ROSA, Ercole
Francesco Franco
– Nacque a Roma il 13 febbraio 1846 da Antonio e da Blandina Gabrielli, secondo quanto riportato nei manoscritti del suo collega, amico e sostenitore Ettore Ferrari, la [...] . 24 s.).
È un’opera che rivela un giovane artista già libero dai dettami neoclassici dell’accademia e che ha recepito il linguaggio romantico e verista, a tal punto che Mario De Micheli (1992, p. 228) l’ha ritenuta un’«assoluta novità nel paesaggio ...
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MATTEO di ser Cambio
Valerio Da Gai
MATTEO di ser Cambio. – Nacque a Perugia, figlio di Cambio di Bettolo. Il luogo di origine è dichiarato nella firma apposta da M. su una croce dorata eseguita nel [...] affermò a partire dagli anni Sessanta, come il Maestro di S. Giuliana e Pellino di Vannuccio, tale linguaggio si arricchì stilisticamente di alcuni motivi desunti dall’arte emiliana, lombarda e transalpina, soprattutto nel tratteggiare la fisionomia ...
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PACILLI, Pietro
Francesco Franco
PACILLI, Pietro. – Nacque a Roma il 3 dicembre 1720, da Carlo e Agnese Gai (Mancini, 1978, pp. 47, 48 n. 1).
Svolse l’apprendistato, con ogni probabilità, con il padre, [...] citati come opere di Pacilli anche dai contemporanei (Titi, 1763, p. 181), mostrano la tipica teatralità del linguaggio barocco, evidente nelle posizioni enfatiche dei personaggi e negli eccessi virtuosistici dei movimenti e dei panneggi, unita alla ...
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TURCHI, Guido
Cesare Fertonani
Nacque a Roma il 10 novembre 1916, secondogenito di secondo letto di Francesco, giornalista che scrisse per l’Osservatore romano e il Corriere della sera, ed Emma Giuliani. Studiò [...] l’asistematicità dell’approccio compositivo, nella definizione di una cifra personale in cui si rilevano la libertà di linguaggio nell’impiego del totale cromatico, l’importanza delle strutture contrappuntistiche, il gusto vividissimo per l’armonia e ...
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GRAMICCIA, Lorenzo
Stefania Bolzicco
Nacque a Cave, presso Palestrina, nel 1702, come è comunemente riportato dalla letteratura (Di Re), o nel 1704, secondo quanto si deduce da un documento pubblicato [...] caratterizzate, sulla base di un esplicito riferimento alla maniera di Longhi degli anni Ottanta, da un irrigidimento del suo linguaggio formale, che assume forme più stentate e colori meno brillanti, pur conservando, nell'insieme, una briosa nota di ...
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BASTIANI (Sebastiani), Lazzaro
Edoardo Arslan
Figlio di Iacopo, è noto a Venezia nel 1449 con la qualifica di pittore e si suppone nato non dopo il 1430. Nel 1460 s'impegna a dipingere una pala per [...] ormai l'icastico gusto giovanile, il B. si va fissando in rigidi moduli figurali, isterilendo a mano a mano un linguaggio che egli forse deriva da Gentile Bellini (del quale non possiede però affatto la forza figurativa). I dipinti del B. sono ...
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DENTE (Denti), Girolamo
Giovanna Nepi Scirè
Figlio di Pietro, nacque a Ceneda (l'odierna Vittorio Veneto, prov. di Treviso), probabilmente nel 1510, se il 20 ott. 1550 il fratello Paolo Pietro, canonico [...] evidente una certa ricerca di connotazione veristica dei volti e una propensione ritrattistica, che saranno caratteristiche costanti del linguaggio del Dente.
Il 23 genn. 1543, mentre operava a Treviso come scenografò, il D. venne scelto da Ludovico ...
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CATTERMOLE, Eva Giovanna Antonietta (pseud. Contessa Lara)
Alessandra Briganti
Nacque a Firenze il 26 ott. 1849 (e non altra data) da Guglielmo e da Elisa Sandusch.
La data e il luogo di nascita, che [...] ancora versi. In esso la C. rivelava l’acquisizione, nel progressivo distacco dai propri precedenti modelli, di un linguaggio poetico personale muoventesi ormai decisamente nell’ambito dell’area decadente.
I moduli ispirati a un sensualismo di stampo ...
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COSTA, Alda
Alessandro Roveri
Nacque a Ferrara il 26 genn. 1876 da Vincenzo e Caterina Zaballi. Conseguito il diploma di maestra elementare, svolse a partire dal 1895 una serie di supplenze in varie [...] un libro quando negli occhi, nel viso, in tutto il vostro misero corpicciolo non avete che un grido: "ho fame"".
Questo linguaggio deamicisiano spiega bene come l'inizio della carriera scolastica della C. abbia coinciso con la sua adesione alle idee ...
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DE CARO, Lorenzo
Mario Alberto Pavone
Pittore napoletano, fu attivo dal 1740 al 1761.
La produzione pittorica del D., inizialmente confusa con quella di un inesistente L. D. Cayo, è stata oggetto di [...] dell'apporto biografico del De Dominici, probabilmente per motivi cronologici) rielaborò in maniera personalissima il linguaggio del Solimena tardo, utilizzando l'accentuazione della macchia in termini di palese opposizione alla perdurante continuità ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
elaborazione del linguaggio naturale (sigla NLP, Npl) loc. s.le f. Ramo dell'informatica e, in particolare, dell'intelligenza artificiale, che studia come programmare i computer perché analizzino e comprendano i dati del linguaggio naturale...