LAZZONI, Giovanni
Cristiano Giometti
Capostipite di una famiglia di scultori carraresi la cui attività si svolse prevalentemente in Toscana, a Roma e nel Ducato di Modena a partire dalla seconda metà [...] scena dominata dalla possente figura del risorto in cui lo scultore si misurava con una prima e organica rielaborazione del linguaggio barocco di stampo algardiano. Tutti i rilievi del ciclo furono completati entro il 1649 e valsero a ciascun artista ...
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LUINI, Aurelio
Pietro Marani
Figlio di Bernardino e di Margherita Lomazzo, nacque a Milano nel 1530.
Quarto figlio di Bernardino, era fratello di Tobia, Evangelista e Giovan Pietro. Lavorò con quest'ultimo, [...] .
La formazione del L. è incerta (era troppo giovane per poter essere stato allievo del padre Bernardino); ma il linguaggio delle prime opere lo vede muoversi nell'ambito delle esperienze paterne e in quello di un manierismo lombardo più aggiornato ...
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JERACE, Francesco
Carolina Brook
Figlio di Fortunato e Mariarosa Morani, lo J. nacque a Polistena (presso Reggio Calabria) il 26 luglio 1853. Acquisì i rudimenti artistici nello studio del nonno materno [...] (1885) nel cimitero degli Inglesi.
L'Esposizione nazionale di Napoli del 1877 segnò per lo J. l'occasione per mostrare il suo linguaggio in cui appariva evidente la ricerca di equilibrio fra le istanze del bello e le esigenze del vero. In questa fase ...
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BONZAGNI, Aroldo
Luciano Caramel
Nacque a Cento (Ferrara) il 24 sett. 1887 da Felice e Angela Gilli. A Cento, dove poteva vedere gli affreschi giovanili del Guercino, ebbe i primi insegnamenti da un [...] allontanò poi sempre di più, a mano a mano che, grazie soprattutto a Boccioni, il futurismo elaborava un suo autonomo linguaggio. Dei futuristi, inoltre, il B. non condivise mai l'entusiasmo per la macchina e per il dinamismo industriale, attento com ...
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DEODATO di Orlando (D. Orlandi)
Giovanna Damiani
Pittore lucchese ma largamente operoso anche a Pisa, noto per alcuni dipinti firmati e datati cui si accompagna un certo numero di documenti. La prima [...] forza tragica del Crocifisso di S.Croce sul quale è modellato, attesta il relativamente rapido aggiornamento a più moderni linguaggi formali.
La tendenza a registrare fedelmente, anche se non prontamente, il succedersi di nuove forme artistiche negli ...
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FILIPPI, Sebastiano, detto Bastianino
Anna Maria Fioravanti Baraldi
Figlio di Camillo, nacque a Ferrara probabilmente intorno al 1530.
Per il Superbi (1620) nacque nel 1532, per il Baruffaldi (1697-1722, [...] probabilmente in quella ricordata nella raccolta Costabili di Ferrara (Bentini, 1985, p. 110).
Nelle opere eseguite dopo il 1565 il linguaggio del F. si lega con più forza allo stile di Michelangelo, tanto da aver fatto supporre un secondo viaggio a ...
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GIANI, Giuseppe
Monica Vinardi
Floriana Spalla
Nacque a Cerano d'Intelvi, ora in provincia di Como, il 17 sett. 1829, da Tommaso e da una certa Giovanna, originaria di Dizzasco.
A dodici anni si trasferì [...] di pittura dell'Accademia si destreggia tra temi storici e letterari e scene di genere con sobrietà di linguaggio, che rifugge da esiti virtuosistici di brillante superficialità. Così Giuseppe Giani […] può passare dai temi classici del romanticismo ...
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GIOVANNI ANTONIO da Pesaro
Carlo La Bella
Tradizionalmente considerato figlio di Gaspare da Pesaro (Thieme - Becker), in tempi recenti è stato chiarito che fu figlio di Giovanna e di Giliolo di Giovanni [...] grazie alle più ricche sollecitazioni offerte dall'ambiente anconetano, si andò allontanando dal naturalismo paterno per maturare un linguaggio pittorico levigato e aggraziato, spesso ricorrendo a un uso marcato del chiaroscuro. Questa tendenza è già ...
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BONO, Michele, detto Giambono
Giovanni Mariacher
Figlio di Taddeo di Giovanni, fu attivo a Venezia come pittore e musaicista nel secolo XV.
Il soprannome Giambono deriva dal nonno paterno Giovanni Bono [...] Civico Malatestiano di Fano, in origine nel santuario di Ponte al Metauro della stessa città, mostra evidenti influssi del linguaggio di Jacobello del Fiore, mentre le mezze figure dell'ordine superiore appartengono ad altre mani, forse al maestro di ...
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GRESTA, Antonio
Maria Elena Massimi
Nacque il 19 febbr. 1671 ad Ala, nel Trentino, da Francesco e Bernardina Burri. Il padre apparteneva a un ramo collaterale della nobile famiglia Gresta (Dalla Laita). [...] angeli, santi, Virtù e dottori della Chiesa. L'opera, lodata dalle fonti e assai importante per la ricostruzione del linguaggio giovanile del G., è andata perduta con la demolizione della chiesa nel quarto decennio dell'Ottocento. La prova data al ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
elaborazione del linguaggio naturale (sigla NLP, Npl) loc. s.le f. Ramo dell'informatica e, in particolare, dell'intelligenza artificiale, che studia come programmare i computer perché analizzino e comprendano i dati del linguaggio naturale...