Parole da dirle sopra la provvisione del danaio
Jean-Jacques Marchand
Discorso destinato a essere pronunciato da un esponente fiorentino in un Consiglio della Repubblica nel marzo 1503. Consiste in [...] parteciparono più di trecento cittadini. Certe corrispondenze fra il verbale dell’allocuzione del gonfaloniere ad apertura di seduta e questo : notai, artigiani, mercanti...), adottando il loro linguaggio e il loro modo di ragionare. Si intensificano ...
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Gangster film
Renato Venturelli
Genere cinematografico incentrato sulle imprese di criminali abituali, che svolgono attività illegali facendo ricorso a metodi violenti. Nel suo schema più tradizionale, [...] I modelli letterari erano per lo più legati al linguaggio e alle testimonianze del mondo giornalistico, da cui esercitare un rapido influsso per la combinazione di ipertrofia verbale, citazionismo esasperato e violenza paradossale (Reservoir dogs, ...
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JEROCADES, Antonio
Maria Luisa Perna
Nacque il 1° sett. 1738 a Parghelia, piccolo centro nei pressi di Tropea in Calabria, da Andrea, pescatore e mercante, e dalla sua seconda moglie, Antonia Pietropaolo. [...] sottolineando l'importanza del rapporto tra filologia ("scienza verbale") e filosofia ("scienza reale"), espose compiutamente liriche in essa raccolte lo J. esprime compiutamente, con un linguaggio in codice, la sua visione di una umanità destinata a ...
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significare
Michele Rak
Gli usi danteschi di questo termine e dei suoi corradicali, per lo più analoghi a quelli del lessico latino medievale, vanno osservati soprattutto nell'ambito della ricerca terminologica [...] un'attività superiore. Secondo Pd XXVI 127 ss., il linguaggio è facoltà naturale dell'uomo (Opera naturale è ch il quale si figura la veritade costituendo sequenze di segni come cifre verbali di date sequenze di fatti o di altri segni, quanto sussiste ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Nel nome degli dei: teonimi, epiteti, epiclesi
Gabriella Pironti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il nome proprio di un dio, ossia il [...] una potenza divina nelle sue molteplici figure, il "linguaggio" del politeismo ellenico trova una delle sue espressioni più il dio presiede a ogni tipo di comunicazione e di scambio, verbale, ma non solo.
Quanto ad Afrodite, per spiegarne l’intimo ...
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BALBANI, Manfredi
Gemma Miani
Nacque a Lucca l'8 ott. 1544, terzogenito di Giovanni di Francesco, mercante-banchiere, e di Zabetta Calandrini. Nel 1556 il padre si separò dai fratelli Tommaso, Matteo [...] buon giovane, di poca spesa, et virtuoso...". Nel linguaggio di Turco Balbani quest'ultimo vocabolo ci sembra assumere un di ordine finanziario e diplomatico al servizio di Ginevra. Nel verbale della seduta del Consiglio della città del 5 maggio 1580 ...
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MACCARI, Cesare
Teresa Sacchi Lodispoto
MACCARI, Cesare. – Nacque a Siena il 9 maggio 1840 da Giuseppe e da Carolina Mannucci. Dopo avere studiato presso il collegio Tolomei, insieme con A. Cassioli, [...] cadde sul progetto del M. poiché, si legge nel verbale della commissione d’esame, «lascia intatta la membratura architettonica lui provenienti dalla scuola di Mussini, realizzò con un linguaggio piano e didascalico e grande fedeltà al dato storico Il ...
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Pornografia
Piero Benassi
Il termine pornografia (che deriva, mediante il francese pornographie, dal greco πόρνη, "prostituta", e γραϕία, "scritto") sta a indicare la trattazione oppure la rappresentazione, [...] , specialmente se realizzate insieme al gruppo sociale, la pornolalia fa parte del linguaggio di gruppo, rappresenta forza, coesione e convalida l'identità verbale e comportamentale. Vanno poi considerati i fattori ambientali e sociali che ritardano ...
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SASSO, Panfilo.
Massimo Malinverni
– Nacque a Modena, presumibilmente nel 1455: nell’atto di nascita è registrato come Sasso de’ Sassi, Panfilo Sasso fu il suo nome letterario. Non sono noti i nomi [...] , è spesso presente la ricerca di un linguaggio poetico originale e di notevole complessità. A partire la presenza di estese aree aperte a una libera e rischiosa inventività verbale e metaforica, che si sarebbe tentati di definire un portato residuo ...
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EKPHRASIS (εκφρασις)
L. Faedo
In uno scritto retorico attribuito a Ermogene (II sec. d.C.), l'è. è definita «un discorso descrittivo che pone l'oggetto sotto gli occhi con efficacia» (Progym. 10, p. [...] narrativo e le e., che si propongono come sostituto verbale dell'oggetto, assumono una forma chiusa, compiuta in sé il retore, conoscitore d'arte e possessore di un appropriato linguaggio tecnico, abile autore di e., ne fraintenda radicalmente l' ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
verbale2
verbale2 s. m. [sostantivazione dell’agg. prec., nel sign. 1 c, sull’esempio del fr. (procès) verbal]. – Documento redatto da un pubblico ufficiale, o da chi è investito di questa specifica funzione, allo scopo di attestare e ricordare,...