Pittore (Vasto 1798 - Napoli 1882). Allievo di G. Cammarano all'Accademia di belle arti di Napoli, dal 1818 si dedicò, sotto la guida di A. Pitloo, al paesaggio che trattò con immediatezza, in toni chiari [...] studî dal vero (Paesaggio d'Ischia, 1845, Napoli, Palazzo Reale), orientandosi tuttavia, dopo il 1845, verso un linguaggio ricco di riferimenti storici e letterarî che trovò piena espressione nella produzione più tarda (Pinabello e Bradamante, 1855 ...
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MAZZONI, Sebastiano
Rodolfo Pallucchini
Pittore, architetto, poeta, nato a Firenze poco prima del 1615 e morto a Venezia nel 1685. Il M. abbandonò presto Firenze, dove forse apprese i primi elementi [...] pittori del Seicento veneziano. Raccolse, a metà del secolo, l'eredità di D. Fetti e di B. Strozzi, elaborandola in un linguaggio pittorico spiritoso e ricco d' inventiva, come attestano le tele con S. Benedetto in gloria, firmata e datata 1649, e S ...
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VELDE, Geer van
Giovanna Casadei
Pittore olandese, nato a Lissa il 5 aprile 1898, fratello di Bram. Vive dal 1925 a Parigi, dove espone regolarmente fino al 1930 al Salon des Indépendants. La sua prima [...] , e specialmente all'elaborazione della Section d'Or di J. Villon, van V. è riuscito a creare un suo proprio linguaggio che, inserendosi nella corrente dell'astrazione post-cubista dell'École de Paris, si distingue per la delicatezza dei toni, per le ...
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PASSARELLI, Tullio
Alessandra Capanna
PASSARELLI, Tullio. – Nacque a Roma il 10 agosto 1869, figlio di Vincenzo, commerciante, e di Giulia Ottavianelli.
Studiò presso il prestigioso istituto De Merode [...] anni prima che fosse istituita la suddetta scuola. La ricomposizione del sapere tecnico e artistico attraverso l’uso del linguaggio di matrice eclettica fu la cifra adottata soprattutto nella prima fase della sua produzione, nel corso della quale ...
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PANTALEONI, Ideo Tommaso
Francesco Santaniello
PANTALEONI, Ideo Tommaso. – Nacque a Legnago (Verona) il 12 ottobre 1904 da Paolo, assicuratore d'origine ferrarese, e da Lucilla Sabbioni, mantovana. [...] temi e i modi tipici dell’arte di Stato, senza di fatto lasciarsi troppo influenzare dalla vuota retorica propagandistica del linguaggio di regime. Nel corso degli anni Quaranta la sua ricerca artistica inizò tuttavia a mutare fino raggiungere temi e ...
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PISTRUCCI, Camillo
Raffaella Catini
PISTRUCCI, Camillo. – Nacque a Roma l’11 febbraio 1856 da Federico Maria e da Maria Scarsella.
La famiglia paterna annoverava artisti e patrioti: i Pistrucci furono [...] di belle arti, che vide vincitore Pio Piacentini, in cui era evidente l’influenza di Rosso nell’adozione di un linguaggio ricco di riferimenti all’architettura d’Oltralpe. Nel 1880 prese parte alla IV Esposizione di belle arti di Torino con i ...
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Pittore, scultore e disegnatore (Roma 1781 - ivi 1835). Figlio di un modellatore di statuette, cominciò esercitandosi nell'arte paterna (gruppi di terracotta, più tardi, sono conservati nel Museo di Roma). [...] Gabinetto delle stampe e dei disegni), ma presto si dedicò quasi esclusivamente al disegno e all'incisione, traducendo il linguaggio neoclassico in modi spigliati, arricchiti da puntuali notazioni dal vero. Accanto a serie dedicate a vedute (di Roma ...
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(IV, p. 577; App. I, p. 157; II, I, p. 255; III, I, p. 133; IV, I, p. 160)
Dare una definizione precisa e pertinente del termine a. è pressoché impossibile, data l'ambiguità e la molteplicità dei parametri [...] sta nella sua centralità, nella sua globalità, nell'omogeneità delle scelte che determinano un certo tipo di linguaggio, nella modificazione continua, nella flessibilità; così è altrettanto vero che esistono due ambiti disciplinari distinti: quello ...
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SACRIPANTI, Maurizio
Pia Pascalino
Architetto, nato a Roma l'8 agosto 1916. Tra il 1960 e il 1970 ha partecipato a molti concorsi nazionali e internazionali con progetti di grandissimo valore culturale.
Tra [...] . Questi argomenti, così determinanti nella definizione di un'architettura, sono stati studiati con molta autonomia dal linguaggio della nuova tradizione moderna, mentre da questa S. ha ereditato il rapporto con l'industrializzazione dell'edilizia ...
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COPIA
H.L. Kessler
La c. fu il principale mezzo a disposizione del Medioevo per portare nell'arte del momento elementi che erano molto lontani o che rischiavano di perdersi, oggetti distanti, opere [...] perduto, ma se il primo conserva lo stile del modello, l'altro mantiene solo il soggetto, traducendolo in un nuovo linguaggio visivo.In Oriente come in Occidente la produzione di c. fu più frequente durante i periodi di revival programmatico, quando ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
elaborazione del linguaggio naturale (sigla NLP, Npl) loc. s.le f. Ramo dell'informatica e, in particolare, dell'intelligenza artificiale, che studia come programmare i computer perché analizzino e comprendano i dati del linguaggio naturale...