Di Monopoli, Omar. – Scrittore italiano (n. Bologna 1971). Di radici salentine, ha scelto la Puglia come luogo di ambientazione del narrato, trascolorandola in una terra immaginaria eppure del tutto simile [...] a quella reale, e ritraendone miserie, marginalità e universi criminali attraverso l’uso di un linguaggio personalissimo, che oscilla tra aulicità e dialettismi in un magma evocativo e pulsante fin dalla prima prova letteraria, il romanzo Uomini e ...
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Filosofo (Lancaster 1911 - Oxford 1960), dal 1952 al 1960 professore di filosofia morale al Corpus Christi College di Oxford. Ha elaborato una forma peculiare di filosofia linguistica, per molti versi [...] originale rispetto agli analoghi tentativi di G. E. Moore e L. Wittgenstein. L'analisi del linguaggio ordinario secondo A. doveva essere condotta in forma sistematica con lo scopo di recuperare attraverso di essa le più profonde e significative ...
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Scrittore austriaco (Vienna 1902 - Moedling, Vienna, 1995). Avvocato di professione, emigrato in Francia nel 1938 per motivi razziali, venne perseguitato al sopraggiungere delle truppe tedesche sul suolo [...] . La sua scrittura è caratterizzata da originali scelte stilistiche, che mirano a effetti satirico-parodistici attraverso un linguaggio mutuato in gran parte dal gergo ufficiale delle antiche cancellerie, ma ricco di frivolezze e accorti neologismi ...
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Pseudonimo della poetessa nederlandese Margaretha Droogleever Fortuyn-Leenmans (L'Aia 1909 - Roden, Paesi Bassi, 1998). Esercitò la professione di neurologa ad Amsterdam. Suscitò vasti consensi con la [...] prima raccolta di poesie, Parken en woestijnen ("Parchi e deserti", 1940), che per l'equilibrio del verso e il linguaggio sobrio e spontaneo si colloca nella tradizione di J. C. Bloem e M. Nijhoff. Tensione conoscitiva e intensa spiritualità ...
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Pittore (Copenaghen 1910 - ivi 1993). A Berlino nel 1933, influenzato da V. Kandinskij realizzò le sue prime opere astratte. Fece parte a Copenaghen del gruppo Linien (1934) e del gruppo Groenningen. Nel [...] 1947 si stabilì a Parigi, militando anche nel gruppo surrealista rivoluzionario. Successivamente sviluppò il suo linguaggio astratto con rigore geometrico. Si dedicò anche a dipinti murali, a rilievi e alla grafica. ...
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Musicista statunitense (Rochester, N.Y., 1915 - Brighton, N.Y., 2005). Studiò negli USA, fra gli altri con R. Sessions, e poi a Parigi con N. Boulanger. Fu autore di composizioni sinfoniche e da camera, [...] di balletti, di musiche di scena e per film, in cui usò un linguaggio a base tonale, con influenze bartokiane e stravinskijane. ...
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Pittore (Újpest 1894 - Budapest 1960). A Budapest, dove frequentò l'accademia di belle arti, esordì con opere che fondono alla matrice impressionista influenze costruttiviste esercitando, anche attraverso [...] la scuola da lui fondata, una certa influenza; dal 1923 a Zébegény, abbandonò i toni cupi dell'esordio per un linguaggio più vivace e disinvolto. ...
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Programmatore informatico statunitense (New York 1941 - Berkeley Heights, New Jersey, 2011). È noto soprattutto per aver creato, in collaborazione con K. Thompson, il sistema operativo UNIX, per il quale [...] hanno ricevuto entrambi il Premio Turing nel 1983. Inoltre, insieme a B. Kernighan, è considerato l’inventore del linguaggio di programmazione C. ...
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Scrittrice statunitense (n. San Francisco 1978). Dopo la laurea in Scrittura creativa (Stanford University), ha iniziato a lavorare in diverse strutture socio-assistenziali, occupandosi perlopiù di minori. [...] L’esperienza diretta e il contatto quotidiano con il disagio sociale si riflette in The language of flowers (Il linguaggio segreto dei fiori), romanzo d’esordio edito nel 2011 e tradotto in oltre trenta lingue, che ha ottenuto numerosi riconoscimenti ...
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Teologo e biblista (Madrid 1920 - Salamanca 1998); gesuita (1935), ha studiato al Pontificio Istituto Biblico dove ha tenuto dal 1957, per quasi quarant'anni, corsi di introduzione speciale all'Antico [...] Testamento, di Ermeneutica biblica, di Esegesi e Teologia dell'Antico Testamento. Si è occupato specialmente del linguaggio della Bibbia e degli aspetti letterarî della medesima. Tra le pubblicazioni principali: Estudios de poética hebrea (1963); La ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
elaborazione del linguaggio naturale (sigla NLP, Npl) loc. s.le f. Ramo dell'informatica e, in particolare, dell'intelligenza artificiale, che studia come programmare i computer perché analizzino e comprendano i dati del linguaggio naturale...