BIROLLI, Renato
Corrado Maltese
Nato a Verona il 10 dic. 1905, vi frequentò l'Accademia Cignaroli, dipingendo nei modi ancora tradizionali, alla Segantini. Trasferitosi a Milano nel 1928, al giornale [...] ma serviva a conferire alla denuncia un'antica nobiltà di linguaggio e a sottolinearne il calore emotivo.
Finita la guerra, scontri angolari" (da Una macchina agricola del 1955, Brescia, coll. Cavellini, alla Macchina agricola del 1956, Milano, coll ...
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Altman, Robert
Simone Emiliani
Monica Trecca
Regista e produttore cinematografico statunitense, nato a Kansas City il 20 febbraio 1925. Raffinato sperimentatore di originali soluzioni narrative e tecniche, [...] sempre stato più attratto dalla ricchezza del linguaggio teatrale e dalle possibili contaminazioni con quello come nel precedente, il ricorso alla telecamera, oltre che alla macchina da presa, consente ad A. di seguire in tutte le sfumature ...
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BONZAGNI, Aroldo
Luciano Caramel
Nacque a Cento (Ferrara) il 24 sett. 1887 da Felice e Angela Gilli. A Cento, dove poteva vedere gli affreschi giovanili del Guercino, ebbe i primi insegnamenti da un [...] mano a mano che, grazie soprattutto a Boccioni, il futurismo elaborava un suo autonomo linguaggio. Dei futuristi, inoltre, il B. non condivise mai l'entusiasmo per la macchina e per il dinamismo industriale, attento com'era piuttosto ad una tematica ...
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FORTUNY (Fortuny y Madrazo), Mariano
Federica Di Castro
Nacque a Granada, in Spagna, l'11 maggio 1871 da Mariano Fortuny y Marsal e da Cecilia de Madrazo.
Nel 1873 era a Roma dove il padre, pittore [...] segni, ove il rapporto tra le luci e le ombre costituiva un linguaggio e nello stesso tempo una texture. Da questo interesse per la luce nacque l'incontro con la fotografia e con la macchina, la Panoramic Kodak.
La fotografia è il settore della ...
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Moretti, Nanni (propr. Giovanni)
Flavio De Bernardinis
Regista, attore, sceneggiatore e produttore cinematografico, nato a Brunico (Bolzano) il 19 agosto 1953. Tra i registi più rappresentativi e significativi [...] audiovisiva circostante, la rivendicazione dell'autenticità del linguaggio. Sempre interprete dei suoi film ‒ da Io tempo, è diventato elemento riconoscibile del suo cinema: macchina fissa, montaggio nell'inquadratura, storie incrociate, per ...
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SJOSTROM, Victor
Melania G. Mazzucco
Sjöström, Victor (propr. Victor David)
Regista e attore teatrale e cinematografico svedese, nato a Silbodal (Värmland) il 20 settembre 1879 e morto a Stoccolma il [...] sociale e la realtà dello spirito, ma anche artigiano del linguaggio, votato alla sperimentazione tecnica per esigenza narrativa e mai innovativa per il susseguirsi di sovrimpressioni, movimenti di macchina e dissolvenze, e l'avventuroso Eld ombord ( ...
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Bresson, Robert
Alessio Scarlato
Regista cinematografico francese, nato il 25 settembre 1907 a Bromont-Lamothe (Puy-de-Dôme) e morto a Parigi il 18 dicembre 1999. È stato uno dei protagonisti della [...] eclisse del sacro all'interno della modernità. La macchina da presa immobile, l'assenza di qualsiasi intervento (la perdita dell'innocenza dello sguardo e la nascita della confusione dei linguaggi) è l'orizzonte che B. ha indagato in tutta la sua ...
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BUSSOLA, Dionigi
Gabriella Ferri Piccaluga
Scultore lombardo, nato nel 1615 e trasferitosi, secondo la consuetudine in uso, nell'ambiente artistico lombardo agli inizi del sec. XVII, a Roma, dove risiedette [...] un certo punto della sua attività, riproporre in Lombardia il linguaggio del Ferrata, nato dalla sua posizione di equidistanza dal Bernini barocche romane è evidente nella grande macchina scenografica dell'Assunzione della Vergine nella cupola ...
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Coen, Joel ed Ethan
Daniela Daniele
Registi e sceneggiatori cinematografici statunitensi: Joel, nato a St. Louis Park (Minneapolis) il 29 novembre 1954; Ethan, nato ivi il 21 settembre 1957. Nell'ambito [...] di contaminazione degli schemi narrativi e del linguaggio risulta accentuato dalle impietose inquadrature grandangolari, due autori, che si erano spinti a far avventurare la macchina da presa fin dentro il cavo orale dei protagonisti nel precedente ...
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Archimede
Pier Daniele Napolitani
Un genio distratto
Archimede, vissuto nel 3° secolo a.C., fu uno dei più grandi matematici e scienziati del mondo antico e divenne famoso per come difese dai Romani [...] della natura potevano e dovevano essere descritte con un linguaggio matematico. Passato questo momento di gloria, la figura del Sole e della Luna, o la vite d'Archimede, una macchina per sollevare l'acqua. Archimede fu celebre anche per le sue ...
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macchina
màcchina (ant. màchina) s. f. [dal lat. machĭna, che è dal gr. dorico μαχανά, attico μηχανή]. – 1. In senso storico e antropologico, qualsiasi dispositivo o apparecchio costruito collegando opportunamente due o più elementi in modo...
linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...