L’Antigone di Sofocle mette in scena il dramma della vergine, Antigone, sospesa tra la necessità di rispettare la sacralità della legge divina che chiede di assecondare sepoltura ai cadaveri dei congiunti [...] di Tiresia, le parole di Ismene ed Emone, i tentativi di persuasione del coro della città; «la sfida di un linguaggio che raddoppia, nella performance verbale, l’oltraggio dell’azione» (D. Susanetti, commento a Antigone, Carocci, 2012). «Ci sono cose ...
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La nascita di un bambino è un evento che porta con sé una trepidante attesa. Dopo mesi in cui amici e parenti hanno scommesso su chi assomiglierà, se avrà gli occhi verdi di mamma o i riccioli di papà, e i genitori hanno acquistato il corredo per il nascituro e i primi giocattoli, arriva finalmente il giorno del parto. Eppure, i momenti di attesa, sorpresa e stupore non terminano certo quel giorno, ...
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La rivoluzione di Alice contro l’accettazione passiva dell’autorità adulta è il punto di rottura a cui la preparano i mondi dei suoi sogni, mettendo in dubbio le certezze della sua educazione attraverso le apparenti assurdità del nonsense ...
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Incontrata tra i banchi di scuola e abbandonata il prima possibile o apprezzata e perseguita, la matematica esercita su chi le si accosta un fascino (o una ripugnanza) particolare. Forse per il suo simbolismo, [...] molto complessi della realtà era già stata intuita da Galileo, tanto che, con una celebre frase, definì questa disciplina «il linguaggio in cui è scritto l’universo». È dunque “bella” anche quella matematica che, pur non descrivendo le forme astratte ...
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Come stare al mondo nella sconvolta realtà del Novecento?
«Con non altri che te / è il colloquio». Così si apre Gli strumenti umani, la terza maggiore raccolta poetica di Vittorio Sereni (1913-1983), [...] neoavanguardia e del modernismo), che in modi diversi raccolgono l’eredità di Montale e testimoniano come la direzione del linguaggio artistico si orientasse con decisione verso un confronto diretto con la realtà. Il risultato a cui Sereni giunge è ...
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La filosofia della scienza è una disciplina relativamente giovane. Si può dire che essa nasca in senso proprio con il Circolo di Vienna (Wiener Kreis), un seminario permanente in cui si incontravano filosofi, [...] dell’inasprirsi dell’antisemitismo in Austria. I membri del Circolo intendevano la filosofia come analisi logica del linguaggio scientifico, ossia come vaglio critico delle asserzioni scientifiche sotto il preciso “bisturi” della logica simbolica. Lo ...
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Nel 1976 veniva pubblicato il saggio Storia sociale dei processi cognitivi di A. Lurija, sociologo e psicologo sovietico che negli anni ’30 era stato inviato in Asia centrale per condurre alcuni studi [...] traduce in qualcosa di visibile ciò che per sua natura svanisce nel nulla: la voce. Sini arriva ad affermare che il linguaggio non era una “cosa” prima di poter essere trascritto: esso si è oggettivato (con le sue regole sintattiche, grammaticali ...
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Due teorie per spiegare l’esistenza umana, ai confini della fisica e della filosofia
Dall’infinitamente piccolo all’infinitamente grande, in un orizzonte culturale che abbraccia insieme la fisica e la [...] che la descrizione dell’apparato sperimentale e le registrazioni delle osservazioni deve essere fornita in un linguaggio chiaro, adeguatamente arricchito dalla terminologia corrente. Questa è una semplice esigenza logica, poiché con la parola ...
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Ero assorto nei miei pensieri. Rimuginavo fra me e me alcune parole che erano uscite per caso dalla bocca del mio nipotino più piccolo, un promettentissimo Esagono di lucentezza inconsueta e di perfetta [...] . Forse il nome di Minkowski non è particolarmente familiare, ma l’idea di spazio-tempo è ormai entrata nel linguaggio e nell’immaginario collettivo, probabilmente non senza una certa aura di mistero.
Prendendo in prestito le parole dello stesso ...
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Un'utopia neoplatonica
Vi sono molte espressioni, nel nostro parlato quotidiano, inerenti alla memoria e alla sua visibilità: quando si vuole, ad esempio, spingere qualcuno a ricordarsi qualcosa lo si [...] tramite un singolare percorso iniziatico, nel quale l’eloquenza, con tutta la dimensione di sacralità che investe il linguaggio umano, si sposa alla dimensione visiva. Ricordo e conoscenza, immagine e parola, vista e udito, vanno così perdendo ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
elaborazione del linguaggio naturale (sigla NLP, Npl) loc. s.le f. Ramo dell'informatica e, in particolare, dell'intelligenza artificiale, che studia come programmare i computer perché analizzino e comprendano i dati del linguaggio naturale...
Forma di condotta comunicativa atta a trasmettere informazioni e a stabilire un rapporto di interazione che utilizza simboli aventi identico valore per gli individui appartenenti a uno stesso ambiente socioculturale. Dalle peculiarità della...