Vergine, Lea. – Critica d'arte italiana (Napoli 1938 - Milano 2020). Studiosa dei nuovi linguaggi visivi, in Il corpo come linguaggio (1974) ha analizzato la nascita e l'evoluzione della body art. Ha posto [...] in rilievo (in L'altra metà dell'avanguardia 1910-1940. Pittrici e scultrici nei movimenti delle avanguardie storiche, 1980) la funzione delle donne nei fenomeni artistici della prima metà del 20° sec., ...
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Saggista e semiologo (Cherbourg 1915 - Parigi 1980). Figura fondamentale nel panorama culturale francese del dopoguerra, le sue teorie sul linguaggio e la significazione non solo sono state un costante [...] punto di riferimento per la semiologia ma hanno rappresentato un importante contributo all'affermarsi della nouvelle critique, che, in contrapposizione alla tradizione accademica, vedeva nel testo produttore ...
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Pseudonimo dell’artista italiano Davide Salvadei (n. Rimini 1973). Pioniere del writing in Italia, ha successivamente evoluto il suo linguaggio in senso figurativo, attraverso una ricerca che lo qualifica, [...] oggi, tra i più dotati e virtuosi interpreti della scena dell’arte urbana e della pittura contemporanea, raggiungendo riconoscimenti e consensi internazionali. Nonostante la formazione accademica presso ...
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Scrittore uruguayano (Salto 1900 - ivi 1960). Attento osservatore della realtà contemporanea, ne riflette nei suoi romanzi le inquietudini con un linguaggio misurato ma efficace (El paisano Aguilar, 1934; [...] La edad despareja, 1939; El caballo y su sombra, 1941; La victoria no viene sola, 1952; Corral abierto, 1956; La desembocadura, 1958; Mi patria, 1960; ecc.) ...
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Pittore (Palermo 1772 - ivi 1837). Allievo, a Roma (1792-98), di J.-B. Wicar, riportò a Palermo le novità del linguaggio neoclassico: eseguì soprattutto pale d'altare e affreschi in chiese e in palazzi [...] (la Favorita; Palazzo Reale; ecc.). Pittore di paesaggi fu il nipote Tommaso (Palermo 1815 - ivi 1886) ...
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Musicista jazz statunitense (Hamlet, Carolina del Nord, 1926 - New York 1967). Dopo aver collaborato, negli anni Cinquanta, con jazzisti come M. Davis e T. Mon, nel 1961 diede vita a un quartetto col quale [...] al soprano uno stile improvvisativo di grande originalità, che contribuì in maniera decisiva all'evoluzione del moderno linguaggio jazzistico. Dall'iniziale adozione degli stilemi esecutivi proprî dell'hard bop approdò, nell'ultima parte della sua ...
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Pittore, litografo e scrittore francese (Montargis, Loiret, 1767 - Parigi 1824). Allievo prediletto di J.-L. David, ne ereditò un formale linguaggio neoclassico. Vincitore, nel 1789, del Prix de Rome, [...] soggiornò a lungo in Italia. Nuovamente a Parigi, nel 1795, dipinse alcuni ritratti (Mademoiselle Lange comme Danae, New York, coll. Wilderstein) che preannunciavano il gusto romantico, ma predilesse temi ...
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Poeta, critico e romanziere inglese (Leamington, Warwickshire, 1920 - Londra 2002). Tra i poeti degli anni Cinquanta E. puntualizza, in un linguaggio sintatticamente semplice, l'atteggiamento di ironico [...] disincanto proprio della sua generazione. I suoi versi sono raccolti in: The laughing hyena (1953), Bread rather than blossoms (1956), Some men are brothers (1960), Addictions (1962), The old Adam (1965), ...
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Filosofo (n. Leeds 1923 - m. 1995), prof. a Oxford dal 1949. Uno dei più rappresentativi esponenti della filosofia ossoniense del linguaggio ordinario. Ha unito a interessi storici (Berkeley, 1953, 2a [...] ed. 1969; English philosophy since 1900, 1958, 2a ed. 1969) un impegno teorico con particolare attenzione per i problemi etici (Contemporary moral philosophy, 1967; trad. it. 1974; The object of morality, ...
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Fritsch, Katharina. – Scultrice tedesca (n. Essen 1956). Laureatasi nel 1984 alla Kunstakademie Düsseldorf, la sua ricerca artistica stempera in un linguaggio visivo originalissimo l’iperrealismo newpop, [...] assegnando al segno figurativo valori stranianti ottenuti attraverso l’alterazione delle dimensioni del soggetto e l’uso di luminose monocromie: così nell’installazione Rattenkönig / Rat-King (1993), angosciante ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
elaborazione del linguaggio naturale (sigla NLP, Npl) loc. s.le f. Ramo dell'informatica e, in particolare, dell'intelligenza artificiale, che studia come programmare i computer perché analizzino e comprendano i dati del linguaggio naturale...