NICCOLO di Segna
Beatrice Franci
NICCOLÒ di Segna. – Non si conosce la data di nascita di questo pittore, figlio del più noto Segna di Buonaventura e fratello di Francesco, anch’essi pittori.
Di lui [...] appartenere a maestri tardivi e provinciali. In realtà, formatosi nella bottega del padre, arricchì ben presto il linguaggio pittorico duccesco attraverso eleganti suggestioni derivategli da Ugolino di Nerio e Simone Martini, per poi portare a ...
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MATARAZZO, Raffaello
Alessandra Cimmino
– Nacque a Roma il 17 ag. 1909, da Ciro e da Anna Bologna, in una famiglia di origine napoletana.
Il M. perse presto il padre e per proseguire gli studi fino [...] sgradito sul momento a pubblico e critica, venne in parte rivalutato nel dopoguerra in quanto parzialmente anticipatore del linguaggio neorealista e in polemica opposizione alla produzione di maggior successo del Matarazzo. In realtà è soprattutto un ...
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VITE, Antonio
Giacomo Guazzini
Antonio «di Vita Ricci», pittore pistoiese documentato tra il 1379 e il 1407, nacque verso la metà del XIV secolo e fu attivo, oltre che in patria, a Firenze, Prato, Pescia [...] Tommaso) non è da escludere che egli si fosse inizialmente formato, per aprirsi poi a molteplici fascinazioni: dall’espressivo linguaggio di ‘Dalmasio’, alle monumentali e scattanti composizioni di Taddeo Gaddi.
Nel 1379 il Vite fu pagato 30 fiorini ...
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ENRICO da Isernia (Henricus de Isernia)
Hans Martin Schaller
Fu maestro di retorica e dettatore presso le corti di Federico di Wettin a Meissen nel 1269-70 e di re Ottocaro II Přzemysl di Boemia a Praga [...] ora della propaganda per Federico di Wettin. E. si recò quindi alla scuola di questo famoso pubblicista e si impratichi del linguaggio della Cancelleria sveva, che ora sopravviveva in altre parti dell'Europa. E. si volse quindi a propugnare le idee ...
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GATTO, Saverio
Andreina Ciufo
Nacque a Reggio Calabria il 15 ag. 1877 da Nicola e dalla messinese Concetta Caruso.
Lo scarso rendimento scolastico del ragazzo indusse il padre, un piccolo armatore locale, [...] , il G. veniva apprezzato soprattutto per la capacità di tradurre le emozioni e la vitalità dei soggetti in un linguaggio libero e immediato, fuori dalle convenzioni. Frequenti, nelle recensioni critiche, sono i richiami a Rodin, a M. Rosso, agli ...
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GROPPELLI
Maria Elena Massimi
Famiglia di scultori veneziani, attivi fra la fine del XVII e la prima metà del XVIII secolo.
Il capostipite va individuato in Giovanni Battista senior, nato a Venezia [...] chiesa di S. Biagio. Nell'edificio, a croce greca con cupola centrale e cupolette angolari, Marino adottò un linguaggio barocco con forte propensione esornativa, più attento ai dettagli che al concetto spaziale generale (Prijatelj, 1961). Durante il ...
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RIGUTINI, Giuseppe
Emiliano Picchiorri
RIGUTINI, Giuseppe. – Nacque il 31 agosto 1829 a Lucignano di Val di Chiana, in provincia di Arezzo, da Lorenzo, fabbro, e da Assunta Marsili, primogenito di sette [...] si dovrebbero adoperare le voci nostre estinguere ed estinzione in tutti i casi nei quali que’ due termini vengono usati nel linguaggio più che altro delle banche e dei burocratici» (p. 11). Il lavoro fu portato a termine da Ernesto Giacomo Parodi e ...
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MARUSSIG, Piero
Rossella Canuti
MARUSSIG, Piero (Pietro). – Nacque a Trieste il 16 maggio 1879 da Pietro e da Erminia Dissopra, penultimo di cinque figli, in una famiglia di agiati commercianti, gestori [...] M. si svilupparono in una ricerca volta alla plasticità delle figure e all’intensificazione delle ombre. Il suo linguaggio abbandonò i linearismi secessionisti e la frantumazione divisionista per divenire più solido; le figure e gli oggetti, trattati ...
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BETTONI, Giuseppe
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Bogliaco, nei pressi di Salò, il 5 settembre 1722, dal conte Domenico e da Caterina Bernini. Compì il corso regolare degli studi (grammatica, umanità e [...] 'una e dell'altra sulle umane cognizioni;contro le tesi del confratello e di J. G. Herder sull'origine naturale del linguaggio e della società, il B. si mantiene rigido fautore di un diretto intervento divino: secondo lui, infatti, ogni rapporto fra ...
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CAROSO, Fabrizio
Alessandra Ascarelli
I dati biografici, desunti per lo più da notizie contenute in edizioni di sue opere, sono frammentari e lacunosi. Noto come scrittore, compositore di musica, coreografo [...] avuto l'arte della danza una mirabile fioritura per l'apporto dello elemento popolare ed essendosi sviluppato così un linguaggio ben più articolato che non fosse quello dei trattatisti del secolo precedente, il distacco della danza di corte dalla ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
elaborazione del linguaggio naturale (sigla NLP, Npl) loc. s.le f. Ramo dell'informatica e, in particolare, dell'intelligenza artificiale, che studia come programmare i computer perché analizzino e comprendano i dati del linguaggio naturale...