PISTRUCCI, Camillo
Raffaella Catini
PISTRUCCI, Camillo. – Nacque a Roma l’11 febbraio 1856 da Federico Maria e da Maria Scarsella.
La famiglia paterna annoverava artisti e patrioti: i Pistrucci furono [...] di belle arti, che vide vincitore Pio Piacentini, in cui era evidente l’influenza di Rosso nell’adozione di un linguaggio ricco di riferimenti all’architettura d’Oltralpe. Nel 1880 prese parte alla IV Esposizione di belle arti di Torino con i ...
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BUSONI, Ferruccio (Benvenuto Michelangelo Dante)
Raoul Meloncelli
Nato a Empoli il 1º apr. 1866 da Ferdinando, anch'egli empolese d'origine corsa, apprezzato clarinettista, e da Anna Weiss, triestina [...] prima di tutto si tenga presente una qualità essenziale: Coluiper la cui anima non è passata una vita,non dominerà mai il linguaggio dell'arte".
È in queste parole (Gatti, 1924) che più chiaramente viene espressa la convinzione che se l'opera d'arte ...
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MAZZOLINO, Ludovico
Monica Grasso
MAZZOLINO (Mazzolini, Mazulini), Ludovico. – Fu figlio di Giovanni; in assenza di fonti documentarie che ne accertino la data e il luogo di nascita, convenzionalmente [...] erano raffigurati alcuni santi e le armi ducali. Non vi sono informazioni circa gli altri soggetti rappresentati né circa il linguaggio pittorico dell’opera; ma sicuramente un’impresa di questo impegno non era consona a un esordiente.
Si è cercato di ...
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BRUSASORCI (Brusasorzi), Domenico
Franco Barbieri
Nasce il 1516 circa a Verona da un Agostino pure pittore, ricordato dalle fonti, ma del quale nulla ci è pervenuto (per le origini della famiglia, cfr. [...] , 1968, p. 176), dopo il ritorno del Sanmicheli (1527) e data la vicinanza con Mantova, centro di irradiazione del nuovo linguaggio, portatovi (1524) da Giulio Romano.
Il B., nato una decina d'anni prima di Paolo Veronese (1528), dello Zelotti (1526 ...
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MASCHERINI, Marcello
Cristina Beltrami
– Figlio di Maria Luigia Mascarin, nacque a Udine il 14 sett. 1906 e non fu riconosciuto dal padre. Nel 1910 la madre si trasferì a Trieste per poi rifugiarsi [...] perfetta aderenza vera tra vita ed arte» (L’Eroica, nn. 293-295, gennaio-marzo 1943, p. 35). Ne risultò un linguaggio minuziosamente calibrato tra modernità e passato che gli valse l’invito di Maraini alla I Sindacale nazionale di Firenze del 1933 ...
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CESA, Matteo de
Gabriella Dalla Vestra
Figlio di Donato, detto Giovanni, pittore, nacque a Belluno nell'anno 1425 circa, e ricevette probabilmente la prima educazione artistica nella stessa città, nella [...] motivi stilistici e appartiene certo all'ultimo periodo della sua attività, perché egli manifesta in essi un linguaggio più sintetico ed evoluto, una ricerca psicologica più pensosa e consapevole, un maggiore impegno ed equilibrio nella composizione ...
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MARIOTTO di Nardo di Cione
Sonia Chiodo
MARIOTTO di Nardo di Cione. – Nacque a Firenze da Nardo di Cione in data ignota, ma poiché la sua iscrizione all’arte dei medici e degli speziali (necessaria [...] Sull’attività giovanile di M. di N., in Antichità viva, VII (1968), 5, pp. 3-13; Id., M. di N. e la formazione del linguaggio tardo-gotico a Firenze negli anni intorno al 1400, ibid., 6, pp. 21-31; P. Brieger - M. Meiss - C.S. Singleton, Illuminated ...
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CERVELLI, Federico
Francesca D'Arcais
Nato a Milano nel 1638, giunse giovane a Venezia, secondo quanto tramandano le fonti, alla scuola del pittore allora celebre Pietro Liberi, e fu attivo in quella [...] il C., giunto a Venezia ed entrato alla bottega del Liberi, ne abbia subito in un primo momento l'ascendente, aderendo al linguaggio del maestro in una serie di opere quali la tela di Este e le Favole della Querini, e che si sia venuto distaccando ...
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FALOPPI (Falloppi), Giovanni di Pietro (Giovanni da Modena)
Andrea De Marchi
La prima menzione sicura di questo pittore, nativo di Modena e attivo prevalentemente a Bologna, risale al 17 luglio 1409, [...] (Volpe, 1983, nota 30 a p. 292) e un'iniziale (c. 3r) con la Resurrezione. Qui sono già in nuce il linguaggio del F. intensamente caratterizzato, grondante di umori nelle fisionomie, la sua pittura liquida e guizzante ma chiusa da profili taglienti e ...
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FOLENGO, Teofilo
Angela Piscini
Al secolo Girolamo, nacque l'8 nov. 1491 a Mantova, in contrada Monticellì Bianchi, nella casa che la madre Paola Ghisi, di ricca stirpe mercantile, aveva portato in [...] di aver messo al mondo, come Ariosto, come Machiavelli, come Aretino, un'opera viva che parla il suo proprio e personalissimo linguaggio.
Opere: Le Maccheronee, a cura di A. Luzio, Ban 1911 e 1927-28 (edizione della Vigaso Cocaio); Opere italiane, a ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
elaborazione del linguaggio naturale (sigla NLP, Npl) loc. s.le f. Ramo dell'informatica e, in particolare, dell'intelligenza artificiale, che studia come programmare i computer perché analizzino e comprendano i dati del linguaggio naturale...