristica, in sintonia con la nuova attenzione italiana per il linguaggio cubista e postcubista, e anche in esplicita reazione alla situazione bellica. Come nota De Libero (1946), la sintassi ...
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GIGANTE, Teodoro
Gaetano Bongiovanni
Non si conoscono il luogo e la data di nascita di questo architetto, di probabile origine trapanese, attivo in Sicilia tra gli anni Ottanta del Settecento e i primi [...] il progetto del Gigante. Le scelte compositive e stilistiche di quest'opera rivelano l'influenza dello zio nel linguaggio reso scarno ed essenziale da una ricerca pressante della simmetria compositiva e dall'attenzione costante all'uso di paraste ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
elaborazione del linguaggio naturale (sigla NLP, Npl) loc. s.le f. Ramo dell'informatica e, in particolare, dell'intelligenza artificiale, che studia come programmare i computer perché analizzino e comprendano i dati del linguaggio naturale...