FERRARI, Daniele (Giulio Daniele)
Vittorio Caprara
Figlio di Giovanni Paolo e di Aurelia Maderna, nacque a Milano il 31 (e non il 14 come afferma il Pirri, 1952, p. 53) genn. 1606 nella parrocchia di [...] viaggio romano documentato nel marzo 1652 (Pirri, 1952, p. 55) gli diede certo modo di osservare modelli di quel linguaggio. Lungo il fregio che corre attorno alla sacrestia, si notano ornamenti a linee ondulate, che rammentano i fantasiosi ghirigori ...
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FACHERIS, Agostino (Agostino da Caversegno, il Caversegno)
Patrizia Di Mambro
Nacque a Caversegno (ora Capersegno) in quel di Presezzo, vicino Bergamo intorno al 1500 da maestro Filippo. A documentato [...] di s. Giuliano (Roma, palazzo Barberini, Galleria nazionale d'arte antica), dove il F. si esprime in un linguaggio facile, caratterizzato da pennellate cariche e brillanti.
Ancorato maggiormente al modello previtalesco (vedi S. Benedetto in trono tra ...
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FRANGIPANE, Niccolò
Matteo Mancini
Figlio di Matteo, nacque forse a Padova (Brandolese, 1795) probabilmente nel secondo quarto del XVI secolo. Spesso confuso in passato con un omonimo pittore friulano [...] chiesa veneziana di S. Maria Gloriosa dei Frari, dipinta settant'anni prima da Tiziano, viene riproposto attraverso un linguaggio fortemente arcaizzante che dissolve le armonie formali e gli equilibri sintattici di cui Tiziano aveva intessuto la sua ...
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CORDUBA, Alonso (de)
Clara Gelao
Probabilmente di origine spagnola, risiedette a Bitonto (Bari) dove tenne bottega di pittore; si sposò due volte e dalla seconda moglie ebbe il figlio Francesco, incisore. [...] , Andrea Bordoni. Appunto con questi pittori si allinea il C., anche se un gradino più in basso: il suo linguaggio, che interpreta le esigenze devozionali controriformistiche di una classe di nobili di provincia e di zelanti ecclesiastici, parte da ...
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GIOVANNI di Benedetto da Como
Micol Forti
Nacque in Lombardia intorno al terzo decennio del XV secolo.
La sua formazione di miniaturista si svolse in ambito lombardo e milanese, in un clima artistico [...] oratori di Lentate, di Mocchirolo, di Solaro e di Albizzate, tutti realizzati tra il 1360 e il 1380 (Toesca), sia con il linguaggio degli artisti che lavorarono a Como nelle chiese di S. Lazzaro e di S. Agostino, di più stretta dipendenza dall'ambito ...
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CONSOLO (Conxolus)
Rossella Motta
Pittore della seconda metà del sec. XIII, attivo a Subiaco nella chiesa inferiore del Sacro Speco, ha lasciato il suo nome "Magister Conxolus pinxit hoc opus", sull'affresco [...] ingenuità gli episodi della Vita di s. Benedetto riecheggiando il tono stesso del racconto di s. Gregorio e riassorbendo in un linguaggio pacato ogni elemento drammatico della narrazione. Tuttavia ad una osservazione più attenta, pur in questo suo ...
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LAVAGNINO, PierLuigi
Raffaella Fontanarossa
Nacque a Chiavari il 22 ott. 1933 da Dario e da Angela Martinengo. Il padre, tenente colonnello, lo indirizzò agli studi umanistici, sollecitandolo a seguire [...] esempio di questo passaggio è nelle opere Foresta e Senza titolo (ibid., tavv. 4 s.), dove il L. elaborò un linguaggio completamente nuovo fatto di strati di colore spessi in una gamma ricercata e totalmente avulsa da qualsiasi realismo. Fu Birolli ...
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Tintoretto
Flaminia Giorgi Rossi
Il pittore delle grandiose composizioni e dei contrasti luminosi
Tintoretto è uno dei massimi innovatori del Rinascimento veneziano, nella stagione successiva a quella [...] un soggiorno a Mantova, dove viveva il fratello. In questa città Giulio Romano, geniale seguace di Raffaello, aveva diffuso il linguaggio manierista.
A partire dal 1530, dopo la fuga da Roma dei maggiori artisti a causa del sacco della città del 1527 ...
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CARBONI, Bernardino
Camillo Boselli
Figlio di Rizzardo e di Paola Panteghini, nacque in Brescia il 2 luglio 1726, fratello di Giovanni Battista e di Domenico.
Il padre Rizzardo (nato verso il 1684 e [...] individuazione e documentazione non ci permettono di farci un'idea esatta delle sua arte e dello svolgersi del suo linguaggio; l'unica opera sicura di lui, il tabernacolo dell'altare del SS.mo Sacramento nella chiesa abbaziale di Montichiari ...
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AGAZZI, Carlo Paolo
Alfredo Petrucci
Nato il 5 maggio 1870 a Milano, fu allievo di Giuseppe Bertini, già avanti negli anni, all'Accademia di Brera, e da lui apprese, tra l'altro, la tecnica della pittura [...] però incompiuta.
Fu anche incisore, risentendo della bottega di Luigi Conconi, ma con più rigore e perspicuità di linguaggio. Si ricordano, oltre alle sue "milaneserie" (Davanti al Duomo, Inverno a Milano, il Portico dell'amicizia, dedicato al ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
elaborazione del linguaggio naturale (sigla NLP, Npl) loc. s.le f. Ramo dell'informatica e, in particolare, dell'intelligenza artificiale, che studia come programmare i computer perché analizzino e comprendano i dati del linguaggio naturale...