Censura
Mino Argentieri
Giuliana Muscio
Parte introduttiva
di Mino Argentieri
In ogni parte del mondo, sin dalle prime apparizioni, il cinema ha suscitato timori a causa del potere di suggestione che [...] le leggi. Ad alimentarli era la coscienza che il linguaggio delle immagini in movimento, oltre a essere sommamente avviato la trasformazione dello Stato in senso totalitario ‒ la macchina della c. appariva, nella sostanza, già definita e strutturata ...
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Diritti degli animali
Silvana Castignone
Il dibattito etico-filosofico
La tematica dei diritti degli animali rientra in quella più vasta dei cosiddetti nuovi diritti e dei nuovi soggetti di diritto [...] tradizionalmente dalla concezione cartesiana dell'animale-macchina. Contro Cartesio è ormai facile osservare , tale ruolo non può essere svolto né dalla ragione, né dal linguaggio, né dalla capacità di autodeterminarsi; a parte il fatto che anche ...
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RAI-RADIOTELEVISIONE ITALIANA
Michele Saba
Franco Mencarelli
. In questo articolo sono trattati particolarmente l'organizzazione amministrativa e nella seconda parte il diritto, mentre per notizie [...] sono diventati sempre più frequenti e vicini al linguaggio familiare di ogni giorno. Opinione concorde degli studiosi del servizio opinioni n. 23, Torino 1973; G. Bechelloni, La macchina culturale in Italia, Bologna 1974; F. Colombo, Televisione: la ...
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SOCIOLOGIA DELLA DEVIANZA
Stanley Cohen
Introduzione. - I fenomeni specifici che costituiscono la devianza, naturalmente, erano già compresi in sistemi culturali che esistevano prima che la categoria [...] usare, per connotare la devianza, espressioni appartenenti al linguaggio della morale. I nuovi sistemi di potere/conoscenza in sé (considerata il prodotto di scarto di una macchina mal funzionante), il funzionalismo e le concezioni a esso ispirate ...
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La vita intellettuale
Gino Benzoni
Di, da, a, per palazzo Ducale
Sterminata la testimonianza scritta di quella che è la produzione intellettuale della Venezia che vien da qualificare - semplificando [...] nel sommarsi delle disfunzioni dell'ormai decrepita "macchina" monarchica e del precipitare delle condizioni di salute volumeggiare fiorentino adottando la "lengua toscana", ricorrendo al linguaggio del concorrente, del rivale? Pittore con parole ...
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La cultura
Gino Benzoni
Storiografia ed erudizione
All'insegna della continuità, sia pure in discesa, sia pure nella cornice dello scadimento di rilievo politico, del rimpicciolimento di prestigio [...] Granelleschi, d'accordo sinché si tratta di "purità di linguaggio", di tradizione letteraria, di studio dei classici, di che avverte gli anni, che il corpo non è più una macchina dalla resa sicura, dalla pronta ricarica. Angosciante l'idea che ...
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Le riforme
Paolo Preto
Riforma o "rivoluzione"?: la riforma è "rivoluzione"
Nella città di Bergamo ormai democratizzata, siamo nel 1797, un pamphlet giacobino lancia alla moribonda classe aristocratica [...] a Venezia nel secolo del dispotismo illuminato.
"Nel linguaggio politico del Seicento [ricorda Rosario Villari] i termini rotazioni, il legname e la torba, le nuove colture, le macchine (196). Ed è un fervore di discussioni e proposte che dalla ...
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Il Dominio da terra: politica e istituzioni
Alfredo Viggiano
Città capitale e Dominio da terra; ambiente veneziano e ambiente veneto; vocazione per il mare e attrazione verso la terra: questi alcuni [...] del potere, a solidificare l'idea di sovranità, a creare un linguaggio comune tra Venezia e il Veneto (68). Si viene così a comune. Una maggior pressione fiscale per finanziare una macchina militare assai articolata (145), la necessità di ...
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Popolo
Mario Caravale; Claudio Cesa
di Mario Caravale e Claudio Cesa
POPOLO
Antichità e Medioevo di Mario Caravale
Età antica
a) Il demos greco
La storiografia ha da tempo sottolineato la pluralità [...] meglio ordinamenti imperfetti, rissosità e disordine che la 'macchina' dello Stato dispotico. Sono stati popoli 'giovani' l'insurrezione operaia di Parigi (giugno 1848) imponesse un altro linguaggio: popolo è sinonimo di proletari, o di operai, e ...
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Socialismo
Maurizio Degl'Innocenti
Il termine e il problema delle origini
Anche se sarebbe più corretto parlare di 'socialismi' (più che di 'socialismo') per la varietà e l'evoluzione, nel XIX e nel [...] quando le parole 'socialista' e 'socialismo' passarono dal linguaggio teologico o giuridico, in relazione all'origine contrattualistica o imperniato sulle primarie e sulla rilevanza della 'macchina elettorale'; l'influenza dei democratici dopo ...
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macchina
màcchina (ant. màchina) s. f. [dal lat. machĭna, che è dal gr. dorico μαχανά, attico μηχανή]. – 1. In senso storico e antropologico, qualsiasi dispositivo o apparecchio costruito collegando opportunamente due o più elementi in modo...
linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...