Musicista ungherese (Nagyszentmiklós 1881 - New York 1945). Il linguaggio di B. si fonda su un originale rapporto fra la tradizione colta e i canti popolari che raccolse in Ungheria; successivamente egli [...] spinse la sua arte verso conquiste più personali, diventando uno dei maggiori esponenti della musica contemporanea.Tra le composizioni, l'opera Il castello del principe Barbablu (1918) e la pantomima in ...
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Architetto danese (Copenaghen 1902 - ivi 1971). Aderente al linguaggio "internazionale" europeo, ne ha utilizzato i moduli espressivi filtrandoli attraverso una nuova sensibilità, con una acuta coscienza [...] dell'impatto paesistico del costruito; si è così inserito nella tendenza generale dell'architettura scandinava elaborando una tematica in grado di conciliare l'orientamento "neo-empirista" con un maggior ...
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Poeta turco (Çeltek, Tokat, 1917 - Ankara 1997), descrisse con linguaggio semplice le bellezze delle terre anatoliche e l'umanità dei loro abitanti. Tra le sue opere, oltre ad Atatürk Kurtuluş SavaŞinda [...] (1952), sulla figura di Atatürk durante la guerra di indipendenza, ricordiamo Adamin biri (1946) e Bütün siirleri (1982;trad. it. Un uomo qualunque:poesie scelte, 1986), una selezione dei suoi componimenti ...
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Attore e regista (Kenosha, Wisconsin, 1915 - Los Angeles 1985); esordì con il Gate Theatre di Dublino come attore nel 1931 e fu nel 1933 con K. Cornell. Allestì in seguito varî spettacoli finché nel 1938 [...] americana, ma la sua opera, per il controllo estetico sull'intero processo creativo, per le innovazioni di linguaggio e struttura narrativa, ha profondamente segnato il cinema contemporaneo. Oggetto di un convinto sostegno da parte della critica ...
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Autorità
Carlo Galli
Introduzione
Il termine 'autorità' riveste, nel linguaggio comune e in quello scientifico, una vasta gamma di significati, designando sia il fondamento o il criterio che origina [...] e legittima un potere ("l'autorità della tradizione era il centro della politica romana") sia il potere legittimo, cioè un potere a cui i subordinati riconoscano il diritto di pretendere obbedienza ('l'autorità ...
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Filosofo romeno (Vitănesti, Teleorman, 1909 - Păltiniş, Sibiu, 1987). Individuato nel linguaggio lo strumento privilegiato della ricerca intorno al problema ontologico, N. ha elaborato un sistema filosofico [...] in cui codifica una "grammatica" dell'essere. Tra le opere: Jurnalul filosofic ("Il diario filosofico", 1944); Rostirea filosofică românească ("Il discorso filosofico romeno", 1970); Şase maladii ale spiritului ...
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Scrittore spagnolo (n. Elche 1946). Partito da una ricerca sul linguaggio e sulle strutture narrative, tendente alla distruzione del racconto tradizionale (Museo provincial de los horrores, 1970; Busto, [...] 1973), nei romanzi successivi ha dato maggiore spazio all'esplorazione del mondo interiore (La comunión de los atletas, 1979; Los padres viudos, 1984; La quincena soviética, 1988). Anche poeta, fu accolto ...
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Scultore italiano (n. Morciano di Romagna 1926). Coerente a un linguaggio che compone, in complesse strutture tridimensionali, i contrasti interno-esterno, erosione-politezza, P. ha rivolto la propria [...] ricerca verso spazialità inedite, monumentali. Per le sue opere, riconosciute in ambito internazionale e conservate nei principali musei d'arte contemporanea, nel 1990 gli è stato conferito il Praemium ...
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Logico e filosofo inglese del linguaggio, nato a Londra il 27 giugno 1925. Reader di filosofia della matematica nell'università di Oxford (1961-74), dove è stato successivamente professore di logica (1979-92), [...] to philosophy, Dordrecht-Boston 1987; E. Moriconi, La teoria del significato di M. Dummett, in Introduzione alla filosofia analitica del linguaggio, a cura di M. Santambrogio, Roma-Bari 1992, pp. 267-85; The philosophy of Michael Dummett, ed. B ...
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Sassofonista e compositore di jazz statunitense (n. Chicago 1945). Utilizzando il linguaggio dell'improvvisazione jazzistica degli anni Cinquanta e Sessanta (C. Parker, J. W. Coltrane, E. Dolphy) e assumendo [...] talune tecniche compositive dell'avanguardia colta americana ed europea (K. Stockhausen, J. Cage), B. si è imposto come il più rappresentativo esponente di quel jazz noto, durante gli anni Settanta, come ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
elaborazione del linguaggio naturale (sigla NLP, Npl) loc. s.le f. Ramo dell'informatica e, in particolare, dell'intelligenza artificiale, che studia come programmare i computer perché analizzino e comprendano i dati del linguaggio naturale...