DE VIT (Devit), Vincenzo
Dante Nardo
Nacque a Mestrino, in provincia di Padova, il 10 luglio 1811 da Giovanni, negoziante, e da Elisabetta Carturana; a Padova, nel ginnasio erariale di S. Stefano (oggi [...] ): edizione a parte ebbero, oltre al Lexicon eall'Onomasticon, i discorsi accademici Sulla origine e moltiplicazione del linguaggio, Siena 1888, e, sparsi in riviste e atti accademici, rimasero numerosi altri contributi minori, registrati nell'Elenco ...
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GAGLIARDI, Rosario
Stefania Tuzi
Nacque a Siracusa da Onofrio Dominico e da Maria Contisi; nei documenti d'archivio non compare la data di nascita, si suppone comunque che non sia anteriore al 1682, [...] unità su tre con mediazioni compiute per mezzo di volute, fino a giungere a uno dei modelli caratteristici del suo linguaggio, quello della facciata-torre (Tobriner, 1989, p. 143).
Fonti e Bibl.: S. Bottari, La cultura figurativa in Sicilia, Messina ...
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MALFATTI, Andrea
Francesca Franco
Nacque a Mori nel Trentino il 7 maggio 1832, da Francesco, sagrestano della pieve, e Caterina Boschetti. Con il fratello maggiore, Francesco, trascorse l'adolescenza [...] al Salon di Parigi il gruppo I girovaghi (marmo; ubicazione ignota; modelli in gesso, Ibid.). Caratterizzata da un linguaggio sensibile alla resa pittorica delle superfici e attenta agli aspetti più umili della realtà sociale, l'opera conobbe diverse ...
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MAINERI, Giovanni Francesco
Federica Veratelli
Nacque a Parma da Pietro, pittore (atto notarile del 1503, in Franceschini, p. 479: "Ioanne Francisco de Mainerii de Parma filio quondam Magistri Petri [...] prima formazione del M. come miniatore sotto l'influenza di A. Mantegna, che contribuirebbe a chiarire in parte il suo linguaggio pittorico. Tesi rafforzata da Zamboni il quale, oltre a ricordarne l'origine parmense che lo accomunava a F. Marmitta ...
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GRASSI, Ernesto
Piergiorgio Donatelli
Nacque a Milano il 2 maggio 1902 da Giovanni Battista e da Caterina Luce. Compì gli studi nella città natale, dove fu allievo di P. Martinetti ed entrò in contatto [...] esigenze e necessità naturali che si impongono e che trovano espressione diretta nelle forme linguistiche. In quella fase il linguaggio costituisce un tutt'uno con la realtà: non ne fa un oggetto di rappresentazione distaccata, come suggerisce l ...
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SPAVENTO, Giorgio
Fabrizio Biferali
SPAVENTO, Giorgio. – Di origini lombarde, proveniente dal lago di Como, nacque intorno al 1440 dal marangon (falegname) Pietro Spavento, dal quale apprese i rudimenti [...] mercanti tedeschi l’impiego di marmi preziosi e ogni tipo di lavoro d’intaglio, il fondaco sarebbe stato ricostruito secondo un linguaggio «severo e spoglio» e con «la sobrietà che si richiede ai luoghi della mercatura», anticipando lo stile di molte ...
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VIGNERIO, Iacopo
Giampaolo Chillè
VIGNERIO, Iacopo. – In assenza di testimonianze documentarie, ignote sono a oggi la data di nascita e gran parte delle vicende biografiche di questo pittore operante [...] datata 1541, «testo forte e spettacolare» (Pugliatti, 1993, p. 166), ma solo in parte utile a far luce sul suo linguaggio, giacché copia in controparte della celebre Andata al Calvario di Raffaello, nota come Spasimo di Sicilia, già nella chiesa di S ...
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ELISIO, Tommaso
Paolo Portone
Nacque a Napoli intorno al 1487. Nominato spesso come "Elysius, de Elisio, Eligio", non è da confondersi con Tommaso Elisio soprannominato l'Illirico dell'Ordine dei frati [...] 1590 con la formula: "quamdiu ex supra dictarum regularum ratione non corrigatur" molto probabilmente a ragione del linguaggio esplicito e mordace dell'autore. Nel Piorum clypeus sono raccolti gli aspetti salienti del pensiero del teologo napoletano ...
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DISCOVOLO, Antonio
Maria Flora Giubilei
Nacque a Bologna il 25 dic. 1874 da Mario, pittore, e da Gertrude Sarti. Frequentata a Pisa la scuola dei padri scolopi, s'iscrisse all'accademia di belle arti [...] in cui partecipò anche alla IV Triennale di Brera) e di conoscere E. Lionne, che lo avrebbe indirizzato verso un linguaggio esplicitamente divisionista. Già nel 1898, tuttavia, nella casa di G. Puccini a Torre del Lago, aveva incontrato P. Nomellini ...
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SARDI, Giuseppe
Raffaella Catini
– Romano, secondo le fonti dell’epoca, ma originario di Sant’Angelo in Vado presso Urbino (Crescimbeni, 1719, p. 40), nacque nel 1688; non si hanno notizie circa la [...] annessi i vani delle due cappelle laterali e dell’altare maggiore; qui Sardi diede prova dell’originalità del suo linguaggio «nel particolarissimo episodio ‘a sommatoria’ sviluppato tra la lanterna della volta sul presbiterio che si affaccia e si fa ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
elaborazione del linguaggio naturale (sigla NLP, Npl) loc. s.le f. Ramo dell'informatica e, in particolare, dell'intelligenza artificiale, che studia come programmare i computer perché analizzino e comprendano i dati del linguaggio naturale...