Scrittore afroamericano (Washington 1894 - Doylestown, Pennsylvania, 1967). Si segnalò agli inizî della cosiddetta Harlem Renaissance con Cane (1923), opera costruita sul motivo della ricchezza interiore [...] della personalità afroamericana, che nell'alternarsi di brani di poesia e prosa e nella ricerca di un linguaggio originale e suggestivo partecipa pienamente dello sperimentalismo modernista. Dopo la Parigi (1924) con lo spiritualista G. I. Gurdijeff, ...
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Musicista (Monaco di Baviera 1895 - ivi 1982). Studiò all'accademia musicale di Monaco e si perfezionò con H. Kaminski. A Monaco ha insegnato nella Günther-Schule e nella Hochschule für Musik. Compositore [...] fra i più noti della sua generazione, ha sviluppato un linguaggio fortemente ritmico, massiccio, rifuggente da complicazioni armonistiche e contrappuntistiche. È autore di lavori teatrali, orchestrali, vocali-orchestrali, da camera. Particolare ...
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Poeta tedesco operante fra il 1234 e il 1255, uno dei principali esponenti della poesia cortese fiorita all'epoca di re Enrico, figlio di Federico II di Svevia. Assai lontano dai modelli forniti da Walther [...] von der Vogelweide per quanto riguarda originalità di linguaggio e di contenuti, G. è però maestro di formale virtuosismo, con liriche di uniforme ma raffinata semplicità. ...
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Pittore (Szinye-Ujfalu 1845 - Jernye 1920). Allievo di L. Mezey a Nagyvárad, studiò con W. Diez e K. Th. Piloty a Monaco dove conobbe anche A. Böcklin. Dipinse di preferenza ritratti e paesaggi (Colazione [...] sull'erba, 1873, Budapest, Magyar Nemzeti Galéria) maturando un linguaggio personale d'impressionistica freschezza cromatica, che ebbe grande influenza sui giovani artisti ungheresi. ...
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Compositore (Polička, Moravia, 1890 - Liestal, Svizzera, 1959). Studiò con J. Suk e A. Roussel. Dal 1922 al 1940 risiedette a Parigi; nel 1941 si trasferì negli Stati Uniti, dove fu insegnante all'università [...] di Princeton. Scrisse molta musica di ogni genere, in un linguaggio influenzato principalmente dal folclore ceco e dal neoclassicismo. Notevoli alcune musiche orchestrali (sinfonie, concerti) e da camera (quintetti, quartetti), nonché l'opera ...
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Genina, Augusto
Alessandra Cimmino
Regista cinematografico, nato a Roma il 28 gennaio 1892 e morto ivi il 28 settembre 1957. Entrato in contatto con il mondo del cinema nei primi anni Dieci capì subito [...] gli elementi fondamentali del nuovo linguaggio in rapida evoluzione, acquistando in breve tempo una perfetta padronanza delle tecniche registiche, che, nel corso di tutta la sua carriera, non cessò di approfondire, consapevole della specificità e ...
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Attore e regista slovacco (n. Zeleneč, Trnava, 1947). Dopo studi di arte drammatica a Bratislava e l'esordio come attore nel 1971, si dedicò alla regia teatrale con il gruppo amatoriale Z-divadlo. Artista [...] sperimentale e insieme popolare, B. ha creato un singolare linguaggio registico che, attingendo alla tradizione europea, dalla commedia dell'arte fino all'avanguardia contemporanea, contamina musica e arti plastiche e mescola generi e stili: Věštec ...
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Musicista (Ginevra 1898 - Chêne-Bougeries, Ginevra, 1988). Studiò al conservatorio di Ginevra. Compositore, direttore d'orchestra e organista, dal 1950 direttore musicale di Radio Ginevra (1942-63), presidente [...] del Concours international de musique (1962-70). Nella sua produzione si mantenne fedele a un linguaggio compositivo lontano dalle avanguardie e ispirato allo stile di J. S. Bach (compositore del quale trascrisse per orchestra l'Arte della fuga e l' ...
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Delbono, Pippo. – Autore, attore e regista teatrale (n. Varazze, Savona, 1959). Dopo aver studiato arte drammatica in una scuola tradizionale, ha studiato teatro in Oriente, viaggiando in India, Cina e [...] , persone e non personaggi, in cui gli attori sono parte di un nucleo. Con Guerra (1998) si fa ricorso ad un linguaggio che si avvicina ad una sorta di composizione cubista. Nel 2004 ha ricevuto il David di Donatello come Miglior documentario di ...
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Scultore e architetto (Gmünd 1330 circa - Praga 1399). Dapprima collaboratore del padre (Heinrich), si deve probabilmente a lui il coro della chiesa di S. Croce a Gmünd. In seguito formò una propria scuola, [...] con la quale procedette a una originale rielaborazione del linguaggio gotico. Nel 1353 fu chiamato a Praga dall'imperatore Carlo IV per il completamento della cattedrale di S. Vito, iniziata nel 1344 da Mattia di Arras. Nel 1355-60 intervenne anche ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
elaborazione del linguaggio naturale (sigla NLP, Npl) loc. s.le f. Ramo dell'informatica e, in particolare, dell'intelligenza artificiale, che studia come programmare i computer perché analizzino e comprendano i dati del linguaggio naturale...