DE MUSI (Di Musi, De Musis, Musi), Agostino, detto Agostino Veneziano
Donata Minonzio
Nacque in Veneto, forse a Venezia, intorno al 1490, periodo fissato approssimativamente dagli studiosi in base alle [...] , I, p.614), Natività (Nagler, Künstler-Lexicon, n. 16) risultano più insistiti i valori disegnativi e chiaroscurali del linguaggio düreriano.
Nel 1515 si trasferì a Firenze, secondo quanto è documentato da quattro incisioni recanti questa data e ...
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BONSIGNORI, Francesco
Ursula B. Schmitt
Nato a Verona nel 1460 circa, era il maggiore dei figli di Alberto di Bonsignorio che, come dice il Vasari, pare si sia a sua volta dilettato di pittura.
Il cognome [...] che si sceglieva a modello il B. traeva soltanto qualche spunto compositivo che trasformava fondendolo nel suo linguaggio formale già saldamente individualizzato: contraddistinto, nei suoi primi lavori, da proporzioni pesanti e tozze, forme grevi ...
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PETRINI, Antonio
Lucia Longo Endres
PETRINI (Pedrini), Antonio. – Nacque a Lasino nella pieve di Calavino (nei pressi di Trento) nel 1620 o nel 1621.
L’ipotesi di una provenienza trentina dell’artista [...] va il merito di aver incrementato la diffusione del barocco francone («Würzburger Stil») con accento di pregnanza e un linguaggio formale compatto e lineare, che valorizza il dettaglio. In un ambiente tardomedioevale come quello di Würzburg dopo la ...
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CORSI, Carlo
Nicoletta Cardano
Nacque a Nizza l'8 gennaio 1879 da Achille, che era tenore. Fu fratello del soprano Emilia. Stabilitosi a Bologna, manifestò sin dall'infanzia uno spiccato interesse per [...] su un divano o dietro una tenda, ora all'aperto in un giardino o sulla spiaggia. Trattate con un linguaggio alieno da ogni riferimento naturalistico, tutto basato sul colore e sugli effetti di luce, le immagini femminili affiorano dalla superficie ...
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LENZI, Michele
Francesca Franco
Nacque a Bagnoli Irpino, presso Avellino, il 7 luglio 1834, secondo dei cinque figli di Vincenzo e Maria Giuseppa D'Andrea.
Nonostante il parere contrario della famiglia, [...] napoletano e volta a offrire concrete possibilità di riscatto culturale e sociale, contribuendo alla formazione di un linguaggio artistico sovraregionale.
Con il nome di Istituto artistico e letterario (1862) e poi di Società degli artieri ...
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MANICARDI, Cirillo
Anna Chiara Fontana
Nacque a Massenzatico, oggi frazione di Reggio nell'Emilia, il 9 dic. 1856 da Biagio, originario di Rubiera, e da Margherita Bertani.
Nel 1873 si iscrisse al corso [...] (1881, collezione privata: ripr. ibid., fig. 10) è invece opera in cui il solo soggetto si inserisce nel nuovo linguaggio toscano, mentre nello stile non abbandona il chiaroscuro. È solo con Il futuro artista, teletta eseguita nello studio dello ...
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GUINACCIA, Deodato
Maria Viveros
Non si conosce la data di nascita di questo pittore, attivo in Sicilia nella seconda metà del XVI secolo. La sua probabile origine partenopea - nella firma di alcune [...] Cicala, S. Lucia…, 1996, p. 62).
Una volta arrivato a Messina il G. fu, comunque, costretto a confrontarsi con il linguaggio di Polidoro da Caravaggio. L'Andata al Calvario, firmata e datata dal G. nel 1574 (già in collezione privata palermitana e ...
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GIRELLI, Francesco (Franco)
Laura Lorenzoni
Nacque a Verona il 15 genn. 1903 da Egidio, scultore, e da Teresa Eugenia Andrioli. Terzogenito di quattro figli, il G. frequentò i corsi di scultura sotto [...] p. 30) resa con vigore plastico ed equilibrio compositivo, caratteri recepiti dalla lezione del padre e maturati in un linguaggio sempre allineato a una concezione tradizionale della ricerca figurativa. Il busto di una giovane dal capo languidamente ...
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GALANTE, Francesco
Amarilli Marcovecchio
Nato a Margherita di Savoia, in provincia di Foggia, il 4 nov. 1884 da Michele e Carmela Raffaella Lopez, si trasferì ben presto a Napoli dove, dal 1896, frequentò [...] la quale si sono evocate suggestioni nabis (Ricci, 1981, p. 84). Accanto a queste va ricordata un'altra componente del linguaggio giovanile del G., rappresentata dalla pittura dello svedese A. Zorn, uno di quei pittori, per così dire, "ufficiali", la ...
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CALDERA, Simone
Ida Maria Botto
Di questo orafo (sec. XV) si può solo dire con sicurezza che nacque ad Andora, località della Riviera di Ponente, da un certo Antonio. Da un documento del 1441, pubblicato [...] oltremontana, riconoscibili nei ricchi panneggi, nelle pose arcuate e nei costumi di alcune figure, si traducono in un linguaggio più narrativo, in un tentativo di mediazione simile a quello che tenterà nel 1451 Giusto di Ravensburg nell'affresco ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
elaborazione del linguaggio naturale (sigla NLP, Npl) loc. s.le f. Ramo dell'informatica e, in particolare, dell'intelligenza artificiale, che studia come programmare i computer perché analizzino e comprendano i dati del linguaggio naturale...