Gran Bretagna
Francesca Vatteroni
Cinematografia
In contrasto dialettico tra ipotesi di realismo e invenzione fantastica, il cinema britannico ha coltivato, accanto a una produzione con profonde esigenze [...] Paul brevettò (insieme a Birt Acres) la prima macchina da proiezione britannica e il 25 marzo 1896 proiettò le 1910 girò film destinati ai music hall. Nel campo del linguaggio le principali innovazioni furono dovute alla cosiddetta scuola di Brighton ...
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Inquadratura
Serafino Murri
Per i. s'intende la porzione di spazio inclusa nel quadro visivo bidimensionale, entro la cornice rettangolare che delimita l'immagine proiettata del film, e ancora, sul [...] ottico, alla distanza standard di un minimo di nove piedi dalla macchina da presa, e all'uso più o meno fisso della figura minimo di una nuova narratività, di un nuovo linguaggio espressivo.
Nel decennio successivo la sperimentazione tecnica dell'i ...
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BERTOLUCCI, Bernardo
Michele Guerra
Nacque a Parma il 16 marzo 1941, figlio di Attilio (uno dei maggiori poeti e intellettuali del Novecento italiano) e di Ninetta Giovanardi (insegnante di lettere [...] storia cinematografica.
Il primo periodo: la ricerca del linguaggio
Gli anni che vanno dal 1962 al 1968 furono per colori che nel respiro delle inquadrature e dei movimenti di macchina. Metafisico e a tratti surreale, ispirato dalla pittura di ...
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Immagine
Paolo Bertetto
Silvio Alovisio
Nell'etimologia della parola già si profilano le ambiguità che hanno animato il plurisecolare dibattito sullo statuto e sulla funzione delle immagini. L'etimo [...] è la lingua scritta della realtà, traduce il linguaggio dell'Essere. I segni del linguaggio dell'i., per Pasolini, non sono storicamente registrazione del visibile sulla pellicola effettuato dalla macchina da presa, ma anche grazie all'incorporazione ...
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Cecoslovacchia
Eusebio Ciccotti
Cinematografia
La storia del cinema 'cecoslovacco', come l'intera storia dei Paesi legati alla corona asburgica, non poté avere ai suoi inizi un carattere unitario. La [...] d'occasione, il primo ad acquistare dai Lumière una macchina di ripresa e di proiezione, iniziando dal 1898 a popolo slovacco) si muove ancora nel racconto tradizionale, innovazioni di linguaggio si intravedono in Po horách po dolách (1929; Per monti ...
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Animazione, Cinema di
Gianni Rondolino
Da un punto di vista tecnico il cinema di a. si differenzia da quello fotografico, o 'dal vero', per il fatto che l'effetto del movimento è ottenuto attraverso [...] il proiettore e non la macchina da presa. In altre parole, il principio teorico e tecnico su cui si basa il cinematografo è la un dinamismo reale, ovvero avevano sperimentato un nuovo linguaggio formale, in cui il movimento delle linee e delle ...
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Avanguardia sovietica
Pietro Montani
Con questa espressione ci si riferisce, complessivamente, all'insieme dei movimenti artistici che, al seguito di un'immediata adesione del gruppo futurista, si riconobbero [...] di 'attrazione', quelli che, al di là del linguaggio provocatorio del manifesto del 1923, avrebbero segnato in tal modo lo offre a uno spettatore totalmente coinvolto in quella macchina emozionale affinché egli lo 'senta' e lo 'pensi' originalmente. ...
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GERMI, Pietro
Alessandra Cimmino
Nacque a Genova il 14 sett. 1914 da Giovanni, portiere di albergo, e da Armellina Castiglione, di modestissima estrazione sociale. Nonostante il padre fosse morto prematuramente [...] onesto maresciallo Grifò (S. Urzì, un "carattere" plasmato dalla macchina da presa del G., presente in quasi tutti i suoi cinema neorealista - le diversità di usi e costumi, di linguaggio e di abitudini che rendono quasi stranieri gli uni agli altri ...
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Fumetto
Oscar Cosulich
I rapporti tra fumetto e cinema
L'inarrestabile evoluzione delle potenzialità degli effetti speciali e un certo inaridimento nella fantasia degli sceneggiatori hollywoodiani hanno [...] cineasti, in grado così di assimilarne meglio il linguaggio per poi trasporlo nel loro lavoro. Perché il cinema world's favorite comic book heroes, Boston 1995.
G. Frezza, La macchina del mito tra film e fumetti, Firenze 1995.
Desideri in forma di ...
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Visconti, Luchino
Lino Miccichè
Regista cinematografico, teatrale e lirico, nato a Milano il 2 novembre 1903 e morto a Roma il 17 marzo 1976. Con la sua attività, intensa fino alla morte, comprendente [...] tra letteratura e cinema: un testo letterario che la macchina da presa ricrea e propone come fosse una realtà materiale vivono. Ma non è solo questione di lingua, bensì anche di linguaggio filmico in senso specifico: da un lato l'alto livello di ...
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macchina
màcchina (ant. màchina) s. f. [dal lat. machĭna, che è dal gr. dorico μαχανά, attico μηχανή]. – 1. In senso storico e antropologico, qualsiasi dispositivo o apparecchio costruito collegando opportunamente due o più elementi in modo...
linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...