PIGNONI, Simone Lorenzo
Silvia Benassai
PIGNONI, Simone Lorenzo. – Nacque a Firenze, nel popolo di S. Apollinare, il 17 aprile 1611 da Pasquino d’Antonio, libraio e stampatore in via Condotta, e da [...] di ubicazione ignota (Baldassari, 2008, pp. 83-86, cat. nn. 1-7).
In questa prima fase Pignoni dimostrò un linguaggio in cui l’evidente impronta furiniana appare mediata dall’influenza di Fabrizio Boschi, cui si devono certe venature di acceso ...
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PIAZZETTA, Giacomo
Massimo De Grassi
PIAZZETTA, Giacomo. – Figlio di Domenico, nacque a Pederobba (Treviso) all’inizio degli anni Quaranta del XVII secolo; ignoto è il nome della madre.
L’anno di nascita [...] e compositiva che offrono un variegato panorama di atteggiamenti, frutto in gran parte di un’attenta rimeditazione del linguaggio di ascendenza rubensiana mediato dalle sculture di Josse (Giusto) Le Court.
Ai lavori della Biblioteca domenicana seguì ...
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MOLLINO, Carlo
Francesca Valensise
– Nacque a Torino il 6 maggio 1905 da Eugenio, ingegnere, e da Jolanda Testa.
Eugenio, nato a Genova il 16 ag. 1873, si laureò in ingegneria al Politecnico di Torino [...] con l’ingegnere Vittorio Baudi di Selve; prima opera del M., progettata nella consapevolezza del nuovo linguaggio razionalista che tuttavia non mistifica l’eccentrica personalità del giovane architetto, incline ai riferimenti del multiforme ...
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CALINI (Calino), Cesare
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Brescia il 4 febbr. 1670 dal conte Carlo Francesco e da Elena Provaglio, in una famiglia del luogo di antiche tradizioni. Terzo di sei figli maschi [...] . In quasi tutti gli scritti del C. appare subito in primo piano l'oratore sacro: l'argomento, lo stile, il linguaggio sono tipici del predicatore del primo Settecento. Ma sotto questo rivestimento formale si scorge un profondo impegno morale, che lo ...
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OLDONI
Paola Manchinu
– Famiglia di pittori di origine milanese, stabilitasi a Vercelli dalla seconda metà del XV secolo e ancora al centro delle vicende artistiche piemontesi nel corso del Cinquecento.
La [...] bottega, confinante con quella di Efraim, fu venduta al fratello Eleazaro. Ercole dovette giungere a Vercelli già dotato di un linguaggio prettamente lombardo.
Fu quindi sui più giovani Giosuè e Ismaele (nel 1485 maggiori di 14 anni ma minori di 25 ...
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PAZZI, Arturo
Giovanni Duranti
PAZZI, Arturo. – Figlio di Roberto, commerciante, e di Luigia Germiniasi, nacque a San Martino dall’Argine, nel Mantovano, il 19 settembre 1867.
Terminati gli studi primari [...] della Mole Adriana e lungo le propaggini rivolte verso il Tevere, dimostrò un’assoluta disinvoltura linguistica, saldando il linguaggio classico dell’architettura – declinato di volta in volta secondo le diverse scuole regionali – con i nuovi etimi ...
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TORTELLI, Giuseppe
Francesco Baccanelli
TORTELLI, Giuseppe. – Nacque nel 1662 (Orlandi, 1704), probabilmente a Chiari (Fenaroli, 1877, p. 243). Nessun documento d’archivio ha finora confermato le ricerche [...] i soldi ricavati dalla vendita di due case per pagarsi dei soggiorni di studio a Roma e a Venezia.
Il linguaggio di Tortelli, pienamente barocchetto e aperto a un’ampia serie di suggestioni, testimonia una grammatica più complessa e originale ...
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MINORELLO, Francesco
Mattia Biffis
MINORELLO (Menorello, Minorelli), Francesco. – Figlio di Andrea, secondo Franceschetti sarebbe nato a Este nel Padovano il 29 luglio 1626; stando al necrologio dell’Ufficio [...] seguito del capobottega. Il rapporto con la pittura di Ferrari risulta comunque pienamente comprovato sul piano del linguaggio, improntato a un gusto narrativo e a una sensibilità luministica di schietta ascendenza emiliana, nonché dalla simultanea ...
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ZAFRED, Mario.
Guido Pratesi
– Nacque a Trieste il 2 marzo 1922 da Riccardo, morto giovanissimo nel 1923, e da Alma De Bresciani, impiegata delle Ferrovie.
La sua formazione iniziale ebbe luogo a Trieste, [...] che in Zafred apprezzava «l’umanesimo musicale» e la costante ricerca di una nuova «accessibilità» attraverso un linguaggio a tratti «neo-barocco», che peraltro non inibiva il libero ricorso ad elementi seriali, seppure non rigidamente dodecafonici ...
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COCCAPIELLER, Francesco
Lauro Rossi
Nacque a Roma il 3 ott. 1831 da Giuseppe, di origine svizzera, e Luigia Apolloni. Suo padre, che lavorava allo spaccio normale dei sali e tabacchi, lo mandò a studiare [...] le spie false" che, a suo avviso, "infangavano il nome di Roma e dell'Italia intera". Sotto il suo linguaggio talora rozzo e sgrammaticato caddero così parecchie vittime illustri, soprattutto di parte cattolica e repubblicana, tra le quali Napoleone ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
elaborazione del linguaggio naturale (sigla NLP, Npl) loc. s.le f. Ramo dell'informatica e, in particolare, dell'intelligenza artificiale, che studia come programmare i computer perché analizzino e comprendano i dati del linguaggio naturale...