Narrare con le immagini
Mauro Speraggi
Storie antichissime
Nella preistoria, quando la scrittura non esisteva, le immagini erano un modo di comunicare. L'artista incideva sulle pareti delle grotte le [...] arte
Fabbrica di sogni e di memoria, il cinema racchiude molti linguaggi. Dalla sua nascita a oggi ha raccontato, in bianco e frutto e opera di abili artigiani.
L'uso delle macchine industriali e la produzione in serie fanno perdere ogni rapporto ...
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Autore
Giorgio De Vincenti
Concetto generale, non specifico del cinema, che nel campo dell'estetica individua il soggetto dell'operazione artistica. Su questo concetto si focalizzano alcune delle principali [...] tempo, al cinema non venne riconosciuto quello statuto di linguaggio e al film quel grado di unità progettuale cui sono storia della settima arte, sull'operazione formalizzatrice della macchina da presa nella sua relazione fenomenologica con il ...
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Muto e sonoro
Alberto Boschi
Il mito del muto
Nel 1975 François Truffaut intitolava Le grand secret la sezione di Les films de ma vie "consacrata a registi che hanno cominciato la loro carriera con [...] del saggio di N. Burch dedicato alle "origini del linguaggio cinematografico", in cui l'autore scrive: "Con l'avvento M. Chion, "erediterà fortunatamente dal cinema muto una meravigliosa macchina per fermare, dilatare o contrarre la durata: la musica" ...
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Piani, scala dei
Dario Tomasi
L'espressione scala dei piani indica le diverse possibilità di un'inquadratura di mostrare da una distanza variabile un determinato soggetto (personaggio, ambiente o oggetto [...] le vedrebbe un occhio umano posto nella stessa posizione della macchina da presa.Per convenzione si è soliti far partire la , Paris 1992.
G. Rondolino, D. Tomasi, Manuale del film. Linguaggio racconto analisi, Torino 1995, pp. 77-89.
F. Mazzocchi, Il ...
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Bianco e nero
Vieri Razzini
Percezione e convenzione
Il b. e n., che è stato per circa quattro decenni una semplice mancanza dovuta a una tecnologia imperfetta, rientra in quella "deviazione dalla concezione [...] quale il cinema, lungi dall'essere uno specchio della realtà, è un linguaggio convenzionale, ossia un mezzo di rappresentazione, un codice, si può dire in Čelovek s kinoapparatom (1929; L'uomo con la macchina da presa) di Dz. Vertov, mentre in Étoile ...
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Cinema nel cinema
Pietro Piemontese
Il metacinema
Al cinema, gli avvenimenti sembrano raccontarsi autonomamente tanto assomigliano al modo in cui si vedono nella quotidianità. Il cinema intrattiene [...] l'intera sua opera è una riflessione permanente sul linguaggio del cinema. Tuttavia con Le mépris rese espliciti gli (1990; Ritorno al futuro ‒ Parte III) di Robert Zemeckis la macchina del tempo attraversa lo schermo e si ritrova in mezzo a una vera ...
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Neorealismo
Lino Miccichè
Composita e complessa dinamica culturale, che ha caratterizzato il cinema italiano dal dopoguerra (1945-46) sino ai primi anni Cinquanta (1953-1956), il N. è stato, sotto molti [...] ‒ che già corrispondeva all'adozione di un cifrato linguaggio rivoluzionario. Dall'altro vi fu la trasformazione del ' poter tornare all'uomo come all'essere tutto spettacolo [...] piazzando la macchina da presa in una strada, in una camera" (I sogni ...
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Espressionismo
Leonardo Quaresima
Le origini dell'Espressionismo
Con il termine Espressionismo si indica l'orientamento artistico che si diffuse nella seconda metà degli anni Dieci nell'Europa centrale, [...] di W. Hasenclever (Der Sohn, 1914), con l'estrema semplificazione del linguaggio e dell'azione, a vantaggio di una gestualità esasperata, con la messa in anche elaborando nuovi principi che porteranno la macchina da presa a trasformarsi in fattore ...
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Tecnica
Paolo Bertetto
Procedimenti tecnici e sviluppi tecnologici
Come grande esperienza della modernità il cinema è insieme una macchina tecnologica e industriale e un'arte di tipo assolutamente nuovo. [...] radicale nell'evoluzione della messa in scena e del linguaggio cinematografico, che perfezionò la scala dei piani, le narrativi, girati con apparecchiature leggere e funzionali. Rouch utilizzava macchine da presa a 16 mm, gonfiando poi l'immagine a ...
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Sguardo
Sandro Bernardi
Lo sguardo e il punto di vista nel cinema
Nel cinema, fin dalle origini, la nozione di s. appare essenziale e strettamente connessa con quella di punto di vista. Se il teatro [...] , dunque, era inizialmente l'operatore, colui che sceglieva il punto dove collocare la macchina da presa. Solo più tardi, con la maturazione del linguaggio cinematografico e del racconto filmico, sarebbe nata la figura del narratore, quello che i ...
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macchina
màcchina (ant. màchina) s. f. [dal lat. machĭna, che è dal gr. dorico μαχανά, attico μηχανή]. – 1. In senso storico e antropologico, qualsiasi dispositivo o apparecchio costruito collegando opportunamente due o più elementi in modo...
linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...