forma enunciativa
forma enunciativa in logica, formula ben formata del linguaggio degli enunciati. Per costruire una forma enunciativa si parte dalle formule atomiche, rappresentate da lettere dell’alfabeto [...] enunciative. Queste a loro volta possono costituirne altre sempre attraverso l’opportuno utilizzo dei connettivi (→ enunciati, linguaggio degli). Per esempio:
• la negazione, rappresentata dal simbolo ¬ (si legge «non») che, applicata a una formula ...
Leggi Tutto
o
o nella lingua italiana, congiunzione con valore disgiuntivo. Nel linguaggio corrente, è utilizzata in due diverse accezioni. Nella prima accezione indica una disgiunzione di tipo alternativo o, come [...] o indica una disgiunzione non esclusiva e corrisponde al connettivo della disgiunzione (in inglese or e in simboli ∨) che nel linguaggio degli enunciati è appunto non esclusiva, o, come si usa dire inclusiva: dati due enunciati A e B se ne costruisce ...
Leggi Tutto
Filosofo romeno (Vitănesti, Teleorman, 1909 - Păltiniş, Sibiu, 1987). Individuato nel linguaggio lo strumento privilegiato della ricerca intorno al problema ontologico, N. ha elaborato un sistema filosofico [...] in cui codifica una "grammatica" dell'essere. Tra le opere: Jurnalul filosofic ("Il diario filosofico", 1944); Rostirea filosofică românească ("Il discorso filosofico romeno", 1970); Şase maladii ale spiritului ...
Leggi Tutto
Diritto, filosofia e teoria generale del
Riccardo Guastini
Il campo della disciplina
Le mobili frontiere della filosofia del diritto
"Il cercare una qualsiasi definizione di filosofia del diritto - [...] empirico l'enunciato 'Tizio è scapolo', come pure l'enunciato 'Tizio è sposato'.
3. In terzo luogo, l'analisi del linguaggio consiste nel distinguere accuratamente tra questioni di fatto e questioni di valore, ovvero, da un altro punto di vista, tra ...
Leggi Tutto
Scrittore spagnolo (n. Elche 1946). Partito da una ricerca sul linguaggio e sulle strutture narrative, tendente alla distruzione del racconto tradizionale (Museo provincial de los horrores, 1970; Busto, [...] 1973), nei romanzi successivi ha dato maggiore spazio all'esplorazione del mondo interiore (La comunión de los atletas, 1979; Los padres viudos, 1984; La quincena soviética, 1988). Anche poeta, fu accolto ...
Leggi Tutto
SMALLTALK
SMALLTALK 〈smóltok〉 [INF] Denomin. ingl. "parla poco" di un linguaggio di programmazione del tipo orientato all'oggetto: v. linguaggi di programmazione: III 428 f. ...
Leggi Tutto
condizionale
condizionale connettivo logico, più noto come → implicazione. Corrisponde, nel linguaggio naturale, all’espressione «se A allora B» e si indica con il simbolo ⇒. ...
Leggi Tutto
continuum
continuum 〈kontìnuum〉 [s.neutro lat.] [LSF] Termine frequente nel linguaggio scientifico invece di continuo (s.m.): per es., il c. spaziotemporale. ...
Leggi Tutto
Nell'uso comune dei Greci si disse dogma (δόγμα; lat. placitum) qualsiasi pubblico decreto emanato dall'autorità civile (così anche in Luca, II,1; Atti, XVlI, 7), e parimente si chiamarono dogmi i principî [...] : 1. quanto all'espressione verbale, che si viene rendendo più nitida e precisa, secondo il perfezionarsi del linguaggio umano; nel qual senso ammettono alcuni qualche elasticità nella formula, senza alterazione del concetto; 2. nella perfezione ...
Leggi Tutto
Capitale
Giorgio Lunghini
Introduzione
'Capitale' è un termine tratto dal linguaggio comune, con cui si indica normalmente qualsiasi forma di ricchezza accumulata e accantonata, che consenta di ottenere [...] di Léon Walras vuole e può dire soltanto ciò che se ne può dire nel linguaggio matematico. Ciò rende particolarmente difficile esporla mediante il linguaggio comune, ma soprattutto le impedisce di indagare il ruolo che il capitale ha nelle diverse ...
Leggi Tutto
linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
elaborazione del linguaggio naturale (sigla NLP, Npl) loc. s.le f. Ramo dell'informatica e, in particolare, dell'intelligenza artificiale, che studia come programmare i computer perché analizzino e comprendano i dati del linguaggio naturale...