Chaplin, Charles Spencer (detto Charlie)
Guido Fink
Regista e attore cinematografico inglese, nato a Londra il 16 aprile 1889 e morto a Vevey (Svizzera) il 25 dicembre 1977. Fra gli artisti più geniali [...] ministro del culto e infiltrato in una timorata comunità texana nella quale ovviamente non potrà rimanere a lungo. Sul piano del linguaggio C. non ha più nulla da imparare: nel primo caso basta una didascalia ("Il paese dei sogni"), e in un quartiere ...
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LUCHI, Giuseppe Antonio, detto il Diecimino
Belinda Granata
Nacque a Diecimo, non lontano da Lucca, il 17 luglio 1709 da Luca e Maddalena di Bartolomeo Paolucci.
Trasferitosi a Lucca nel 1725, secondo [...] ; qui l'artista ripropone l'identico schema compositivo della tela di S. Cassiano di Moriano, ma attraverso un linguaggio più intenso e maturo in cui scompare qualsiasi atteggiamento in chiave popolaresca.
Fra le opere perdute menzionate dalle fonti ...
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Perrault, Charles
Ermanno Detti
Fiabe alla corte del re di Francia
Nella Francia del Seicento, alla corte di Luigi XIV, il Re Sole, nacque la moda letteraria delle storie di fate. Lo scrittore Charles [...] impegno molto particolare. Fino ad allora le fiabe erano state raccolte soprattutto in dialetto; Perrault invece usò un linguaggio elegante e colto e riuscì a mantenere uno stile brillante e vivace, come quello di un narratore appassionato.
Cariche ...
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Scrittore tedesco (Perleberg 1935 - Amburgo 1986); cresciuto ad Amburgo, a questa metropoli è legata anche gran parte della sua esperienza di scrittore, essenzialmente volta alla descrizione di un mondo [...] di ogni certezza e da una disperata ricerca di identità, personale e collettiva. Tale disorientamento trova espressione nel linguaggio esasperato dei suoi racconti (Der Aufbruch nach Turku, 1963) e dei suoi romanzi: Das Waisenhaus (1965); Die Palette ...
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Scrittore portoghese (Carregal, Beira Alta, 1885 - Lisbona 1963). Attivamente impegnato in politica nelle file dei rivoluzionarî repubblicani, fu più volte arrestato; evaso, trascorse lunghi periodi in [...] ispirazione regionalista, attinge temi e motivi dal mondo rurale, descritto con semplicità e realismo, anche attraverso l'uso del linguaggio popolare. Fra i suoi romanzi: Via sinuosa (1918); Filhas da Babilónia (1920); O homem que matou o diabo (1930 ...
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Regista cinematografico (Cunhat, Puy-de-Dôme, 1925 - Parigi 2003). Dopo avere studiato pittura e aver lavorato per il teatro e la televisione, girò documentarî e cortometraggi, esordendo nel lungometraggio [...] con L'enfance nue (1969). Si mise in luce nel 1972 con Nous ne vieillerons pas ensemble (L'amante giovane). Il linguaggio teso e drammatico e la recitazione intensa e realistica sono i punti di forza del suo cinema, testimoniati soprattutto da Police ...
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Poeta danese (Copenaghen 1874 - Lyngby 1949). Da iniziali esperienze simboliste dipende tutta la sua poesia fiorita tra le due guerre mondiali (Bølger i blaest "Onde al vento", 1926; Danmarks rige "Il [...] regno della Danimarca", 1941; Somrens fylde "Pienezza d'estate", 1944), che però si evolve sempre più verso modulazioni tradizionali di linguaggio e di metrica nell'ambito di un realismo alquanto convenzionale. ...
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Wellman, William Augustus
Lorenzo Esposito
Regista cinematografico statunitense, nato a Brookline (Massachussets) il 29 febbraio 1896 e morto a Los Angeles il 9 dicembre 1975. Teso alla purezza dell'immagine, [...] espressione di un cinema classico, nel quale lo stile è capace di trasformare un fatto di cronaca in linguaggio del mito e il mito in linguaggio della Storia. Nei film di W. spunti narrativi come la violenza criminale (The public enemy, 1931, Nemico ...
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Liszt, Franz
Luisa Curinga
Straordinario pianista e grande innovatore della musica ottocentesca
Compositore ungherese dell’Ottocento, colto e cosmopolita, fu anche un celebre virtuoso del pianoforte. [...] la sofferenza diventa poeta.
I poemi sinfonici di Liszt, caratterizzati da grande libertà formale e originalità di linguaggio, affascinarono e influenzarono molti compositori, come Richard Strauss, César Franck e Richard Wagner. Di quest’ultimo Liszt ...
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Da Roma, Eraldo
Stefano Masi
Nome d'arte di Eraldo Judiconi, montatore nato a Roma il 1° marzo 1900 e ivi morto il 27 marzo 1981. Insieme a Mario Serandrei fu il più grande montatore italiano del secondo [...] dopoguerra, e contribuì a svecchiare il formalismo del linguaggio cinematografico dell'epoca, pur conservandone molte delle regole canoniche. A lui si deve l'organizzazione dei ritmi narrativi di numerosi classici del Neorealismo, da Roma città ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
elaborazione del linguaggio naturale (sigla NLP, Npl) loc. s.le f. Ramo dell'informatica e, in particolare, dell'intelligenza artificiale, che studia come programmare i computer perché analizzino e comprendano i dati del linguaggio naturale...