Vedi COLONNA dell'anno: 1959 - 1994
COLONNA
S. Donadoni
Red.
G. Matthiae
G. Matthiae
G. Matthiae
S. Donadoni
G. Matthiae
G. Becatti
L. Rocchetti*
G. Becatti
G. Becatti
G. Becatti
S. Ferri
È [...] imprese di Traiano.
Più scultori hanno tradotto nel marmo i cartoni originari, ma arrivando a una sostanziale unità di linguaggio e di modellato. Il rilievo è piuttosto basso, ma con ricchi trapassi di piani con uno stile pittorico, intensamente ...
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PIEMONTE
M.L. Gavazzoli Tomea
(Pedemontium, Pedemontis, Piemont nei docc. medievali)
Regione dell'Italia settentrionale i cui confini amministrativi odierni, che corrispondono per grandi linee a quelli [...] dall'area lombarda, mentre lo scenario storico e figurativo europeo riconfermò il P. luogo privilegiato di passaggio e mediazione del linguaggio gotico a O, ma anche della cultura germanico-sveva a E. È interpretabile sotto questa luce il fregio del ...
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GRANACCI, Francesco
Monica Grasso
Figlio di Andrea di Marco e di una Lisabetta di cui si ignora il casato, nacque nel 1469 a Villamagna di Bagno a Ripoli, presso Firenze, in un podere di proprietà del [...] per la cappella della famiglia Gerolami nella distrutta chiesa di S. Gallo, dimostra una fase intermedia tra il rigido linguaggio quattrocentesco del trono e degli scalini e il più aggiornato dinamismo degli angioletti reggicortina e di s. Zanobi che ...
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CIVERCHIO, Vincenzo
Paola Astrua
Nacque a Crema (come si desume dalle molte opere firmate e dal testamento in cui si autodefinisce "Civis Cremensis") tra il 1460 e il 1470 da antica famiglia "scritta [...] arcaica cultura del polittico di Treviglio. Mentre nel riquadro del Cristo e la Maddalena il pittore imposta il proprio linguaggio più in direzione veneto-bresciana, con una tenerezza formale non lontana dal Ferramola. Intorno a questi anni sono da ...
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MARCHESINI, Pietro, detto l'Ortolanino
Sandro Bellesi
Figlio di "un povero uomo che lavorava l'orto de PP. Gesuati di San Girolamo" (Tolomei), dall'attività del quale gli derivò in seguito il soprannome, [...] la Madonna con Gesù Bambino in gloria e i ss. Filippo Neri e Bonaventura (Romagnoli). Quest'ultima mostra un linguaggio stilistico e figurativo più che mediocre, di sapore quasi artigianale, evidente nella cattiva stesura pittorica e nella banalità ...
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POLETTI, Luigi
Raffaella Catini
POLETTI, Luigi. – Nacque a Modena il 28 ottobre 1792 da Giuseppe e da Domenica Carretti. Nella città natale frequentò il ginnasio e il liceo e, al tempo stesso, i corsi [...] con i tempi, il monumento, dapprima rigorosamente analizzato, sarebbe dovuto essere «riutilizzato e interpretato, per definire un linguaggio architettonico strettamente conseguente» (Spagnesi, 2000, p. 71).
Nel corso degli anni Trenta e per parte del ...
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BARISINI, Tomaso, detto Tomaso da Modena
Enrico Castelnuovo
Nacque a Modena tra il 1325 e il 1326, da Barisino de' Barisini pittore, nominato per la prima volta in documenti modenesi del 1317. La data [...] medievale, raggiunta per contrasto con mezzi pittorici di singolare modernità, con un tono francamente 〈daico" e una novità di linguaggio che si svela anche in molti brani della Leggenda di s. Orsola al Museo civico, o negli affreschi sul pilone ...
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PALANTI, Giancarlo
Alessandra Capanna
PALANTI, Giancarlo. – Nacque a Milano il 26 ottobre 1906, da Giuseppe, noto pittore e decoratore, professore alla Accademia di Brera, e da Ada Romussi.
Il nonno [...] partecipò al concorso per il palazzo dell’acqua e della luce per l’E 42.
In questo periodo di crescita del linguaggio moderno, Palanti mise a punto un suo modo personale che, nella ricerca della semplificazione e del rigore di stampo mitteleuropeo ...
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CELENTANO, Bernardo
Pasqualina Spadini
Secondogenito di Vincenzo e di Giuseppa Belliazzi, nacque a Napoli il 23 febbr. 1835. Contro le tradizioni giuridiche della famiglia, rivelò sia da ragazzo una [...] infatti, il tema colto e nobile e si disinteressava ai motivi umili e semplici che, vedeva trattare, con novità di visione e linguaggio, da F. Palizzi. La preferenza per la storia e per temi da essa desumibili può forse essere ricondotta all'influsso ...
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GAGLIARDI, Rosario
Stefania Tuzi
Nacque a Siracusa da Onofrio Dominico e da Maria Contisi; nei documenti d'archivio non compare la data di nascita, si suppone comunque che non sia anteriore al 1682, [...] unità su tre con mediazioni compiute per mezzo di volute, fino a giungere a uno dei modelli caratteristici del suo linguaggio, quello della facciata-torre (Tobriner, 1989, p. 143).
Fonti e Bibl.: S. Bottari, La cultura figurativa in Sicilia, Messina ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
elaborazione del linguaggio naturale (sigla NLP, Npl) loc. s.le f. Ramo dell'informatica e, in particolare, dell'intelligenza artificiale, che studia come programmare i computer perché analizzino e comprendano i dati del linguaggio naturale...