SOFFITTO
C. Bolgia
S.S. Blair
Il termine s. designa propriamente la parte inferiore di un solaio, ma viene comunemente adoperato anche per indicare quello che tecnicamente si dovrebbe definire controsoffitto, [...] aveva principalmente l'aspetto di un tavolato piano, di una superficie a cassettoni o di una carena di nave rovesciata.Nel linguaggio comune si usa talora il vocabolo s. anche per indicare le facce interne delle falde del tetto (v.): sebbene la ...
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CERVELLI, Federico
Francesca D'Arcais
Nato a Milano nel 1638, giunse giovane a Venezia, secondo quanto tramandano le fonti, alla scuola del pittore allora celebre Pietro Liberi, e fu attivo in quella [...] il C., giunto a Venezia ed entrato alla bottega del Liberi, ne abbia subito in un primo momento l'ascendente, aderendo al linguaggio del maestro in una serie di opere quali la tela di Este e le Favole della Querini, e che si sia venuto distaccando ...
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NICOMEDE II Epifane (Νικομήδης Επιϕανης)
M. Borda
Figlio di Prusia II e di Apame re di Bitinia. Nel 167 fu condotto, pare, dal padre a Roma. Assunse il regno nel 149. La sua politica è caratterizzata [...] bitinico, dalle forme adipose, occhi bovini, labbra tumide, naso e mento aguzzi, è colta con crudezza realistica di linguaggio e, al tempo stesso, con semplicità di mezzi. Soltanto nelle ciocche serpeggianti dei capelli è un riflesso del pathos ...
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Termine usato per designare, criticamente e cronologicamente, una produzione artistica e architettonica sviluppatasi in Italia e nel resto d’Europa nel corso del sec. 17°.
Arte e architettura
Dalla fine [...] F. Juvarra, o a Genova, centro importante per lo sviluppo della decorazione scenografica degli interni. Legata al linguaggio architettonico rinascimentale e allo stesso tempo fortemente innovativa è l’opera veneziana di B. Longhena, mentre caratteri ...
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(XIII, p. 9)
Disegno architettonico. - Nell'ambito di un rinnovato riconoscimento del valore del d., inteso come conoscenza ed espressione, e di un ritrovato piacere del disegnare, inteso come invenzione [...] precisare che non tutti gli architetti cercano nei loro d. di progetto, anche esecutivi, l'obiettività e la specializzazione del linguaggio: basti pensare ai d. di F.L. Wright − e non solo alle prospettive, ma alle piante, spesso unite alle sezioni ...
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Hirst, Damien
Giovanna Mencarelli
Artista inglese, nato a Bristol il 7 giugno 1965. Cresciuto a Leeds, dove ha iniziato i suoi studi artistici, nel 1986 si è trasferito a Londra per frequentare il Goldsmiths [...] che ha dato inizio a un nuovo percorso di ricerca in grado di esprimere aggressività e inquietudine, pur utilizzando un linguaggio di facile accesso a tutti. H., principale esponente del gruppo, ha saputo conquistarsi con grande abilità, oltre al ...
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Le arti figurative
Paolo Serafini
A pochi anni dall’unificazione la realtà delle arti figurative si rivela articolata e complessa. Si iniziano a distinguere, infatti, i segnali di rinnovamento in più [...] momento rappresentato in via esclusiva le passioni patriottiche celandole con l’allegoria, aveva ora bisogno, a confronto con il linguaggio più esplicito e diretto delle scene di battaglia o delle gesta dei protagonisti e della gente comune, di una ...
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FALOPPI (Falloppi), Giovanni di Pietro (Giovanni da Modena)
Andrea De Marchi
La prima menzione sicura di questo pittore, nativo di Modena e attivo prevalentemente a Bologna, risale al 17 luglio 1409, [...] (Volpe, 1983, nota 30 a p. 292) e un'iniziale (c. 3r) con la Resurrezione. Qui sono già in nuce il linguaggio del F. intensamente caratterizzato, grondante di umori nelle fisionomie, la sua pittura liquida e guizzante ma chiusa da profili taglienti e ...
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GIOLFINO, Nicola
Alessandro Serafini
Nato a Verona nel 1476, dall'intagliatore Nicolò e da Tommasina, è registrato nel 1490 - con il nome di Nicola e non di Nicolò - nell'anagrafe della contrada veronese [...] Eva nell'Eden, il Sacrificio di Isacco e Giuseppe venduto dai fratelli: essi mostrano la completa maturità del linguaggio del G., che sul fondo mai rinnegato del suo anticlassicismo andava innestando nuove componenti culturali, derivate da Girolamo ...
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Architetto statunitense (n. Lebanon, Missouri, 1936). P. si è distinto nel panorama americano per una personale interpretazione del moderno, attribuendo alla sua opera un carattere regionalista radicato [...] ha avviato la propria attività con sede ad Albuquerque e poi anche a Los Angeles. Ha elaborato un linguaggio progettuale ispirato alla tradizione indigena messicana, in cui trovano spazio anche suggestioni esoteriche e tecnologie avanzate. Nel 2006 ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
elaborazione del linguaggio naturale (sigla NLP, Npl) loc. s.le f. Ramo dell'informatica e, in particolare, dell'intelligenza artificiale, che studia come programmare i computer perché analizzino e comprendano i dati del linguaggio naturale...