Testimonianze - Lolita. Dal personaggio del romanzo alla sceneggiatura
Luca Ronconi
Lolita. Dal personaggio del romanzo alla sceneggiatura
Sul finire del luglio 1959, il celebre scrittore Vladimir [...] palcoscenici linguistici, nella loro maniacale precisione verbale, degni delle più immaginifiche boîtes à tempo stesso perseguitato da una fastidiosa imitazione del proprio linguaggio 'materno'. Specie nello screenplay Humbert svela poi la sua ...
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verita
verità
Carattere di ciò che è vero, conformità o coerenza a principi dati o a una realtà obiettiva, e, in partic., ciò che è vero in senso assoluto. Nella storia della filosofia il concetto di [...] pensiero e parola, tra sfera ontologica e sfera logico-verbale, propria della mentalità arcaica, la concezione parmenidea segna anche a problematizzare, la natura del rapporto di corrispondenza tra linguaggio e realtà. A Tarski si deve senz’altro il ...
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CARDILE, Enrico
Francesco Del Beccaro
Nacque a Messina il 19 marzo 1884 da Salvatore, impiegato, e da Santa Barbera. Ultimo di sette figli, fece studi tecnici, di ragioneria, sebbene la sua vocazione [...] 1907), dove si colgono evidenti progressi in fatto di linguaggio poetico.
Nell'ambito del clima decadente, l'idealismo del corona (Teramo 1915), e in quello della critica: L'istrumentazione verbale (Napoli 1916). Da H. Nazariantz ha tradotto: I sogni ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Monumenti di guerra e guerra di monumenti: riflessioni sulle celebrazioni belliche
Davide Nadali
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel [...] della storia della Mesopotamia con l’impero assiro nel I millennio a.C.
La creazione di un linguaggio figurativo e verbale della guerra è effettiva dimostrazione della precisa volontà di lasciare un messaggio inequivocabile: ogni città, fin dalle ...
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PESTARINI, Giuseppe Massimo
Onorato Honorati
- Nacque il 13 dicembre 1886 ad Atene da padre piemontese, Luigi, e da madre greca, Elena Lambachi. Doveva alla madre una profonda impronta di cultura [...] industriale.
I suoi allievi ricordavano la proprità di linguaggio e la sua originalità nell’introdurre nuovi termini, così da esercitare un’azione animatrice nello spirito dei giovani» (Verbale del consiglio di facoltà, pp. 6-7).
Nel 1940 ...
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Ira
Liliana Zani Minoja
Il termine ira, usato comunemente come sinonimo di furore, sdegno, indignazione, collera, esprime un'emozione violenta, in genere spiacevole, che si accompagna a uno stato di [...] la trasformazione simbolica della lotta in disputa verbale, utilizzando le strategie di differenziazione della situazione f. fornari, I fondamenti di una teoria psicoanalitica del linguaggio, Torino, Boringhieri, 1979.
f. hacker, Aggression. Die ...
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Rossetti, Gabriele
Pompeo Giannantonio
Letterato (Vasto, Abruzzo, 1783-Londra 1854). Il padre, Nicola, era fabbro ferraio; la madre, Maria Francesca Pietrocola, era figlia di un calzolaio. Ultimogenito [...] , allusioni e versi, perfino sillabe e locuzioni verbali venivano ad assumere un significato criptografico con conseguente linguaggio gergale per pochi iniziati. La polivalenza verbale l'induceva a rinvenire anfibologie e reconditi significati ...
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CARBONE, Girolamo
Renato Pastore
Nato a Napoli in una data che è impossibile ricavare se non congetturalmente (una testimonianza secondo la quale egli si occupa, nel 1487, di maritare la sorella anziana [...] per l'accento da lui posto sui problemi specifici del linguaggio filosofico, del quale egli denuncia lo stato di barbarie. a misurarsi e ad eccellere nell'uso d'una tecnica verbale che si direbbe preziosa si riscontra nella prevalenza netta del ...
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SESTINI, Aldo
Laura Cassi
– Nacque a Brozzi (Firenze) l’11 agosto 1904, da Eugenio, apprezzato incisore litografo, e da Ida Del Panta.
Vocato agli studi geografici fin dagli anni del liceo, nel 1924 [...] sulla cattedra di geografia di Magistero.
Già dal verbale di chiamata si evince una caratteristica basilare del profilo era introdotto da alcune pagine intese a illustrare – con linguaggio adeguato anche al grande pubblico – il concetto di paesaggio ...
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CHIAVES, Carlo
Nicola Merola
Nacque il 28 nov. 1882 a Torino, secondo dei quattro figli (gli altri erano Claudia, Edoardo e Malvina) di Desiderato e Dina Calandra.
Il padre si era affermato come uomo [...] chi non riesce a vedere oltre il puro gioco verbale della conversazione mondana e la futile drammaticità della contesa prosegue individuando nell'"insensibilità ai problemi del nuovo linguaggio teatrale" e nella riproposizione del solito triangolo ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
verbale2
verbale2 s. m. [sostantivazione dell’agg. prec., nel sign. 1 c, sull’esempio del fr. (procès) verbal]. – Documento redatto da un pubblico ufficiale, o da chi è investito di questa specifica funzione, allo scopo di attestare e ricordare,...