valore
Nel linguaggio economico, capacità di un bene di soddisfare un bisogno, ma anche, nel senso più comune di v. di scambio, il prezzo relativo del bene stesso, cioè la sua capacità di acquistare [...] altri beni.
La teoria del v. ha costituito la base della costruzione economica. A. Smith distingueva tra v. d’uso, determinato dall’intensità del bisogno soggettivamente avvertita, e v. di scambio, determinato ...
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parafasia
Disturbo qualitativo del linguaggio, che consiste nella omissione, nella sostituzione, nella delezione, o nella trasposizione di fonemi (p. fonemica) o di parole (p. semantica). La sostituzione [...] della parola corretta con un’altra non correlata al suo significato è la p. verbale. La p. di fonemi (coda al posto di corda, pampino al posto di bambino, talovo al posto di tavolo) produce un gergo parafasico, ...
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ottenere
Alessandro Niccoli
Nel linguaggio dantesco il verbo conserva un valore molto vicino a quello del latino obtinere, e cioè più che " riuscire ad avere o a raggiungere " significa " possedere [...] ", " mantenere ", " conservare ". Il modello latino è evidente in Cv IV IV 11 con ciò sia cosa che a quello [l'officio d'imperio, § 8] ottenere non sanza grandissima vertude venire si potesse... [il popolo ...
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Filosofia e semiotica
di Stefano Gensini
La nozione di comunicazione (dal lat. tardo e medievale communicatio, l'atto di mettere in comune con altri, di trasmettere a) ha un'ampia nel dibattito filosofico-linguistico [...] codice e più o meno completa condivisione del contesto. A tale schema ideale Jakobson associa la teoria delle 'funzioni' del linguaggio, basata sull'idea che in ogni evento comunicativo, pur essendo compresenti i sei partner, uno di questi di volta ...
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comunione
Nel linguaggio giuridico, la situazione di contitolarità di qualsiasi diritto o obbligo, in capo a una pluralità di soggetti. Secondo l’opinione tradizionale, invece, la c. in senso proprio è [...] relativa soltanto alla situazione di contitolarità della proprietà o di altro diritto, su una cosa materiale. Non si potrebbe, quindi, parlare di autentica c. (del credito o del debito), laddove più soggetti ...
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decollo
Nel linguaggio economico e politico, il primo deciso avvio di un settore o di un sistema economico verso un autonomo sviluppo caratterizzato da un forte aumento degli investimenti (ingl. take-off).
Il [...] concetto di d. si suole ricondurre al lavoro dello storico ed economista inglese W.W. Rostow (➔). Alla fine degli anni 1950, Rostow elaborò una teoria della crescita economica secondo la quale i Paesi, ...
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autarchia
Nel linguaggio economico si intende per a. una situazione di isolamento economico di un Paese dal resto del mondo. Il termine viene spesso usato nei modelli di commercio internazionale per [...] denotare un’economia chiusa agli scambi internazionali. In questo contesto si definiscono i prezzi di a. (i prezzi che prevarrebbero in assenza di commercio) e da un confronto di tali prezzi in Paesi diversi ...
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clearing
Nel linguaggio bancario, accordo di compensazione dei debiti con i crediti fra le varie banche di un Paese, ovvero, anche accordo di compensazione dei debiti per le importazioni con i crediti [...] per le esportazioni, pattuito fra due nazioni per evitare o ridurre al minimo i movimenti di valuta.
Clearing di singoli mercati
È un meccanismo che garantisce l’equilibrio fra domanda e offerta di un ...
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listino
Nel linguaggio di borsa, elenco delle quotazioni ufficiali dei corsi dei titoli contrattati sul mercato (l. di borsa) o dei tassi di cambio delle valute negoziate (l. dei cambi). Il l. viene [...] compilato giornalmente e diffuso su supporto informatico presso ciascuna borsa valori (➔) dal comitato direttivo degli agenti di cambio, in base alle dichiarazioni degli agenti stessi. La sua stesura viene ...
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provvista
Nel linguaggio bancario, il complesso delle operazioni mediante le quali le banche raccolgono dalla clientela, sotto forma di depositi o prestiti obbligazionari, larga parte dei fondi necessari [...] per l’esercizio della loro attività (p. dei fondi). Il costo della p. è la media ponderata dei tassi di interesse pagati dalla banca alla clientela. ● In matematica finanziaria, i progetti di p. (ingl., borrowing ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
elaborazione del linguaggio naturale (sigla NLP, Npl) loc. s.le f. Ramo dell'informatica e, in particolare, dell'intelligenza artificiale, che studia come programmare i computer perché analizzino e comprendano i dati del linguaggio naturale...