BRUSASORCI (Brusasorzi), Domenico
Franco Barbieri
Nasce il 1516 circa a Verona da un Agostino pure pittore, ricordato dalle fonti, ma del quale nulla ci è pervenuto (per le origini della famiglia, cfr. [...] , 1968, p. 176), dopo il ritorno del Sanmicheli (1527) e data la vicinanza con Mantova, centro di irradiazione del nuovo linguaggio, portatovi (1524) da Giulio Romano.
Il B., nato una decina d'anni prima di Paolo Veronese (1528), dello Zelotti (1526 ...
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CESA, Matteo de
Gabriella Dalla Vestra
Figlio di Donato, detto Giovanni, pittore, nacque a Belluno nell'anno 1425 circa, e ricevette probabilmente la prima educazione artistica nella stessa città, nella [...] motivi stilistici e appartiene certo all'ultimo periodo della sua attività, perché egli manifesta in essi un linguaggio più sintetico ed evoluto, una ricerca psicologica più pensosa e consapevole, un maggiore impegno ed equilibrio nella composizione ...
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Pittore italiano (Homs, Libia, 1934 - Roma 1998). Nel dopoguerra a Roma, lavorò come restauratore presso il Museo nazionale etrusco di Villa Giulia e si dedicò da autodidatta alla pittura, esordendo in [...] (tele emulsionate, carta, plexiglass, ecc.) e tecniche diverse (fotoimpressioni, collages, ecc.) mantenendo un costante interesse per il linguaggio filmico. Dagli anni Ottanta S. tornò alla pittura con quadri di grande formato dai colori accesi e ...
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Architetto italiano (Milano 1921 - ivi 2012). Attivo anche nei campi dell'urbanistica e del design, la sua ricerca si caratterizza per l'attenzione ai materiali e alle tecniche costruttive, anche al fine [...] carriera.
Laureatosi al Politecnico di Milano nel 1948, si è formato nel clima di critica al linguaggio razionalista per una maggiore semplificazione formale; affianca all'attività professionale un'intensa attività didattica soprattutto all'estero ...
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Regista cinematografico giapponese (n. Tokyo 1941). Maestro dell'animazione, dopo aver esordito nel 1963 presso lo studio Toei Douga ha realizzato (1971) la serie televisiva incentrata sul ladro Lupin [...] : Il castello nel cielo, 1986). Nel 1985 ha creato, con Isao Takahata, lo Studio Ghibli. L'evoluzione del suo linguaggio cinematografico ha portato M. a realizzare favole dalle atmosfere oniriche quali Tonarino Totoro (Il mio vicino Totoro, 1988) o ...
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MILANO
Antonio Calzoni
Giuseppe Caraci
Gaetano Cesari
Paolo D'Ancona
Giuseppe Gallavresi
Antonio Monti
Luigi Sorrento
Alda Levi Spinazzola
Giovanni Antona Traversi
Alessandro Visconti
La seconda [...] moderne provincie - formavano circoscrizioni storiche dai nomi di contado per Como, di principato per Pavia, ecc. Già nel linguaggio ufficiale si fa strada il termine "provincia" contrapponendolo a città: "città e provincie di questo stato" dicono i ...
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MIES VAN DER ROHE, Ludwig
Manfredo TAFURI
Architetto, nato il 27 marzo 1886 ad Aquisgrana. Nel 1905 si recò a Berlino dove lavorò con B. Paul e nel 1908 con P. Behrens che in quel periodo rappresentava [...] New York (1958, in coll. con Ph. Johnson), M. giunge alla massima qualificazione della struttura visiva delle componenti del suo linguaggio, creando nello stesso tempo un limite a tale tipo di esperienze. Vedi tav. f. t.
Bibl.: Ph. Johnson, Mies van ...
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SIREN, Heikki
Vieri QUILICI
Architetto, nato nel 1918 a Helsinki. Diplomato nella Scuola tecnica superiore di Helsinki, ha svolto la sua attività professionale con la moglie Kaija (nata a Kotka nel [...] e caratterizzazione delle loro architetture, che pure non presentano sintomo alcuno di cedimento "regionale" del linguaggio. Hanno collaborato alla progettazione architettonica del complesso di edifici universitarî nella penisola di Otaniemi, il cui ...
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L'Africa tardoantica e medievale. Arte copta
Loretta Del Francia Barocas
Mario Cappozzo
di Loretta Del Francia Barocas
Il termine "copto" fu coniato dagli Arabi, i quali, al momento della conquista [...] tessuti di seta, tessuti con uso dell'oro, croci con l'immagine di Cristo e con la Crocifissione, in un linguaggio attribuibile ad ambienti melchiti.
Le sete di Akhmim permettono ora di formulare nuove ipotesi su possibili contatti con la Nubia: un ...
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LONGOBARDI
E.A. Arslan
Popolazione germanica convenzionalmente accolta, sulla base della prevalente area di migrazione, nel novero dei Germani occidentali, insieme ad Alamanni, Bavari, Franchi.
Storia [...] 1985, p. 155) con i modi pittorici della zona alpina (Müstair, S. Giovanni), ritenendo quindi possibile l'esistenza di un linguaggio comune tra le Alpi e l'Italia meridionale. All'interno del complesso, in una zona prossima al refettorio, si sono poi ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
elaborazione del linguaggio naturale (sigla NLP, Npl) loc. s.le f. Ramo dell'informatica e, in particolare, dell'intelligenza artificiale, che studia come programmare i computer perché analizzino e comprendano i dati del linguaggio naturale...