iniziato /ini'tsjato/ s. m. [part. pass. di iniziare] (f. -a). - 1. [chi è ammesso a un culto, a una società segreta e sim.: un incontro per soli i.] ≈ adepto, affiliato. 2. (fig.) [chi possiede una profonda [...] conoscenza di una disciplina, di una tecnica e sim.: un linguaggio da iniziati] ≈ addetto ai lavori, specialista, tecnico. ↔ profano. ...
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blasfemia /blasfe'mia/ s. f. [dal lat. tardo blasphemia, gr. blasphēmía], ant., lett. - [linguaggio blasfemo, o anche singola espressione blasfema] ≈ bestemmia. ...
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taedium vitae /'tɛdjum 'vite/ locuz. lat. (propr. "noia della vita"), usata in ital. come s. m. - [spec. nel linguaggio della critica letteraria, disgusto per l'esistenza] ≈ ennui, (lett.) spleen. ‖ noia, [...] tedio, uggia ...
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paludato agg. [dal lat. paludatus "vestito del paludamento"]. - 1. [vestito con abiti vistosi e di cattivo gusto] ≈ bardato, impaludato. 2. (fig.) [che fa uso di paludamenti stilistici, detto del linguaggio [...] e di chi lo usa: un discorso p.; uno scrittore p.] ≈ ampolloso, aulico, pomposo, solenne. ↔ (fam.) alla buona, dimesso, modesto, semplice ...
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dottore /do't:ore/ s. m. [dal lat. doctor -oris "maestro", der. di docēre "insegnare"] (f. -éssa e, non com., dottora). - 1. a. (ant.) [chi esercita l'ufficio di insegnare: Poscia ch'io ebbi 'l mio d. [...] di un dottorato di ricerca] ≈ dottore di ricerca, [relativo al sistema educ. anglo-americano] Ph. D. 3. [nel linguaggio com., chi esercita la professione medica: andare dal d.] ≈ medico. 4. (ant.) [chi esercita l'avvocatura: il d. Azzeccagarbugli ...
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intelligibile /intel:i'dʒibile/ (o intellegibile) agg. [dal lat. intelligibĭlis, der. di intelligĕre (o intellegĕre) "intendere"]. - 1. a. [che può essere conosciuto e compreso soltanto attraverso l'intelletto: [...] , imperscrutabile, inaccessibile, inafferrabile, indecifrabile, inesplicabile, inintelligibile. b. [che può essere facilmente capito: linguaggio, discorso i.] ≈ accessibile, comprensibile. ↑ chiaro, limpido, perspicuo. ↔ astruso, (non com.) criptico ...
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intemperante [dal lat. intempĕrans -antis, der. di tempĕrans "temperante", col pref. in- "in-²"]. - ■ agg. 1. [di persona, che non sa moderarsi negli appetiti e nei desideri, anche assol.: essere i. nel [...] , (non com.) temperante, temperato. ↑ austero. 2. [che rivela intemperanza, che va oltre la giusta misura: abitudini i.; linguaggio i.] ≈ eccessivo, esagerato. ↔ contenuto, controllato, misurato, pacato, tranquillo. ■ s. m. e f. [persona intemperante ...
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papà (ant. pappà) s. m. [voce del linguaggio infantile]. - [appellativo affettuoso usato dai figli verso l'uomo che li ha generati: senti, p.; il mio p.] ≈ (region.) babbo, padre, (fam.) paparino, (fam.) [...] papi, (fam.) papino, [solo vocativo] (fam.) pa'. ‖ madre, mamma, (merid.) mammà. ⇑ genitore. ↔ ‖ *figlio ...
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parafare (o paraffare) v. tr. [dal fr. parapher], burocr. - [nel linguaggio diplomatico, munire di paraffo un documento, un accordo e sim.] ≈ siglare. ⇑ firmare, sottoscrivere. ...
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Forma di condotta comunicativa atta a trasmettere informazioni e a stabilire un rapporto di interazione che utilizza simboli aventi identico valore per gli individui appartenenti a uno stesso ambiente socioculturale. Dalle peculiarità della...