LOLMO, Gian Paolo
Lucia Casellato
Figlio di Giovanni Fortunato, nacque a Bergamo probabilmente nel 1550.
Mancano in realtà riscontri documentari che possano confermare con certezza tale data, che si [...] del suo ridotto catalogo, che, per l'asprezza dello stile sono stati ricondotti a una fase giovanile del suo linguaggio. Infatti, probabilmente al decennio fra il 1570 e il 1580 si deve collocare l'esecuzione di uno stendardo cerimoniale raffigurante ...
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ARATA, Giulio Ulisse
Lucia Bisi
Nacque a Piacenza il 21 ag. 1881 da Giovanni, sacrestano della chiesa di S. Antonio, e da Angiolina Costa. Ebbe nella stessa città la sua prima formazione presso l'istituto [...] , a Milano, l'A. realizzò alcuni edifici destinati a residenza di ceti abbienti, nei quali cercò di giungere a un linguaggio nuovo e singolare, accoppiando in realtà lo stile floreale a una sorta di neoromanico decorativo. La sua ricerca fu tuttavia ...
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POLACCO, Martino Teofilo
Giuseppe Sava
POLACCO, Martino Teofilo. – Nacque intorno al 1571, data desunta dal probabile autoritratto del Ferdinandeum di Innsbruck firmato nel 1631 e nel quale dichiara [...] nel 1614 «del signor Martino pitor» (Rasmo, 1979).
Tra le numerose pale d’altare che attestano il linguaggio dell’artista, sensibile interprete delle istanze devozionali caldeggiate dai vescovi tridentini, risale al 1606 la notevole pala Madruzzo a ...
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GIANNATTASIO, Ugo
Giovanna Zapperi
Nacque a Roma il 2 ag. 1888, da Adolfo ed Emma Mirone. Rimasto presto orfano del padre, il G. passò l'infanzia e l'adolescenza con la madre a Roma, dove frequentò [...] d'art, vedendovi l'influenza di R. Delaunay. Il dipinto mostra l'interesse per il cubismo nell'uso di un linguaggio spoglio ma rigoroso, unito però a una sintesi di simultaneità dinamica cara ai futuristi. Crispolti (1980, p. 146) riconosce il ...
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ISSEL, Alberto
Patrizia Peron
Nacque a Genova da Raffaele e da Elisa Sonsino il 3 giugno 1848. Favorito nelle sue inclinazioni artistiche dal padre, fu avviato allo studio del disegno dal maestro D.P. [...] dipingere, a testimonianza che il suo interesse non risiedeva primariamente nella natura in sé quanto nel desiderio di elaborare un linguaggio che, traducendo la visione del reale in macchia, colore e luce, ne catturasse l'immediatezza.
Le posizioni ...
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CAPRILE, Vincenzo
Mario Rotili
Nato a Napoli il 24 giugno del 1856 da Luigi e da Antonietta Fiscone, si formò nell'istituto di belle arti della sua città natale (dal 1874 al 1877), prima nella scuola [...] , delle sue costumanze, dei tipi caratteristici e in particolare delle belle popolane, attenuatosi il vigore iniziale del suo linguaggio, egli divenne il facile e fortunato divulgatore di maniera con una pittura dalla pennellata agile e dal colore ...
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DE MARTINI, Gaetano
Marina Picone Petrusa
Figlio di Girolamo e Pasqualina Gigli, nacque il 28 maggio 1840 a Benevento. Studiò nel collegio degli scolopi con la prospettiva di diventare ingegnere, secondo [...] a Yeddo, "ben studiata nella sua penombra piena di riflessi chiari" (Netti [1877], 1980, p.203) e con una scena pompeiana Linguaggio dei fiori (Giannelli, 1916, p.209), in cui, come nelle altre opere di questo genere, la storia antica viene rievocata ...
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DE POMPEIS, Giovanni
Giuseppe Fiengo
Va annoverato tra le personalità artistiche napoletane minori, formatesi nel clima culturale del rococò, alla scuola dei vari Nauclerio, Sanfelice e Vaccaro, ed [...] è la facciata, arretrata di alcuni metri rispetto all'allineamento della strada, in modo da formare un'originale esedra. Il linguaggio formale appare qui in bilico tra le nuove tendenze del maturo Settecento e gli echi della cultura rococò. Il gusto ...
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GHISLANDI, Vittore (al secolo Giuseppe), detto Fra Galgario
Francesco Frangi
Figlio di Domenico, pittore, e di Flaminia Mansueti, nacque a Bergamo e, insieme con la sorella gemella Beatrice, venne battezzato [...] soggiorno a Venezia (1688 - dopo il 1701), in merito al quale Tassi sottolinea l'assoluto adeguamento del G. al linguaggio di Bombelli ("sì perfettamente apprese quella maniera, che esposte alcune teste da lui fatte, furono dai primi professori dell ...
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BARTOLINI, Lorenzo
Isa Belli Barsali
Nacque a Savignano (Prato) il 7 genn. 1777, da umile famiglia; il padre, Liborio, era fabbro e la madre, Maria Maddalena Fabbri, contadina.
Ancora fanciullo si recò [...] primi anni fiorentini si vengono chiarendo e imponendo sempre più, nell'opera del B., interessi di cultura e di linguaggio in rotta con quel gusto affermato cui egli stesso poteva sembrare aderire ancora. Nella Venere dormiente con un amorino (gesso ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
elaborazione del linguaggio naturale (sigla NLP, Npl) loc. s.le f. Ramo dell'informatica e, in particolare, dell'intelligenza artificiale, che studia come programmare i computer perché analizzino e comprendano i dati del linguaggio naturale...