film
Gianni Rondolino
Vedere oltre lo schermo
Un film è certamente divertimento, ma spesso è qualcosa di più. Può essere allora utile conoscerne il linguaggio, analizzarne il contenuto (spesso nascosto), [...] film, una volta che se ne conosca la lavorazione e il linguaggio, significa vederlo con altri occhi, meno ingenui e più consapevoli
costose e che richiedono una struttura più agile e meno macchinosa. In primo luogo si organizza il set, cioè il ...
Leggi Tutto
Palestinese, cinema
Sergio Di Giorgi
Dopo i primi cortometraggi realizzati in maniera pionieristica tra il 1935 e l'inizio degli anni Quaranta dall'operatore Ibrahim Hasan Sarhan ‒ fondatore peraltro [...] sono descritti con ironico e surreale distacco e con un linguaggio modernissimo sul piano estetico e narrativo (nella seconda parte protagoniste non solo sullo schermo ma anche dietro la macchina da presa o la videocamera. Il fenomeno, destinato a ...
Leggi Tutto
Testimonianze - Francois Truffaut
Giorgio van Straten
François Truffaut
Un bambino corre. La cinepresa allarga il campo e si vede che sta correndo lungo l'argine di un canale. Il cielo è grigio, incombente [...] adesso sulla spiaggia. Il mare non si vede ancora, è alle spalle della macchina da presa. La sabbia è bagnata, non c'è sole. Quando il concretamente rappresenta, e insieme il rendere esplicito il linguaggio che si usa, il vero e proprio artificio, ...
Leggi Tutto
Balázs, Béla
Marco Vallora
Pseudonimo di Hermann Bauer, scrittore, teorico del cinema e sceneggiatore ungherese, nato a Szeged il 4 agosto 1884 e morto a Budapest il 17 maggio 1949. Con capillare completezza [...] pittore-regista Fernand Léger, il cinema è per B. una macchina misteriosa e grandiosa, che permette di riscoprire, di 'vedere' quali sono gli specifici elementi che connotano autonomamente il linguaggio del cinema, secondo anche i dettami della storia ...
Leggi Tutto
Feminist Film Theory
Maria Nadotti
Quella che nel mondo cinematografico anglosassone è stata definita Feminist Film Theory, la teoria e critica cinematografica femminista, è la creazione di un nuovo [...] teorico di molti uomini di cultura è pervaso da questo linguaggio o ne ha addirittura assunto le modalità. Il giornalismo e sessuato), ma anche nell'espace du regard e nella macchina desiderante della narrazione. Nel chiaroscuro d'immagini, la ...
Leggi Tutto
Delluc, Louis (propr. Louis-Jean-René)
Monica Trecca
Teorico, regista e sceneggiatore francese, nato a Cadouin (Dordogne) il 14 ottobre 1890 e morto a Parigi il 22 marzo 1924. Fondamentale fu il suo [...] cinematografica, mentre la possibilità di esprimersi attraverso un linguaggio delle immagini debitamente scelte e poste in rapporto , e che assume il rilievo di un personaggio. La macchina da presa infatti ne esplora tutti i particolari che consentono ...
Leggi Tutto
Ray, Satyajit
Sergio Di Giorgi
Regista cinematografico bengalese, nato a Calcutta il 2 maggio 1921 e morto ivi il 23 aprile 1992. Figura tra le più autorevoli della cinematografia mondiale, è il nome [...] dei suoi film, dei quali, dal 1964, fu anche operatore alla macchina. Con il primo film, Pather panchali (1955; Il lamento sul gli permise una precoce consapevolezza della complessità del linguaggio filmico e della sua affinità, in particolare, ...
Leggi Tutto
Caratterista
Mino Argentieri
È dalla tradizione teatrale che il cinema ha mutuato la figura del caratterista. Nell'Ottocento si era soliti discernere in un ordinamento ove si diversificava 'il primo [...] drammatico. Alla sapienza e alle pratiche del teatro, il linguaggio del film ha aggiunto l'imperativo di esigere, oltre Trieste non avevano alle spalle esperienze vissute davanti alla macchina da presa e Lamberto Maggiorani, interprete di Ladri di ...
Leggi Tutto
Vertov, Dziga
Pietro Montani
Nome d'arte di Denis Arkadevič Kaufman, regista e teorico del cinema, di famiglia ebrea, nato a Białystok (od. Polonia) il 2 gennaio 1896 e morto a Mosca il 12 febbraio [...] , come nel Futurismo italiano, pura e semplice apologia della macchina, ma si giustifica a partire da un principio conoscitivo: e ciò che ne resta è la sperimentazione di un nuovo linguaggio: una grammatica e un lessico per produrre 'discorsi' che non ...
Leggi Tutto
Didascalia
Alberto Boschi
Una definizione esatta del concetto di d. richiederebbe un inventario esaustivo degli inserti scritturali utilizzati nel corso della storia del cinema. Bisognerebbe in primo [...] di quadri girati in continuità di ripresa con la macchina fissa, ciascuno dei quali presenta un'azione unitaria e cinema dovrà essere la creazione di film che parlino solo il linguaggio delle immagini" (The photoplay: a psychological study; trad. it ...
Leggi Tutto
macchina
màcchina (ant. màchina) s. f. [dal lat. machĭna, che è dal gr. dorico μαχανά, attico μηχανή]. – 1. In senso storico e antropologico, qualsiasi dispositivo o apparecchio costruito collegando opportunamente due o più elementi in modo...
linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...