PASSERINI, Pompeo
Raffaella Catini
– Nacque a Fermo il 19 settembre 1858 da Paolo e da Giulia Marziali. Frequentò il liceo Annibal Caro nella città d’origine; quindi si trasferì a Roma ove compì gli [...] e dalla loggia in sommità, un forte movimento chiaroscurale.
Appare evidente già in queste prime opere l’originalità del linguaggio di Passerini, in ragione della quale fu successivamente definito «uno dei pochi fra gli architetti di Roma capitale ad ...
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LORENZI, Francesco
Alessandro De Lillo
Figlio primogenito di Lorenzo e di Francesca Ganassini, nacque nel 1723 a Mazzurega, nel Veronese.
L'anno di nascita del L., tardivamente tramandato dalla storiografia [...] (ben rappresentato nella collezione di casa Baglioni presso cui il L. dimorava), e a un serio confronto con la pratica del linguaggio tiepolesco: il S. Pietro in cattedra a San Pietro in Cariano - prima opera esposta al pubblico, secondo lo stesso L ...
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FALCONI, Bernardo
Paola Rossi
Non si conosce la data di nascita dello scultore; alcuni documenti (cfr. Lienhard-Riva, 1945, p. 147) attestano che era originario di Rovio (Canton Ticino) e figlio di [...] grande fama ma di cui oggi poco è dato conoscere.
Gli scarti qualitativi appaiono del resto un dato abbastanza costante nel linguaggio del F., che si lascia talora andare a una resa meno sorvegliata come nel Santo e nella Santa domenicani (1659-1661 ...
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MALDARELLI, Federico
Rosalba Dinoia
Nacque a Napoli il 2 ott. 1826 da Gennaro, pittore, e da Margherita Aulicino. Pittore, disegnatore e anche scultore nella maturità, fu allievo di Costanzo Angelini, [...] Morelli( (n. 57), perdurarono per tutta l'esistenza del M., che tuttavia aderì superficialmente al rinnovamento morelliano del linguaggio (Picone Petrusa, p. 504).
Al di là dell'influenza artistica, nel 1850 il M. ebbe presumibilmente modo di ...
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PESTAGALLI, Giuseppe Prospero Ambrogio
Giovanna D'Amia
PESTAGALLI, Giuseppe Prospero Ambrogio. – Nacque a Milano il 16 aprile 1813, primogenito di Pietro, ingegnere-architetto, e da Caterina Gaspardini [...]
Quest’opera fu infatti salutata come il capolavoro della corrente neobramantesca milanese, per il felice incontro tra il linguaggio tardoquattrocentesco e la ricca ornamentazione in terracotta, nonché per l’adozione di una decorazione a graffito con ...
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FORABOSCO (Ferrabosco, Ferabosco), Girolamo
Bernard Aikema
Figlio di Zorzi e di Marina Frizzieri, nacque a Venezia nel 1605 e qui fu battezzato il 24 novembre (Moretti, 1986). Visse e operò quasi ininterrottamente [...] a dir vero scarsa. A ragione la moderna ricerca pone invece l'accento sulla sua fondamentale affinità col Padovanino, al cui linguaggio formale neo-tizianesco il F. rimarrà sempre fedele. Il Malvasia ([1678], 1841) inoltre cita il nome del F. in un ...
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FORTE, Gaetano
Francesca Bertozzi
Nacque a Salerno il 12 dic. 1790 da Carmineantonio, pittore e decoratore, e Caterina Quaranta. Ricevette i primi insegnamenti artistici nella città natale dal padre [...] dove maggiori sono le influenze della pittura neoclassica, appare più evidente la capacità dell'artista di elaborare un linguaggio autonomo e indipendente dalla corrente ufficiale: nel Ritratto del duca di Vetticano (Napoli, Museo di S. Martino) del ...
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Cézanne, Paul
Bettina Mirabile
Il pittore che ha saputo stupire con una mela
Il pittore francese Paul Cézanne, vissuto per gran parte della sua vita ad Aix-en-Provence, dopo una iniziale fase impressionista [...] da un'attenta analisi e dalla ricerca di semplificare le forme che esistono in natura. In questo cammino Cézanne sperimenta un linguaggio nuovo che apre la strada alla pittura moderna, sia al cubismo sia all'astrattismo.
Lo stile a macchia di un ...
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GUADAGNI
Elisabetta Nardinocchi
Famiglia fiorentina di orafi attivi tra Settecento e la prima metà dell'Ottocento.
Nelle carte relative alle matricole dell'arte di Por Santa Maria di Firenze, corporazione [...] dalla Congregazione dei Suffragi. In questo arredo il maestro ripropone reinterpretandoli elementi strutturali e decorativi propri del linguaggio secentesco, come la figura dell'angelo a tutto tondo che sostiene la teca e i rigogliosi decori ...
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MALATESTA, Leonardo (Leonardo da Pistoia)
Valentina Sapienza
Nacque a Pistoia da Francesco di Lazero e fu battezzato l'11 febbr. 1484 a Nativitate (così a p. 180 di Rogers Mariotti, che costituisce la [...] di impronta tardoquattrocentesca presente nella scena e la stessa figura della Vergine. Ben presto, in ogni caso, il linguaggio pittorico del M. si aggiornò sulla scorta di Raffaello e Fra Bartolomeo: una matrice stilistica che informa praticamente ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
elaborazione del linguaggio naturale (sigla NLP, Npl) loc. s.le f. Ramo dell'informatica e, in particolare, dell'intelligenza artificiale, che studia come programmare i computer perché analizzino e comprendano i dati del linguaggio naturale...