SALIMBENI, Alessandro detto Ventura
Raffaele Moretti
– Figlio del pittore Arcangelo e di Battista Focari, e fratello uterino minore del pittore Francesco Vanni, nacque a Siena e fu battezzato il 26 gennaio [...] -Guerra, alla decorazione della Biblioteca Sistina e della Scala Santa (Zuccari, 1992, pp. 84-86, 136 s.). Il suo linguaggio pittorico è vicino agli esempi del Cavalier d’Arpino e di Giovanni Baglione, caratterizzato da un’eleganza allungata e da una ...
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MAGANZA, Alessandro
Alessandro Serafini
Figlio del poeta e pittore Giovanni Battista e, probabilmente, di Thia Dal Bianco, nacque a Vicenza nel quartiere di S. Pietro prima del 1556. Avviato dal padre [...] e Anselmo Canera, morirono infatti tutti tra l'ottavo e il nono decennio del secolo), sia nell'adozione di un linguaggio pittorico chiaro, facilmente comprensibile, del tutto in linea con le due funzioni che il concilio di Trento aveva affidato alla ...
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MOSCA, Simone
Sandro Bellesi
– Figlio dello scalpellino Francesco di Simone, detto delle Pecore, nacque nel 1492 a San Martino a Terenzano, nei pressi di Settignano (Firenze).
Allo stato attuale delle [...] però alla metà del secolo per opera di Vincenzo de’ Rossi (Venturi, 1935).
Frutto di un dotto ed eclettico linguaggio culturale, la decorazione della cappella, pur rivelando una sorta di horror vacui nell’inserto compositivo sovraccarico di elementi ...
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NENCIONI, Giovanni
Sergio Lubello
– Nacque a Firenze l’11 settembre 1911, da Tersilio e da Nella Predellini.
Dopo gli studi superiori al Liceo classico Galileo, nel 1929 si iscrisse alla facoltà di [...] , verso l’estetismo crociano che riduceva la lingua a mera espressione dell’individuo e in favore di una concezione del linguaggio come istituzione in stretto contatto con la cultura e la società; l’importanza del lavoro non fu scalfita dalla replica ...
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QUADRIO
Valeria Fortunato
– Famiglia di architetti, ipoteticamente di origine comasca (Frigerio - Pisoni, 1981, p. 12) e attivi a Milano tra il XVII e il XVIII secolo. Allo stesso cognome possono essere [...] anni Sessanta e Settanta del Seicento l’attività di Gerolamo fu molto intensa e tesa anche a un aggiornamento del linguaggio architettonico su modelli romani, appresi durante un viaggio a Roma nel 1667 (Frigerio - Pisoni, 1981, p. 22).
Nel Duomo di ...
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MONALDI, Bernardino
Alessandro De Lillo
– Figlio di Lorenzo, nacque presumibilmente intorno al 1568 come si può dedurre dall’atto di emancipazione del diciottenne pittore, datato 1586 e citato da Privitera [...] rimangono tuttora uno scomparto con l’Ascensione (firmata e datata 1594) e quattro pannelli di cimase accostabili al linguaggio pittorico – nella circostanza piuttosto attardato – del Monaldi. Nel 1598 il M. licenziò, firmandola e datandola, la pala ...
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MONTI, Paolo
Roberto Del Grande
MONTI, Paolo. – Nacque a Novara l’11 agosto 1908 da Romeo, di famiglia originaria di Anzola in Val d’Ossola, e da Noris Gragnoli.
La professione del padre, direttore [...] della Darsena ecc. furono il risultato del suo adattamento alla città moderna, che coincise con l’evoluzione di un linguaggio personale capace di affrontare il tema del mutato rapporto tra l’uomo e la metropoli in piena trasformazione.
Parallelamente ...
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MULE, Giuseppe
Consuelo Giglio
MULÈ, Giuseppe. – Nacque a Termini Imerese (Palermo) il 28 giugno 1885 da Francesco, ebanista, e da Carmela Lombardo.
Cresciuto in ambiente sano e operoso, fu spinto dalla [...] Salvatore Salomone Marino (1870).
Da subito peculiare della poetica e dello stile di Mulè, l’elaborazione di un linguaggio ispirato in modo più profondo al folklore derivò dall’apprendistato con lo stesso Favara, che, impegnato allora in una ...
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MAGINI, Carlo
Luca Bortolotti
Nacque a Fano il 16 sett. 1720, figlio di Francesco, orefice, e di Elisabetta Ceccarini, sorella di Sebastiano, pittore fanese di buone qualità e di un certo successo soprattutto [...] di Ceccarini al notaio della Curia. A Roma, inevitabilmente, il M. ebbe l'occasione di rifinire in senso classicista il proprio linguaggio pittorico.
Della presenza del M. a Roma non si sa molto, ma recentemente (Battistini, in C. M., 1990, pp. 33 ...
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BELLANO (Vellano), Bartolomeo
Francesco Cessi
Figlio di Giovanni Bellano (il cognome del B. non deriva quindi da un toponimo) e di una Anna, nacque a Padova probabilmente poco prima del 1435.
La patavinità [...] anche dalla presenza di quell'Egidio da Wiener Neustadt che a Padova veniva straordinariamente addolcendo il suo severo linguaggio. L'avvio all'arte, e alla scultura in particolare, dovette essere una conseguenza della paterna attività, l'oreficeria ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
elaborazione del linguaggio naturale (sigla NLP, Npl) loc. s.le f. Ramo dell'informatica e, in particolare, dell'intelligenza artificiale, che studia come programmare i computer perché analizzino e comprendano i dati del linguaggio naturale...