Vedi ARA PIETATIS AUGUSTAE dell'anno: 1958 - 1994
ARA PIETATIS AUGUSTAE
M. Cagiano de Azevedo
Monumento strutturalmente simile all'Ara Pacis, noto da monete, votato dal Senato per suggerimento di Tiberio [...] è da vedere un principe giulio-claudio non meglio identificabile (l'identificazione con Claudio non è sostenibile).
Il linguaggio figurativo è quello tipico del gusto neo-attico, accademicamente corretto e contenuto, dominante a Roma nella prima metà ...
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EUMARES (Εὔμαρος, Εὐμάρη, Eumares)
M. B. Marzani
Pittore di Atene della metà del sec. VI a. C. Secondo Plinio (Nat. hist., xxxv, 56), fu il primo che in pittura distinse l'uomo dalla donna, forse con [...] di E. e, se intesa in questo senso, la notizia di Plinio è inesatta. Una eco dell'orizzonte artistico di E., in linguaggio commerciale e industriale, si può forse ricavare dalle scene dipinte sul vaso François (v. attici, vasi).
Bibl.: J. Overbeck ...
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Il complesso di esperienze artistiche elaborate tra il secondo e l’ultimo decennio del 16° sec.; nato con particolare riferimento alle arti figurative e all’architettura, il termine è stato poi esteso [...] formale e compositiva. I complessi rapporti tra l’arte figurativa e l’architettura di questo periodo con gli altri linguaggi espressivi, dalla poesia al teatro, alla musica e, parimenti, i diversi contesti sociali, culturali e religiosi, nei quali si ...
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Forma d’arte che impiega il movimento, reale o virtuale, come mezzo di espressione, e si pone in antitesi a ogni concezione dell’oggetto artistico come forma statica. Si avvale sia del moto originato da [...] cinetica: una lama di acciaio fatta vibrare da un motore elettrico. Dello stesso periodo è il tentativo di trasporre il linguaggio pittorico nella nuova ritmica ottica del cinema: V. Eggeling (1880-1925) seguendo le sue ricerche di «contrappunto» e ...
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Architetto francese (n. Fumel, Lot-et-Garonne, 1945). Negli anni Settanta N. ha iniziato un rinnovamento della cultura architettonica francese. Contrario alla specificità dell'architettura, nei suoi progetti [...] alla fine degli anni Sessanta, una frequentazione che ha segnato il suo approccio critico e multidisciplinare al progetto. Il linguaggio architettonico che N. ha maturato negli anni è distinto da quello del più tradizionale modernismo, ed è quindi ...
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Andrèa Pisano (o Andrea di Ugolino di Nino da Pontedera). - Orafo, scultore e architetto (notizie fra il 1330 e il 1348). L'unica opera scultorea a lui sicuramente attribuibile è la porta bronzea del [...] maturità, mentre dimostrano una conoscenza approfondita della plastica gotica, in special modo francese, esorbitano dal linguaggio dei Pisani, Nicola e Giovanni, staccandosi nettamente, del resto, anche dai nodi della scultura senese contemporanea ...
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PARRONCHI, Alessandro
Anna Dolfi
Poeta, traduttore e critico d'arte, nato a Firenze il 26 dicembre 1914. Ha insegnato Storia dell'arte nelle università di Urbino e di Firenze ed è tra i rappresentanti [...] fede possibile, come unica scelta. Ma con il restringersi progressivo del mondo nell'incombere della vecchiaia e della morte, il linguaggio poetico si farà sempre più aspro e disincantato, mentre l'io poeta, legato ormai soltanto a pochi volti e a ...
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Designer, architetto e artista israeliano, nato a Tel Aviv il 24 aprile 1951. Dopo aver studiato a Gerusalemme, all'Academy of art, nel 1973 si è trasferito a Londra, dove ha proseguito gli studi alla [...] acciaio e l'alluminio, di cui A. ha sperimentato le potenzialità tecniche e morfologiche, piegandole alle esigenze di un linguaggio organico. Nel 1994 è stato nominato Designer of the year.
Nel 1993 è stata organizzata la mostra Breeding in captivity ...
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Vedi PUNICA, Arte dell'anno: 1965 - 1996
PUNICA, Arte
G. Ch. Picard
G. Pesce
G. Garbini
L'arte p. rappresenta quella corrente artistica che fa capo a Cartagine. Di derivazione fenicia, essa si diffuse [...] di tradizione greca non più antica del IV sec. (tipo del Sardanapalo prassitelico); il corpo è un supporto di linguaggio primitivo popolaresco. 27) Due statue terzine: giovani nudi dormienti secondo il rito dell'incubazione, uno cinto da un serpente ...
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BUONARROTI, Michelangelo
Luitpold Dussler
Enzo Noè Girardi
Nacque il 6 marzo 1475 a Caprese (od. Caprese Michelangelo) da Ludovico di Leonardo Buonarroti Simoni e da Francesca di Neri di Miniato del [...] quanto per l'affettività più contenuta, che in alcune poesie, forse le prime della serie, sa di compassata galanteria, per il linguaggio e il tono più elevati, e per l'afflato di vita interiore che è proprio delle ultime poesie, documento di un vero ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
elaborazione del linguaggio naturale (sigla NLP, Npl) loc. s.le f. Ramo dell'informatica e, in particolare, dell'intelligenza artificiale, che studia come programmare i computer perché analizzino e comprendano i dati del linguaggio naturale...