Pittore (Passignano, Tavarnelle Val di Pesa, 1559 - Firenze 1638). Deve la sua formazione a F. Zuccari, col quale lavorò a Firenze (1575-79) e a Roma (1579-81) e che seguì anche a Venezia (1582-89). Attivo, [...] oltre che a Firenze, a Lucca, Livorno e Roma (1602-16), elaborò un linguaggio pittorico di grande semplicità e chiarezza narrativa, che fonde colore veneto e disegno toscano e accoglie a volte suggestioni caravaggesche. Tra le sue opere: affreschi ...
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Linguista inglese (Leeds 1925 - Sydney 2018). Una delle figure più originali e influenti nella linguistica del Novecento, intorno alla sua opera si è raccolta una feconda scuola di linguistica, detta funzionale [...] dei fenomeni prosodici; la teoria della grammatica (particolarmente le nozioni di tema e transitività); lo sviluppo del linguaggio nel bambino; la linguistica testuale e le variazioni di registro; le applicazioni della linguistica in campo educativo ...
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Filosofo (Brighton 1900 - Whitby 1976), prof. all'univ. di Oxford (1945-68), direttore (1948-71) della rivista Mind. Interessato originariamente alla fenomenologia di Husserl (alcuni temi della quale rimarranno [...] influsso di B. Russell e, soprattutto, di L. Wittgenstein, a quel tipo di indagini caratteristico della "filosofia del linguaggio ordinario" di cui sarebbe diventato uno dei maggiori esponenti. In questa prospettiva il suo obiettivo è stato quello di ...
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Drammaturgo, poeta e romanziere francese (Parigi 1910 - ivi 1986). Dopo un'adolescenza trascorsa tra orfanotrofio, riformatorio e prigione, iniziò (1940) nel penitenziario di Fresnes la sua attività letteraria [...] di Le condamné à mort, in cui già si individuavano modi e temi della successiva produzione (violenza del linguaggio, crudezza delle immagini, rivolta astiosa e irriverente contro le convenzioni, ribellismo individualistico). Durante la permanenza a ...
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Pittore statunitense (Philadelphia 1894 - New York 1964). Nel 1910 cominciò a studiare pittura con R. Henri, guida e portavoce dei nuovi realisti. Ma nel 1913, l'Armory Show e poi le mostre di Picasso, [...] Braque, Brâncuşi, tenute alla galleria 291 di A. Stieglitz, furono decisive per la scelta di un linguaggio che, innestando le espressioni dell'avanguardia europea in un mondo di immagini e di ritmi tipicamente americani, risulta altamente originale ...
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Pianista e compositore afroamericano (Gulfport, Luisiana, 1885 - Los Angeles 1941). Figura carismatica e per certi versi misteriosa del jazz delle origini (secondo alcuni storici sarebbe in realtà nato [...] arte collettiva per eccellenza. Fu il pioniere del passaggio dal ragtime al jazz pianistico e della formazione del linguaggio jazzistico per piccoli gruppi (Red Hot Peppers), traducendo gli elementi quasi folclorici della tradizione di New Orleans in ...
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Plessi, Fabrizio
Alexandra Andresen
Artista, nato a Reggio Emilia il 3 aprile 1940. Dopo aver studiato all'Accademia di belle arti di Venezia con G. Santomaso, ha focalizzato la sua ricerca sui rapporti [...] tra arte e tecnologia, trovando nell'installazione, nella performance, nel film e nel videotape il linguaggio epressivo più congeniale. Le sue opere sono state ospitate nelle più importanti rassegne di arte contemporanea, dalle diverse edizioni della ...
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Regista cinematografico francese (Parigi 1889 - ivi 1981); attore e sceneggiatore, esordì nella regia nel 1911 con un cortometraggio. I suoi primi film di successo furono Mater Dolorosa (1917) e La dixième [...] ). Forte personalità, G. è tra i primissimi registi che hanno contribuito alla scoperta delle possibilità espressive del linguaggio cinematografico. Nella sua lunga carriera ha attraversato fasi alterne di interesse e fortuna e ha prodotto film di ...
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Scrittore francese (Nîmes 1884 - Boissise-la-Bertrand, Senna e Marna, 1968). Punto di riferimento obbligato per la storia letteraria del Novecento, scrittore di racconti nell'età giovanile, P. porta la [...] nella narrativa (Le pont traversé, 1921; La guérison sévère, 1925), ma soprattutto nella saggistica, occupandosi prevalentemente di letteratura e linguaggio (Les fleurs de Tarbes ou la terreur dans les lettres, 1941, trad. it. 1989; Clef de la poésie ...
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Scrittore portoghese (Belém, Pará, 1921 - Lisbona 1981). Figura di primo piano del neorealismo portoghese, ha unito alla denuncia dei conflitti sociali e alla ribellione contro l'arretratezza della sua [...] sensibilità per i temi esistenziali e la consapevolezza del divario tra l'ideale e la realtà. Dotato di un linguaggio scarno, frutto di attenta elaborazione formale, ha pubblicato raccolte di versi (Turismo, 1942; Mãe pobre, 1945; Colheita perdida ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
elaborazione del linguaggio naturale (sigla NLP, Npl) loc. s.le f. Ramo dell'informatica e, in particolare, dell'intelligenza artificiale, che studia come programmare i computer perché analizzino e comprendano i dati del linguaggio naturale...