Il caos, nel linguaggio della fisica e della matematica moderna, identifica la situazione di impossibilità di stimare a priori con certezza il valore futuro delle grandezze che caratterizzano un sistema [...] fisico in evoluzione. L'accuratezza finita della conoscenza dello stato iniziale del sistema determina l'impredicibilità, ossia l'impossibilità di determinare, dopo un tempo finito, lo stato futuro di ...
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dilettanza
Amedeo Quondam
Di notevole frequenza specialmente nel linguaggio lirico due-trecentesco (Iacopo da Lentini, Mazzeo di Ricco, Odo delle Colonne, Rinaldo d'Aquino, Bonagiunta, Guittone, Neri [...] de' Visdomini), il vocabolo vale " diletto ", " piacere ", in senso generico, in Pg IV 1 per dilettanze o ver per doglie; la selvaggia dilettanza di Rime LXI 11 è invece il " piacere " che dà l'andare ...
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forma normale congiuntiva
forma normale congiuntiva impiegata nel linguaggio di programmazione logica → prolog, è una forma proposizionale composta come congiunzione di sottoforme proposizionali, ciascuna [...] delle quali è una disgiunzione di lettere enunciative. È, quindi, del tipo A1 ∧ A2 ∧ ... ∧ An, dove A1, A2, ..., An indicano disgiunzioni di lettere enunciative. Per esempio, una proposizione in forma ...
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dimostrazione (demonstrazione)
Bruna Cordati Martinelli
Vocabolo caratteristico del linguaggio prosastico; lo si trova infatti una sola volta nella Commedia, mentre è abbastanza frequente nel Convivio. [...] Esso presenta sempre il significato di " argomentazione probativa " (v. DIMOSTRARE) tranne che nell'occorrenza di Cv II I 12 dove la litterale dimostrazione indica la " spiegazione " o " esposizione " ...
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IMPASTO
D. Lollini
− Questo termine è usato nel linguaggio archeologico per designare la più antica ceramica, le cui forme sono state modellate a mano, cioè senza l'ausilio della ruota.
Due sono i metodi [...] per la fabbricazione del vaso d'i., quali ci sono documentati dai resti archeologici e dai confronti etriografici: o si costruisce il fittile sovrapponendo a cercine cordoni di argilla e facendo poi scomparire, ...
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scrittura non lineare
locuz. sost. f. – Pratica di linguaggio che non segue una linea logico-consequenziale, attività che in ambito informatico è propria dell’ipertesto. La condizione ipertestuale interpreta [...] la complessità delle informazioni che tradizionalmente si sono espresse per via lineare, per liberare la potenzialità innata nella mente umana, secondo i principi delle libere associazioni logiche o analogiche. ...
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semantica Ramo della linguistica che si occupa dei fenomeni del linguaggio non dal punto di vista fonetico e morfologico, ma guardando al loro significato. Il termine fu coniato da M. Bréal nel 1883 come [...] logica che discende più direttamente da quella tarskiana è la s. classica a due valori (vero, falso). Un modello classico M per un linguaggio formale L è una coppia <I, D> costituita da una funzione d’interpretazione I e da un insieme non vuoto ...
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Alle origini delle moderne letterature europee, ampio scritto in lingua volgare, dapprima in versi poi anche in prosa, che narra avventure eroiche in margine alla storia o di pura invenzione; così nel [...] riproponevano una narrazione di tipo realistico, in cui però la crudezza delle situazioni, l’immediatezza del linguaggio, la violenza delle passioni, la miscela contraddittoria di psicologia primitiva e ambiente metropolitano, non solo costituivano ...
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deprezzamento
Perdita di valore di un bene. Nel linguaggio finanziario per d. nominale del tasso di cambio si intende l’aumento del numero di unità di moneta domestica necessarie per acquistare una quantità [...] data (normalmente assunta pari all’unità) di moneta straniera. Il d. del tasso di cambio nominale è la conseguenza di un eccesso di domanda – al tasso di cambio preesistente – di moneta estera sul mercato ...
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cantilena
Raffaello Monterosso
Il termine appartiene tanto al linguaggio tecnico-musicale quanto a quello letterario in senso lato. Prima di assumere il significato specifico attribuito a esso in VE [...] II VIII 8, era stato usato nei modi più diversi, per designare ora la poesia cantata in senso generico, ora la poesia su cui si regge la danza (quasi un sinonimo di ‛ ballata '), ora persino componimenti ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
elaborazione del linguaggio naturale (sigla NLP, Npl) loc. s.le f. Ramo dell'informatica e, in particolare, dell'intelligenza artificiale, che studia come programmare i computer perché analizzino e comprendano i dati del linguaggio naturale...