Argento, Dario
Stefano Della Casa
Regista, sceneggiatore e produttore cinematografico, nato a Roma il 7 settembre 1940. Capace di lavorare su generi cinematografici raramente affrontati dal cinema italiano [...] Ha inoltre assimilato e riproposto, sempre in chiave personale, il linguaggio di alcuni registi americani (Roger Corman, George A. Romero, : le vittime, infatti, sono spesso pedinate dalla macchina da presa, che sembra così rappresentare il punto di ...
Leggi Tutto
Antoine, André
Edoardo Bruno
Regista e attore teatrale e regista cinematografico francese, nato a Limoges il 31 gennaio 1858 e morto a Le Pouliguen (Loire-Atlantique) il 19 ottobre 1943. Fondatore del [...] unitario della messa in scena e, inseguendo con la macchina da presa la frantumazione visiva, seppe costruire una forma nuova caso di L'Hirondelle et la Mésange è il fluire del linguaggio filmico ad avere il primato sul narrativo. Troppo moderno per ...
Leggi Tutto
Epstein, Jean
Valentina Pasquali
Regista e teorico cinematografico francese, nato a Varsavia il 25 marzo 1897, da padre francese e madre polacca, e morto a Parigi il 3 aprile 1953. Esponente di spicco [...] (letteratura, teatro) per riconoscergli un'autonomia e un linguaggio proprio. In questo contesto, E. ‒ la cui In essi emerge l'essenza del pensiero di E., per il quale la macchina da presa è una sorta di essere pensante che fornisce una visione del ...
Leggi Tutto
Beckett, Samuel (propr. Samuel Barclay)
Nadia Fusini
Scrittore, drammaturgo e sceneggiatore irlandese, nato a Foxrock (Dublino) il 13 aprile 1906 e morto a Parigi il 23 dicembre 1989. Fu uno degli autori [...] filosofico (il 'limite', la soglia e l'insufficienza del linguaggio) il tratto che stringe in maniera coerente il lavoro del B una serie di scambi oculari tra l'occhio e la macchina. L'affermazione, in epigrafe, del filosofo irlandese del Settecento ...
Leggi Tutto
Ruiz, Raúl
Bruno Roberti
Sceneggiatore e regista cinematografico cileno, nato a Puerto Montt il 25 luglio 1941. Animate da un sistematico rifiuto della linearità narrativa, costruite su una pluralità [...] ed El realismo socialista (1973). Decostruendo il linguaggio filmico, praticando l'allegoria e un realismo allucinato la ricerca di illuminazioni e sonorità, come di angolazioni di macchina barocche sono presenti in O território (1981), girato in ...
Leggi Tutto
Salvatores, Gabriele
Nicola Guaglianone
Regista cinematografico, nato a Napoli il 30 luglio 1950. Autore eclettico e in continua evoluzione, S. ha saputo cogliere lo spirito del suo tempo e lo ha rappresentato [...] rompendo il legame con il linguaggio della tradizione e aggiornando in una personale visione i canoni della commedia all' , il ritmo diviene più morbido e meno convulso. Seguito dalla macchina da presa ad altezza di bambino, il piccolo Michele fa una ...
Leggi Tutto
Brandi, Cesare
Flavio De Bernardinis
Scrittore, teorico e critico d'arte, nato a Siena l'8 aprile 1906 e morto a Vignano (Siena) il 19 gennaio 1988. La sua riflessione 'fenomenologica' sull'essenza [...] un realismo "esacerbato": grazie ai movimenti e alle angolazioni della macchina da presa, all'uso coinvolgente del sonoro e del commento nell'automatismo del medium fotografico. Il cinema, linguaggio "proteiforme", può aspirare alla condizione della ...
Leggi Tutto
Regista cinematografico statunitense (La Grange, Kentucky, 1875 - Hollywood 1948). Considerato il "padre" del cinema americano, se non del cinema tout court, attraverso un uso innovativo della macchina [...] del primo piano, il cambio di angolazione e, soprattutto, il montaggio parallelo, che sarebbero poi diventati costitutivi del linguaggio cinematografico. Seguirono i lungometraggi cui è soprattutto legata la fama di G.: il già citato The birth of a ...
Leggi Tutto
Regista (Roma 1906 - ivi 1977), fratello di Renzo. Esordì nella regia di film a soggetto, dapprima collaborando con F. De Robertis a La nave bianca (1941), poi dirigendo film di guerra (Un pilota ritorna, [...] Germania, anno zero (1947). Dopo Amore (1948) e La macchina ammazza-cattivi (1948-49), diresse Stromboli, terra di Dio (1950 maestri del cinema contemporaneo: il suo uso del linguaggio del cinema come strumento di conoscenza, la moralità del ...
Leggi Tutto
Opera narrativa, cinematografica ecc. il cui argomento è costituito da un delitto, o da una serie di delitti, e dalle indagini svolte da agenti di polizia o da investigatori privati. Nato in letteratura [...] A. Hitchcock a metabolizzare definitivamente nel linguaggio cinematografico provvisto del sonoro lo schema originale dell’inchiesta, è da annoverare tra i perfezionatori della macchina narrativa del romanzo poliziesco. Altri contributi in questo ...
Leggi Tutto
macchina
màcchina (ant. màchina) s. f. [dal lat. machĭna, che è dal gr. dorico μαχανά, attico μηχανή]. – 1. In senso storico e antropologico, qualsiasi dispositivo o apparecchio costruito collegando opportunamente due o più elementi in modo...
linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...