LAURI (Lawers), Filippo
Stefano Pierguidi
Figlio del pittore fiammingo Balthasar Lawers, italianizzato in Lauri, e di Elena Cousin, nacque a Roma il 25 ag. 1623. Ricevette i primi insegnamenti dal fratello [...] , ma con innegabili doti di tocco nella pennellata. Già a questa data, quindi, egli aveva messo a punto quel linguaggio di inclinazione piacevolmente idilliaca, che anticipava il "barocchetto" romano e la grande stagione dell'Arcadia.
Nella campagna ...
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MAJOLI, Clemente
Susanna Falabella
Non sono noti la data e il luogo di nascita di questo pittore, documentato tra il quarto e l'ottavo decennio del XVII secolo. Da una revisione archivistica, la più [...] (Roma, S. Carlo ai Catinari) potrebbe far pensare a una datazione anteriore; ma, d'altra parte, è proprio verso il linguaggio del Romanelli, cui questa unica tela del M. era stata precocemente attribuita (Lo Bianco, p. 108), che si sarebbe orientata ...
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CORRADINI (Coradini o della Corradina), Bartolomeo, detto fra Carnevale
Arnaldo Bruschi
Figlio di Giovanni e nato probabilmente a Urbino, come si desume da documenti, ne sono ignote le date esatte di [...] o ideale del giovane Bramante. Come "architetto" egli si mostra fortemente influenzato, da una parte, specie dal linguaggio ecletticamente fiorentino dei maestri scultori attivi nell'"appartamento della Iole" del palazzo ducale di Urbino e pure nel ...
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FANTASTICI, Agostino
Marco Borgogni
Nacque a Siena nel 1782 da Bernardino e da Margherita Boddi.
Il padre Bernardino, da cui il F. apprese le prime nozioni d'architettura, dal 1771 al 1783 fu "maestro [...] anche gli arredi (G. Mazzoni, in A. F...., 1992, pp. 226 s.).
La molteplicità di invenzioni formali in un linguaggio ormai apertamente eclettico risulta regolata e impostata su solide basi neoclassiche.
Ancora in questo anno eseguì il progetto per ...
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CAPANNA, Puccio (Puccius Cappanne)
Miklos Boskovits
Pittore di Assisi che, secondo documenti recentemente ritrovati (Abate, 1956), nel 1341-42 eseguì un affresco "in Portis Bonaematris et Sancti Ruphyni" [...] 'inizio della sua carriera da documenti di un mondo pittorico raffinato e splendente, egli si rifece indubbiamente al linguaggio grave ed equilibrato di Giotto dei tempi della decorazione della cappella di S. Maddalena nella basilica inferiore. Tale ...
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BECCAFUMI, Domenico (Mecherino, Mecarino)
Domenico Sanminiatelli
Nacque nel 1486 presso Siena, forse nel podere lavorato da suo padre Iacomo di Pace, alle Cortine, vicino al Castello di Montaperto.
Derivò [...] anche l'ultimo degno rappresentante di una tradizione pittorica che per tre secoli aveva saputo esprimere con estrema coerenza di linguaggio e spesso con alti risultati il particolare spirito della città di Siena.
Il B. fu anche incisore di notevole ...
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PIETRASANTA, Angelo
Rita Randolfi
– Nacque il 27 novembre 1834 a Codogno, all'epoca in provincia di Milano e oggi di Lodi, secondogenito di Luigi e di Margherita Gelmini.
La famiglia abitò insieme ai [...] sulla sola figura di Lucrezia, in cui il tema storico, entrato lentamente in crisi, viene rinvigorito da un linguaggio che risente delle innovazioni di Tranquillo Cremona e Federico Faruffini e, ancora una volta, del robusto colorito desunto da ...
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FOLCHI, Clemente
Giuseppe Bonaccorso
Figlio di Pietro e Lutgarda Scarsella, nacque a Roma il 14 nov. 1780 (Busiri Vici, 1959, p. 39).
Archeologo, architetto ed ingegnere, si formò presso il cognato, [...] alta cascata di circa 120 metri (Pacifici, 1940). In quest'opera le innovazioni tecnico-strutturali e la spregiudicatezza del linguaggio formale, che ammiccano a modi neogotici sia nel disegno degli imbocchi sia nella sottile linea della cascata, l ...
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COSTA, Lorenzo, il Giovane
Chiara Tellini Perina
Nacque a Mantova nel 1537.
La data di nascita è desunta da quella di morte (1583): risulta dai registri necrologici (Arch. di Stato di Mantova, reg. [...] Cinquecento a Mantova, spicca con singolare rilievo di risultati stilistici e con uno specifico ruolo di mediazione fra il linguaggio pittorico romano e quello settentrionale.
Fonti e Bibl.: G. Vasari, Le vite... [1568], a cura di G. Milanesi, VII ...
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GRUBICY DE DRAGON, Vittore
Monica Vinardi
Nacque a Milano il 19 ott. 1851 dal barone ungherese Alberto e dalla nobile Antonietta Mola.
Nel 1870 fu a Londra ed entrò in contatto con l'entourage delle [...] veniva introducendo, attraverso il più deciso e coraggioso rifiuto del verismo nella rappresentazione, la sperimentazione di un linguaggio segnico astratto, musicale, senza cessare di essere pittorico.
A questa data il G. aveva maturato la propria ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
elaborazione del linguaggio naturale (sigla NLP, Npl) loc. s.le f. Ramo dell'informatica e, in particolare, dell'intelligenza artificiale, che studia come programmare i computer perché analizzino e comprendano i dati del linguaggio naturale...