LORENZO Monaco (al secolo Piero di Giovanni)
Grazia Maria Fachechi
Si ignorano i dati anagrafici di questo artista nato nella seconda metà del XIV secolo (nel 1367, secondo Gronau; a metà degli anni [...] e all'Adorazione dei magi.
L'ultima fase dell'attività di L. è caratterizzata da un progressivo placarsi del linguaggio, insieme con una ricerca di valori plastici e spaziali.
Poco dopo aver completato la monumentale Incoronazione della Vergine, L ...
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DALLE MASEGNE
Wolfgang Wolters
Famiglia di scalpellini e scultori veneziani operosi nei secoli XIV-XV.
Il soprannome "De Masignis" si trova solo in una parte dei documenti bolognesi; esso però venne [...] una componente transalpina si è pronunciato, credo in modo convincente, lo Gnudi (1937, p. 30): "cioèin sostanza il linguaggio stilistico, è profondamente diverso e distingue l'arte di Jacobello da quella d'oltralpe nell'essenziale, limitando le ...
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BELLINI, Gentile
Ursula Schmitt
Figlio di Iacopo e di Anna Rinversi, nacque a Venezia probabilmente nei primi mesi del 1429: infatti il 6 febbraio dello stesso anno la madre, nell'imminenza di un parto, [...] con l'effigie del sultano. Un grazioso documento del soggiorno a Costantinopoli, nel quale egli si cimenta nel delicato linguaggio della rruniatura, è il foglio con Giovane accoccolato in un prato che studia (Boston, Isabella Gardner Museum), al ...
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GUIDO da Siena
Walter Angelelli
Nessun documento può essere riferito a questo pittore attivo nel XIII secolo, noto esclusivamente per la firma apposta sulla grande tavola con la Madonna in trono col [...] Lazio (Brandi, 1951) o maturare sui modi del lucchese Bonaventura Berlinghieri (Stubblebine), prima di approdare a un linguaggio più duttile e vibrante, maturato sulla scorta dell'influenza cimabuesca.
Fonti e Bibl.: G. Mancini, Considerazioni sulla ...
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BOSCHINI, Marco
Michelangelo Muraro
Nacque a Venezia nel 1613 da Gianantonio e da una Eleonora. Ancora giovanissimo entrò nella bottega di Palma il Giovane (cfr. Breve instruzione, c. XXXVIIIr) - morto [...] preferisce il dialogo e le improvvisazioni che talvolta hanno la vivacità della cronaca. Da buon veneziano tende a un linguaggio quotidiano, propone confronti e adotta termini che ogni accademico avrebbe rifiutato. Per restar fedele al suo impegno di ...
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CARRARA, Giacomo
Francesco Rossi
Nacque a Bergamo il 9 giugno 1714 dal conte Carlo e da Anna Maria Passi. Dovette rivelare una precoce inclinazione per le arti figurative, tanto che, compiuti col fratello [...] nella pittura sacra del Ceresa, il riconoscimento dell'accademismo latente del Salmeggia, la splendida analisi del linguaggio pittorico di Fra' Galgario. Non vi è, beninteso, una particolare chiarezza metodologica: si direbbe invece che ...
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ERSOCH, Gioacchino
Alberto Racheli
Nacque a Roma il 6 luglio 1815 da Giuseppe Herzog, funzionario pontificio, e da Teresa Rudolf von Rhor. Fu egli stesso a fare modificare il proprio cognome italianizzando [...] , il palazzo in via di Fontanella Borghese, anche gli altri edifici costruiti dall'E. riflettono una sobrietà di linguaggio che li situa nel novero della corretta produzione professionale di quegli anni.
Per il mandato istituzionale che gli competeva ...
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GHERARDO di Giovanni di Miniato
Ebe Antetomaso
Nacque a Firenze nel 1445 o 1446 da Nanni di Miniato di Gherardo, detto Fora, "scharpellatore", e da Domenica, figlia di Bartolomeo, calzolaio.
La data [...] il Graduale D della Biblioteca del Convento dei servi all'Annunziata (dove l'Annunciazione della c. 30 mostra il linguaggio più cauto nei confronti delle innovazioni tipico di G.); il Breviario romano della British Library di Londra (Add. Mss ...
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COSMA di Iacopo di Lorenzo
Francesco Gandolfo
Padre di Luca e Iacopo, fu marmoraro attivo nel sec. XIII. Benché sul suo nome sia stato modellato quel termine di "cosmatesco" che, per tradizione, indica [...] forse secondario rispetto alla constatazione che i plutei di Civita Castellana testimoniano dello sforzo comune di adeguare un linguaggio figurativo ancora legato al lessico di Lorenzo e del figlio Iacopo, dunque al momento di maggior splendore della ...
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ANDREANI, Andrea
Alfredo Petrucci
Intagliatore in legno, era nato a Mantova intorno alla metà del sec. XVI. Nulla si sa della sua formazione, dei suoi studi e della attività da lui svolta da giovane. [...] ; e questo è il "modo nuovo di stampare chiaro et scuro" del carpigiano, questo il segno distintivo di quell'inusitato linguaggio xilografico, cui l'A. aderì solo per incidente, mentre i suoi chiaroscuri sono "a contorni chiusi", cioè "profilati per ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
elaborazione del linguaggio naturale (sigla NLP, Npl) loc. s.le f. Ramo dell'informatica e, in particolare, dell'intelligenza artificiale, che studia come programmare i computer perché analizzino e comprendano i dati del linguaggio naturale...