NICOLO di Giacomo di Nascimbene
Francesca Pasut
NICOLÒ di Giacomo di Nascimbene. – Figlio del pittore Giacomo di Nascimbene, è attestato a Bologna dal 1357 al 1402.
Si ignora la sua data di nascita, [...] e dai toni popolareschi, che costituì un tratto distintivo del Trecento bolognese. Ma immediata fu l'adesione al linguaggio gotico (Benati, 2008) e nei lavori giovanili le goffaggini espressive non ostacolano la libertà nel comporre le scene ...
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BUONAMICI (Bonamici), Gianfrancesco
Werner Oechslin
Nacque a Rimini nel 1692. Poco sappiamo della sua formazione: studiò pittura a Bologna con Carlo Cignani, e più tardi a Roma.
Il 14apr. 1727firmava [...] soprattutto nell'ambito del Borromini, e molto diffuso nella Romagna e nelle Marche già dalla fine del Seicento. Tipici del linguaggio architettonico del B. sono i balconi e l'alto e stretto coro a profili spigolosi.
A Santarcangelo di Romagna sembra ...
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DI CROLLALANZA, Goffredo
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Fermo (prov. di Ascoli Piceno) il 19 febbr. 1855 da Giovanni Battista e dalla sua seconda moglie Teresa Zoli di Forlì, che morirà nel 1879. [...] : di rinnovare l'araldica italiana introducendo la critica moderna in quel campo, fu la Genesi e storia del linguaggio blasonico (Pisa 1876), seguito dalla sua prima opera poetica, Capricci, versi (ibid. 1876), che lo dimostra fervente ammiratore ...
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DANIELLO, Bernardino
M. Raffaella De Gramatica
Della famiglia Danielli da Pisa, nacque a Lucca intorno alla fine del '400.
Della famiglia Danielli il Libro di Cancelleria della città di Lucca registra [...] imperiale di Bologna.
Il D. esordì dunque all'insegna della ortodossia politica più scontata, alla quale corrisponde un linguaggio poetico povero di invenzione. L'attività poetica continuerà su questi binari fino al 1540 circa: inviti a volgere i ...
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FERRAZZA, Guido
Marida Talamona
Nacque a Bocenago (Trento) il 19 marzo 1887 da Mario e Valeria Righi. Nel 1907, ultimati gli studi classici al liceo "Daniele Manin" di Cremona, si iscrisse al politecnico [...] , quali T. Buzzi, G. De Finetti, M. Fiocchi, E. Lancia, G. Muzio e G. Ponti - animarono il dibattito sul linguaggio dell'architettura, sul senso della disciplina urbanistica, sui rapporti tra forma urbana e architettura.
Il F. partecipò al clima di ...
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FIGARI, Antonio
Maurizia Alippi Cappelletti
Nacque a Genova il 16 maggio 1804 da Lazzaro e Paola Lanfranco. Ancora adolescente fu apprendista nella locale farmacia di G. Mojon; iscrittosi all'università, [...] al francese A. H. Husson. Di questa scienza del tutto nuova in Egitto il F. dovette praticamente creare il linguaggio, adattandolo ai prodotti della farmacia europea.
Incaricato dal pascià d'Egitto Mohammed Alì di fare alcune indagini per la ricerca ...
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OPPI, Ubaldo
Mattia Patti
OPPI, Ubaldo. – Figlio di Pompeo e di Guglielma Mantechini, nacque a Bologna il 29 luglio 1889.
L’attività del padre, commerciante, lo indusse a viaggiare molto negli anni [...] diceva, con un velo ancora di impressionismo» (ibid., p. 774). Dopo essersi avvicinato al simbolismo e, per un attimo, al linguaggio futurista (lo testimonia Strada a Vienna del 1911, pastello di ubicazione ignota, ripr. in U. O., 2002, p. 15), nel ...
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MARCHINI, Vitaliano
Monica Grasso
Nacque a Melegnano (Milano) il 18 febbr. 1888 da Angelo, cordaio, e da Maria Stella Maestri, cucitrice. Rimasto orfano di madre, a dodici anni si recò a Milano, presso [...] accompagnato da due teste della Cieca. La statua in marmo Primi turbamenti (collezione privata: Sgarbi, p. 141) mostra un linguaggio più classicheggiante nell'acerbo corpo nudo della giovinetta che richiama il tema di Leda con il cigno. Alcune opere ...
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NOVELLI, Giovan Battista
Mattia Biffis
NOVELLI (Novello), Giovan Battista. – Figlio del notaio e giureconsulto Paolo, nacque a Castelfranco Veneto nel 1589, come si deduce dal necrologio (Bordignon [...] un allineamento alle poetiche tardomanieriste di derivazione palmesca (Pallucchini, 1981). Interessanti sono anche le affinità di linguaggio con altri pittori attivi nell’area castellana agli inizi del XVII secolo, come Paolo Piazza o Francesco ...
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MORANDI, Francesco
Anna Chiara Fontana
MORANDI (Marani), Francesco (detto il Terribilia o Trebilia). – Nacque a Bologna nel 1528 da Palamede Marani, marito di una sorella (il cui nome non è noto) degli [...] porticato dorico, le decorazioni di colonne, portali e finestre, e la sobria razionalità degli spazi suggeriscono infatti il linguaggio artistico di quest’ultimo, presto passato nel modus operandi del nipote. Sempre a Bologna, Francesco progettò il ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
elaborazione del linguaggio naturale (sigla NLP, Npl) loc. s.le f. Ramo dell'informatica e, in particolare, dell'intelligenza artificiale, che studia come programmare i computer perché analizzino e comprendano i dati del linguaggio naturale...