colazione /kola'tsjone/ s. f. [dal lat. collatio -onis "il mettere insieme"]. - 1. [il primo pasto del mattino] ≈ (ant.) asciolvere, breakfast, prima colazione. 2. [nel linguaggio di taluni ambienti ricercati, [...] il pasto del mezzogiorno: invitare a c.] ≈ (tosc.) desinare, lunch, pranzo. ‖ cena. ⇑ pasto ...
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Fabio Rossi
alto. Finestra di approfondimento
L’altezza delle persone - A. e basso sono l’uno il contr. dell’altro in quasi tutte le accezioni. Ciascuno dei due termini, tuttavia, ha ricche serie di sinon. [...] o sussurrare. Invece i termini più appropriati per indicare l’acutezza di un suono sono acuto (con l’intens., limitato al linguaggio musicale, sovracuto) e grave, come sinon., rispettivam., di a. e basso.
Altri livelli - A. e basso sono, nella lingua ...
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Fabio Rossi
amore. Finestra di approfondimento
Sfumature dell’amore - Attorno all’a. e all’amare ruota la maggior parte della letteratura, dell’arte, della musica e dello spettacolo contemporanei: non [...] , i tre concetti vengono a volte confusi. L’abuso del verbo amare e del sost. a., per l’appunto soprattutto nel linguaggio cinematografico, si spiega anche con la maggior estensione semantica dell’ingl. to love e love (che coprono anche, in parte ...
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vocale² s. f. [dal lat. (littĕra) vocalis, der. di vox vocis, traduz. del gr. (stoikheîon o grámma) phōnē̂en, der. di phōnḗ "voce"]. - (ling.) [emissione sonora propria del linguaggio articolato caratterizzata [...] da un'apertura del canale di fonazione tale da non impedire il libero deflusso dell'aria: le sette v. dell'italiano] ≈ ⇑ suono. ↔ consonante ...
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Fabio Rossi
toccare. Finestra di approfondimento
Venire a contatto - L’atto di entrare in contatto fisicamente con qualcosa o qualcuno è espresso dal verbo t., privo di sinon. se non marcati stilisticamente [...] mi tocchi. Il sign. è più esplicito nel rifl. toccarsi, sinon. eufem. di masturbarsi. Questi verbi erano peraltro usati, nel linguaggio lett., anche con altri valori (in genere, «toccare con attenzione»), oggi per lo più propri di t. o sentire, per ...
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matusa /ma'tuza/ s. m. e f. [abbrev. di Matusalemme], invar., gerg. - [nel linguaggio giovanile, persona anziana, spec. in quanto ritenuta portatrice di idee e concezioni superate] ≈ anziano, (fam.) bacucco, [...] cariatide, (spreg.) mummia, vecchio. ↔ (fam., scherz.) lattante, pivello, (fam., scherz.) poppante ...
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maxi- [tratto dal lat. maxĭmus "massimo" per il tramite dell'ingl.]. - Primo elemento compositivo di alcuni neologismi, spec. del linguaggio della moda, in cui indica dimensioni o lunghezze superiori al [...] normale (contrapp. a mini-); in altri casi, allude alle grandi dimensioni di qualcosa (maximoto, maxiprocesso) ...
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programma s. m. [dal lat. tardo programma -mătis, gr. prógramma -matos, der. di prográphō, propr. "scrivere prima"] (pl. -i). - 1. a. [enunciazione di ciò che si vuole fare, degli obiettivi a cui si mira [...] o d'un governo] ≈ piano, piattaforma. 4. (inform.) [insieme di istruzioni, codificato secondo un opportuno linguaggio, per l'esecuzione delle operazioni necessarie per risolvere un dato problema mediante un elaboratore elettronico] ≈ applicazione ...
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Forma di condotta comunicativa atta a trasmettere informazioni e a stabilire un rapporto di interazione che utilizza simboli aventi identico valore per gli individui appartenenti a uno stesso ambiente socioculturale. Dalle peculiarità della...