intendere
Domenico Consoli
Il verbo ha larghissimo impiego in tutte le opere dantesche e variato spettro semantico. Il suo primo significato, che si riconnette al latino intendere animum (talora intendere, [...] cui ricorre il participio ‛ inteso ' sia con valore verbale (ispeziale fine, da Dio inteso [voluto] in tanta e 80, XXVI 28; Rime XCIX 3.
Singolare rilievo assume nel linguaggio dantesco l'applicazione del verbo al verace intendimento (Vn XXV 10) di ...
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pensare [indic. pres. II singol. pense; cong. imperf. I singol. pensasse]
Alessandro Niccoli
Il verbo è d'impiego piuttosto largo, con un campo di estensione semantica sostanzialmente analogo a quello [...] a la radice; e così XV 63.
Più frequentemente, fuori del linguaggio filosofico o teologico, vale " riflettere ", " meditare ": Vn 255.
4. Conserva le medesime accezioni quando ha reggimento verbale.
Con l'infinito preceduto dalla preposizione ‛ di ' ...
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Canto
Serena Facci
Rodolfo Celletti
Il termine, equivalente del latino cantus, derivato di canere, "cantare", indica la modulazione della voce o l'espressione vocale della musica. Unità di suono e [...] nelle lingue a toni, testimonia infatti l'uso di altezze determinate anche nel campo verbale (e non solo nel canto), tanto da rendere possibile l'imitazione strumentale del linguaggio parlato: l'esempio più noto è quello dei tamburi e degli xilofoni ...
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Paolo, santo (Paulo; Polo)
Angelo Penna
Giovanni Fallani
Apostolo e martire. Una parte notevole della sua vita e della sua intensa attività missionaria è descritta negli Atti degli Apostoli. Scarse [...] lettere, che indirettamente utilizza, attraverso allusioni verbali, un numero difficilmente precisabile di volte IX 19, XI 2, Ep XIII 76 e 79, Quaestio 77). Sempre con linguaggio biblico, altrove è indicato con l'appellativo vas d'elezione (If II 28) ...
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sopra (sovra; sor)
Ugo Vignuzzi
Voce di frequenza abbastanza alta nell'opera dantesca: complessivamente oltre trecento presenze in tutte le opere del D. canonico e nel Fiore, mentre è assente nel Detto.
All'interno [...] sono stati considerati una ventina di casi in cui ‛ sopra ' funziona da vero e proprio prefisso verbale (‛ s. detto ', Cv II IV 8 e 17, XIII 29 e 30, IV V che ancor oggi si conserva nel linguaggio quotidiano informale, equivalente pressappoco ad ‛ ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Vengono qui esaminate le proposte del Living Theatre, di Grotowski, di Kantor, di Brook [...] prossimo, rigettano il rispetto per la superficie verbale del testo, la ricostruzione degli ambienti che forte era l’esigenza di uscire dal teatro, esiliarsi in un linguaggio diverso, ibridarsi. Non a caso entrambi gli artisti producono, quell’anno ...
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Poeti Minori del Trecento – Introduzione
Natalino Sapegno
II Trecento è caratterizzato, a paragone del secolo precedente (in cui acquista un rilievo predominante l'esperienza della lirica d'amore, dai [...] un vario sperimentare di forme e di tecniche e di linguaggi, aperto tutto in una volta agli echi della grande monotonia che nascerebbe senza dubbio dal ripetersi pedestre di temi e schemi verbali in un genere dove è assai più rara che non si creda ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Per la vastità della sua opera e la varietà dei campi indagati, Charles Sanders Peirce [...] è dovuta alla corrispondenza con Lady Victoria Welby, filosofa del linguaggio inglese, che diffonde la teoria di Peirce in ambito e vivente conclusione logica è quest’abito; la formulazione verbale non è nient’altro che la sua espressione. Non nego ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’estetica novecentesca, nelle sue molteplici e spesso irriducibili configurazioni, ha [...] pittorica, in quanto modo di significazione, e la descrizione verbale da una parte, e, poniamo, l’espressione facciale cosa può stare per pressoché ogni altra.
N. Goodman, I linguaggi dell’arte, Milano, Il Saggiatore, 1998
Benedetto Croce
Il bello ...
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Comunicazione e nuove tecnologie
Andrea Granelli
Le straordinarie potenzialità offerte dalle tecnologie della comunicazione, per essere sfruttate appieno, devono essere considerate in relazione ai rischi [...] delle parole, le immagini posseggono una capacità di estensione verbale quasi infinita, in quanto l’osservatore deve trasformarsi a cosiddetta ASCII Art oppure come non ripensare al linguaggio epigrafico latino e alle sue espressioni compresse per ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
verbale2
verbale2 s. m. [sostantivazione dell’agg. prec., nel sign. 1 c, sull’esempio del fr. (procès) verbal]. – Documento redatto da un pubblico ufficiale, o da chi è investito di questa specifica funzione, allo scopo di attestare e ricordare,...