parlare
Domenico Consoli
Vocabolo presente in tutte le opere dantesche con altissimo indice di frequenza.
1. Denota genericamente l'atto del " pronunziare parole " con le quali trasmettere ad altri [...] individuanti, in parallelo con una già menzionata accezione dell'uso verbale, è " il p. poetico ", " la poesia Daniello] ... / fu miglior fabbro del parlar materno.
Genericamente " linguaggio " dell'uomo (cfr. il parlar distinto, cioè articolato, di ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Le radici storiche dei racconti fantastici e surreali si collocano in quella particolare [...] su quello diurno”. Il surreale e il fantastico diventano così il linguaggio misterioso dell’ombra e della notte.
Il surrealismo e il sogno
Una di esperimenti estremi e visionari di logica verbale. Ciononostante nella tradizione anglosassone, la linea ...
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VIGANO
Stefania Onesti
VIGANÒ. – Famiglia di coreografi e danzatori attivi tra il XVIII e il XIX secolo. I documenti disponibili attestano l’inizio dell’attività coreica dei Viganò a partire dai sette [...] «coreodramma» o «coreotragedia»: termini, questi, introdotti nel linguaggio critico appunto dal biografo reggiano (pp. 32-41 e gruppo, cosa irrealizzabile – dice Ritorni – nel discorso verbale. Così, in lavori come Cajo Marzio Coriolano (Brescia, ...
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vocabolo (vocabulo)
Alessandro Niccoli
Pier Vincenzo Mengaldo
È la parola considerata come unità lessicale semanticamente espressiva. V. oltre, Teoria dei Vocaboli.
Il Convivio è l'opera nella quale [...] novatum " e il " tralatum ". Altrimenti la scelta verbale è subordinata al momento dell'accorta collocazione sintattica e dell'ornatus stilistico come problema di una congruenza a priori fra linguaggio e tipo di materia prescelta, piuttosto che, come ...
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Lateralità
Giovanni Berlucchi e Bruna Rossi
Con il termine lateralità si definisce genericamente l'asimmetria fra la metà destra e quella sinistra del corpo umano e, in senso più specifico, la parziale [...] del riconoscimento di facce e di stimoli complessi non verbali, visivi, uditivi e tattili, nonché di abilità omozigoti rs- (0,1845). Negli omozigoti rs- i centri del linguaggio e della dominanza manuale si svilupperebbero solo da un lato del cervello, ...
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GIACOSA, Giuseppe
Giorgio Taffon
Nacque a Colleretto Parella (dal 1953 Colleretto Giacosa), nel Canavese di Ivrea, il 21 ott. 1847, da Guido e Paolina Realis, entrambi di famiglia altoborghese. Compiuti [...] contribuiva a sottolineare la dolcezza musicale della partitura verbale, pur rischiando spesso una mielata e manieristica commedia Anna Barsotti (1973) ha sottolineato la bellezza del linguaggio, nello stesso tempo poetico e colloquiale, e il fatto ...
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Coscienza e autocoscienza
Carlo Caltagirone
Il termine coscienza indica uno stato soggettivo di consapevolezza sulle sensazioni psicologiche (pensieri, sentimenti, emozioni) e fisico-sensoriali riferite [...] le facoltà psicologiche (pensiero, emozioni, memoria, immaginazione, linguaggio ecc.). In quest’accezione, è sempre ‘coscienza di’, comportamentali più comuni sono il mancato riconoscimento verbale sia della malattia in generale sia dei sintomi ...
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amare
Emilio Pasquini
Come i sostantivi ‛ amore ', ‛ amante ' e ‛ amanza ' (v.), anche il verbo non ha per lo più sfumature moralmente negative (o di lasciva) presso D.; è quindi sintomatico che la [...] il parallelismo con propinqui riduce a ben poco il valor verbale. In Fiore, richiamando per un amore reale un fittizio gentile (III I 4).
Un altro valore, connesso al linguaggio della scolastica, si verifica nella contrapposizione fra atto che vede ...
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sicilianismi
Ghino Ghinassi
Il linguaggio della lirica duecentesca, e non solo della lirica, fu profondamente segnato dalla koinè creata dalla prima scuola poetica italiana, la cosiddetta scuola siciliana. [...] agl'imperfetti e ai condizionali in -ia, penetrati nel linguaggio poetico attraverso i siciliani e presenti nelle liriche dantesche, nulla che possa paragonarsi alle vivaci uscite di mimesi verbale suscitate in D. dagl'incontri col lucchese Bonagiunta ...
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Torquato Tasso, Prose - Premessa
Francesco Flora
Una capacità di alta prosa, anche strettamente speculativa, è da dire ovvia nei grandi poeti, ed è talora non so che garanzia della loro poesia, specie [...] d'essere chiamati divini perché scoprirono il valore divino del linguaggio, il medesimo di cui si valsero gli dei per parlare di rappresentazione, si addicono pienamente a lui, nella mistura verbale che egli usò, dicendo che il loro parlare non ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
verbale2
verbale2 s. m. [sostantivazione dell’agg. prec., nel sign. 1 c, sull’esempio del fr. (procès) verbal]. – Documento redatto da un pubblico ufficiale, o da chi è investito di questa specifica funzione, allo scopo di attestare e ricordare,...