Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luca Marconi e Cecilia Panti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Ai primi anni del Seicento risale un corpus di composizioni di autori inglesi [...] ai canti popolari del contado, egli inserisce versi di animali, scene familiari, scene di caccia, il tutto in un linguaggioverbale ricco di elementi dialettali. A questo gruppo va aggiunto un anonimo The cry of London la cui tradizione manoscritta è ...
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forme musicali
Ennio Speranza
I diversi modi di organizzare i suoni nella storia della musica
L'organizzazione dei suoni ha dato vita con il passare dei secoli a diverse forme musicali. Tragedia greca, [...] alla voce, e forme strumentali, destinate agli strumenti.
Il materiale sonoro è poi formato di elementi, di parti. Il linguaggioverbale, per esempio, si compone di vocali, consonanti, sillabe, parole, frasi e periodi, che vanno a costituire forme ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Carlo Schiavi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel panorama culturale degli anni Sessanta, fortemente segnato dall’emergere di [...] di suoni, l’arte si compone di concetti; esprimendosi questi ultimi con il linguaggio, allora ne deriva che l’arte si identifica con il linguaggioverbale come investigazione dei suoi significati.
La figura delle idee, visualità e scrittura
Se ...
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Martin, Steve. - Attore e sceneggiatore cinematografico e televisivo statunitense (n. Waco, Texas, 1945). Con una comicità vicina alle forme del cinema demenziale e basata su una sfrenata fisicità e sulla [...] deformazione del linguaggioverbale, ha costruito personaggi esuberanti e folli, ma anche romantici, a tratti venati di malinconia. Dopo la popolarità conquistata in televisione, è approdato al cinema giungendo al successo con Lo straccione (1979). ...
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Psicologo e psicolinguista statunitense (n. 1902 - m. 1950). È stato professore alla Harvard University. La sua opera maggiore è Human behavior and the principle of least effort. An introduction to human [...] ecology (1949), nella quale il linguaggioverbale, comportamento umano biopsichico per eccellenza, viene evidenziano l'equilibrio o "economia" con cui sono costruiti i testi verbali, composti di pochi tipi di parole d'altissima ricorrenza e molti ...
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formatività In linguistica, la capacità del segno di riferirsi a qualcosa di materiale e di formarlo, sul piano dell’espressione e su quello del contenuto; si può così parlare sia di una ‘forma dell’espressione’ [...] ’, cioè del significato come condizione della significazione.
Un’altra accezione del termine f. si ha nella teoria della cosiddetta onniformatività del linguaggioverbale, secondo cui le lingue possono esprimere qualsiasi esperienza conoscitiva. ...
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PROSSEMICA
Amedeo De Dominicis
Il termine ''prossemica'' (dall'ingl. proxemics, neol. da prox- del lat. proximus, ed −emics come in phonemics), coniato da E. T. Hall (1963), designa una branca della [...] assimilazione della cinesica alla linguistica è dovuta al fatto che esistono alcune particolari somiglianze tra linguaggiverbali e linguaggi gestuali. Infatti, la sintassi delle lingue storico-naturali, similmente alla sintassi gestuale, è almeno ...
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Musicologia
Mario Baroni
Giovanni Giuriati
Antonio Serravezza
Franca Trinchieri Camiz
Definizione, origini e sviluppi istituzionali
di Mario Baroni
In prima approssimazione la m. può essere definita [...] anzitutto che è strutturale tutto ciò che può essere scritto e che di norma viene scritto: in musica, come nel linguaggioverbale, se un'unità sonora corrisponde a una convenzione grafica, ciò vuol dire che tale unità non solo è percettivamente ben ...
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Letteratura e musica
Giancarlo Moretti
Alcuni generi musicali quali il melodramma, la romanza, il Lied e la canzone, per citare i più comuni, nascono dall'incontro tra musica e parola, da una correlazione [...] espressive effettuate dal compositore nel momento in cui scrive la sua opera. La presenza in un brano musicale del linguaggioverbale può essere spiegata con la maggiore facilità che questo ha di veicolare dei contenuti all'ascoltatore, rendendo così ...
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GESTI
J. C. Schmitt
In una prospettiva storica rinnovata sotto l'influsso dell'antropologia sociale e culturale, della 'archeologia del diritto' e degli studi riguardanti la comunicazione non verbale, [...] alcun riferimento reale e non appartengano altro che al 'linguaggio dell'immagine'; per es. è frequente che in un g. si fanno più vigorosi, come equivalenti visuali dell'ingiuria verbale o della maledizione. In qualche caso essi riguardano solo la ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...
verbale2
verbale2 s. m. [sostantivazione dell’agg. prec., nel sign. 1 c, sull’esempio del fr. (procès) verbal]. – Documento redatto da un pubblico ufficiale, o da chi è investito di questa specifica funzione, allo scopo di attestare e ricordare,...