BIZZACHERI (Bizzacari, Bizzocheri, Bizacarri)
Manfredo Tafuri
Mancano notizie biografiche di questo architetto, attivo in Roma negli ultimi decenni del sec. XVII e nei primi del XVIII. Tradizionalmente [...] (iniziata nel 1622 da A. Casoni per i frati della riforma spagnola di S. Francesco), il B. usa un linguaggio sospeso fra la volontà di sottolineare le membrature struttive, e l'intelaiatura architettonica ad esse connessa, e l'episodicità di una ...
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BEVILACQUA, Giovanni Ambrogio, detto Liberale
Franco Mazzini
Nacque quasi certamente a Milano, intorno alla metà del sec. XV, da un Pietro falegname. Immatricolato all'Arte dei pittori nel 1481, risulta [...] , gli affreschi di Landriano, il B. appare come un pittore di livello provinciale, ma padrone di un suo linguaggio di ispirazione prevalentemente foppesca: vedi le rustiche figure dei tre santi (nell'affresco firmato) e i ritratti dei devoti ...
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CARLO di Francesco da Carona (Carlo da Carona o Carlo da Udine)
Giuseppe Bergamini
Lapicida operante in Friuli nel sec. XVI, da non identificarsi con il Carlo da Carona, padre di Andrea e Antonio, che [...] , nel citato Compianto, raggiunge i vertici della poesia, non gli si può negare d'essersi sempre espresso in un linguaggio prosastico egualmente dignitoso e ricco di interesse.
Bibl.: V. Joppi, Contributo quarto ed ultimo alla storia dell'arte nel ...
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BERTOCCHI, Nino (Giuseppe)
Guglielmo Capogrossi Guarna
Nacque a Bologna il 9 luglio 1900 da Enrico e da Amalia Scaccieri; rivelò presto una spiccata attitudine per la pittura. Al termine degli studi [...] della contemplazione solitaria, col desiderio di un'intimità spirituale che consenta all'uomo di comunicare con Dio in un linguaggio dei più patetici e dimessi". Ma non fu un sentimentale: credette invece nei valori tradizionali dell'arte, anche a ...
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BAIETTI (di Baietto), Antonio
Remigio Marini
Nacque a Udine forse intorno al 1380; nel 1423, insieme con Domenico Lu Domine, dipinse l'Incoronazione della Vergine nel catino dell'abside della basilica [...] a Udine dopo il 1445.
Poiché è impossibile distinguere le due mani in quell'affresco, possiamo pensare che il loro linguaggio, se non il loro valore poetico, fosse similare. Comunque, nei due mutili lacerti salvati di quella pittura troviamo evidenti ...
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FONTEBASSO, Francesco
Patrizia Scafella
Nacque a Venezia il 4 ott. 1707 da Domenico "biaccarol" e da una Cattarina, quarto di sette fratelli. Il ritrovamento dell'atto di battesimo (Magrini, 1988, p. [...] canonici di S. Marco.
Intorno al quarto decennio del Settecento la definizione degli elementi e dei punti di riferimento del linguaggio pittorico del F. era ormai completa. L'artista, nelle sue opere migliori, riuscì a fondere in uno stile personale ...
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GALILEI, Alessandro
Silvia Cusmano
Nacque a Firenze il 25 ag. 1691, figlio di Giuseppe Maria, proconsole dei notai dal 1707 al 1711, e di Margherita Merlini, figlia del medaglista della Zecca granducale, [...] , mosse da nicchie e completate dal portico.
L'opera del periodo inglese che ancora oggi testimonia l'adozione di un linguaggio rigoroso e monumentale è il portico orientale di Kimbolton Castle nel Huntingtonshire, edificato nel 1718 per il duca di ...
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MARCHESINI, Alessandro
Alessandro De Lillo
Figlio di Francesco e di Elisabetta Bottacin, nacque a Verona il 30 apr. 1663 nella contrada di S. Michele alla Porta, e fu battezzato il 6 maggio nella chiesa [...] questi anni il M. si appropriò di modalità espressive legate alle correnti più mature del classicismo accademico emiliano, memori del linguaggio di G. Reni, del Guercino (G.F. Barbieri) e dei Carracci. Gli affreschi con le Storie dei ss. Domenico e ...
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LANZANI, Andrea
Rossella Faraglia
Nacque a Milano il 2 nov. 1641 da Giovan Battista e Caterina Bisnati (Casetta, p. 80). Le fonti, pur sottolineando la grande prolificità dell'artista, la fama presso [...] ora conservato nella Pinacoteca di Brera, collocabile nel nono decennio del Seicento, è una summa degli elementi costitutivi del ricco linguaggio dell'artista, prima del secondo viaggio a Roma.
Si tratta del Cristo in gloria tra i ss. Vincenzo Ferrer ...
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FEI, Alessandro (detto Alessandro del Barbiere)
Monica Grasso
Nacque a Firenze nel 1538 (Borghini, 1584) o nel 1543 (Milanesi, in Vasari [1568], 1881) da Vincenzo, il cui mestiere potrebbe aver originato [...] , 1971). Eppure già dal pannello per lo studiolo, con l'Oreficeria, il F. si distinse per una qualità di linguaggio, dal Venturi (1933) definita come "gusto fiammingo", ma più genericamente da intendersi come una visione ricca di dettagli, incline ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
elaborazione del linguaggio naturale (sigla NLP, Npl) loc. s.le f. Ramo dell'informatica e, in particolare, dell'intelligenza artificiale, che studia come programmare i computer perché analizzino e comprendano i dati del linguaggio naturale...