DI GIOVANNI, Giuseppe
Gioacchino Barbera
Nacque a Palermo nel 1817; scarse sono le notizie dei biografi sulla sua giovinezza e sulle fasi della sua formazione; studiò disegno da autodidatta, specializzandosi [...] possiamo solo ipotizzare ricco di incontri e di ulteriori esperienze, il D. ebbe modo di arricchire il suo linguaggio, già decisamente orientato in chiave accademica, con gli apporti più stimolanti del "realismo romantico" di derivazione romana e ...
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FIRRIOLO (Ferriolo, Ferraiolo)
Gaetano Bongiovanni
Famiglia di stuccatori palermitani d'ornato e di figure, operanti tra la metà del Settecento e i primi decenni del sec. XIX. La loro attività si pone [...] in stucco che animavano i prospetti di palazzi e ville palermitane assegnando spesso un sapore ancora barocchetto ai linguaggi neoclassici dell'architettura. Per il palazzo Santa Croce-Sant'Elia in via Maqueda a Palermo eseguì le decorazioni ...
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DALL'OGLIO, Egidio
Francesco Valcanover
Nacque da Bartolomeo nel 1705 a Cison di Valmarino (Treviso), nella cui arcipretale fu battezzato il 26 settembre. Le possibilità economiche del padre amministratore [...] mano che la frequentazione col Piazzetta diviene un lontano ricordo, nel D. si spegne ogni traccia di originalità. Il suo linguaggio si intorpidisce in un "gergo" dove si perde irreversibilmente il giovanile, sapido senso della forma e del colore. Di ...
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FANCELLI, Domenico (Domenico di Giovanni di Bertino da Settignano; Topolino)
Marco Bussagli
Quella di Domenico di Giovanni di Bertino Fancelli da Settignano e innanzi tutto una questione critica giacché [...] porta come quella di Castelrigone.
Si tratta infatti di un'opera modesta, ma corretta, legata a un linguaggio quattrocentesco attardato, caratterizzata da ricche candeliere ornamentali e da una lunetta che contiene un gruppo scultoreo ad altorilievo ...
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AZZI, Stefano
Marco Chiarini
Miniatore, attivo a Bologna nella seconda metà del sec. XIV e nel primo decennio del XV, figlio di Alberto di Prendiparte A., anch'egli miniatore, come ricordano i documenti, [...] efficacia decorativa, divulgò, ripetendole, le forme del maestro, senza riuscire, tuttavia, a raggiungere originalità e autonomia di linguaggio.
Fonti e Bibl.: Archivio di Stato di Bologna, Atti del Podestà, n. 299; Bologna, Archivio del Collegio ...
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DI GIOVANNI, Luigi
Gioacchino Barbera
Nacque a Palermo il 19 genn. 1856 da Giuseppe, incisore e pittore, e da Giuseppina Fiammetta; seguì da ragazzo gli insegnamenti del padre, dal quale apprese i primi [...] secolo".
Il D. morì a Palermo il 27 nov. 1938.
Sostenuto sempre dal disegno corretto e da un innegabile mestiere, il linguaggio del D., sempre uguale a se stesso nel corso degli anni: rimase fedele a uno stile decorativo e accattivante, che stempera ...
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DUGONI, Antonio
Cristina Donazzolo Cristante
Nacque a Cividale del Friuli (prov. di Udine) il 1° giugno 1827 da Antonio e da Marianna Grattoni. Essendo la famiglia poverissima, per interessamento del [...] i particolari, indugiando nelle minuzie. Con la clientela piccolo borghese o di recente "arrivata" egli usava il linguaggio pittorico che gli era più consono: quello dove i soggetti si potessero riconoscere completamente (cfr. Tullio Sgrazzuffi ...
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BERRETTARI (Berrettaro), Bartolomeo
Maria Donati Barcellona
Di origine carrarese., fu scultore attivo in Sicilia nel primo quarto del secolo XVI.
Il Di Marzo ha ricostruito l'attività del B. sulla scorta [...] espressionistiche delle figure dal modellato scabro e duro riportano all'ambiente lombardo. Si tratta comunque di un linguaggio personale non privo di un certo valore.
Per quanto riguarda il fratello Antonino, non si conoscono attualmente ...
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BONSIGNORE, Ferdinando
Nino Carboneri
Nacque a Torino il 10 giugno 1760 da Domenico e da Margherita Gallino: il padre, oriundo di Nervi, nel 1773 ricevette la naturalizzazione sarda. Allievo nel 1782 [...] gusto sobrio ed ordinato che caratterizza la Torino dell'Ottocento, in continuità con tipiche tendenze espresse, pur con diverso linguaggio, nel periodo barocco.
Fonti e Bibl.: Schede Vesme, I, Torino 1963, pp. 156 s.; Forma urbana ed architettura ...
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CANTI, Giovanni
Chiara Tellini Perina
Figlio di Ferrante (di famiglia bresciana) e di Fiorita Boni, nacque a Parma il 5 dic. 1653. Ebbe i primi ammaestramenti dal bresciano F. Monti. Si dedicò soprattutto [...] della Via Crucis", alla decorazione di villa Strozzi dall'Ivanoff (1972).In tali opere il C. manifesta un linguaggio estremamente sgarbato ed irruente, ben diverso da quello maturo del Bazzani, ed antecedente significativo dei modi dell'altro suo ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
elaborazione del linguaggio naturale (sigla NLP, Npl) loc. s.le f. Ramo dell'informatica e, in particolare, dell'intelligenza artificiale, che studia come programmare i computer perché analizzino e comprendano i dati del linguaggio naturale...