Dréville, Jean
Dario Minutolo
Regista cinematografico francese, nato a Vitry-sur-Seine (Parigi) il 20 settembre 1906 e morto a Vallangoujard (Parigi) il 5 marzo 1997. Fu fotografo raffinato, fondatore [...] scena le strategie narrative e la costruzione del linguaggio. Seguì un periodo di attività febbrile: collaborazioni e andata in onda nel 1971. D. tornò ancora una volta dietro la macchina da presa nel 1986 per il video Hommage à mon ami L'Herbier, in ...
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Howe, James Wong (propr. Wong Tung Jim)
Stefano Masi
Direttore della fotografia cinese, naturalizzato statunitense, nato a Canton il 28 agosto 1899 e morto a Hollywood il 12 luglio 1976. Celebre per [...] Washington), e appena dodicenne ebbe in regalo la sua prima macchina fotografica. Alla morte del padre (1914) venne adottato decisivo anche a importanti film che guardavano al linguaggio televisivo, come il fantascientifico Seconds (1966; Operazione ...
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Fosse, Bob (propr. Robert Louis)
Simone Emiliani
Coreografo, ballerino, regista e attore cinematografico statunitense, nato a Chicago il 23 giugno 1927 e morto a Washington il 23 settembre 1987. Come [...] in cui si esibì anche in un numero di danza. Esordì dietro la macchina da presa con Sweet charity (1969; Sweet charity ‒ Una ragazza che notare per i suoi show caratterizzati da un linguaggio volutamente provocatorio e volgare. Nell'opera viene ...
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Jutkevič, Sergej Iosifovič
Daniele Dottorini
Regista cinematografico russo, nato a San Pietroburgo il 28 dicembre 1904 e morto a Mosca il 23 aprile 1985. Attivo sin dall'epoca del muto, attraversò in [...] l'impegno per una continua rielaborazione teorica e pratica del linguaggio filmico. Ottenne il Premio di Stato nel 1940 per dell'immagine cinematografica. La recitazione e i movimenti della macchina da presa che seguono l'azione devono essere il più ...
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Bitzer, Billy (propr. Johann Gottlieb Wilhelm)
Stefano Masi
Operatore cinematografico statunitense, nato a Roxbury (Massachusetts) il 21 aprile 1872 e morto a Hollywood il 29 aprile 1944. La sua intensa [...] molti dei procedimenti che ancora costituiscono la base del linguaggio cinematografico: la luce diffusa negli esterni, il uso dei filtri nei primi piani, l'utilizzazione dinamica della macchina da presa. B. dedicò quasi interamente la sua carriera ...
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Ripstein, Arturo
Grazia Paganelli
Regista cinematografico messicano, nato a Città di Messico il 13 dicembre 1943. Ha fondato, con Felipe Cazals e Rafael Castanedo, il gruppo Cine Indipendente de México [...] il regista concretizza trasformandolo nel suo particolare linguaggio. Insieme alla sua sceneggiatrice abituale, Paz El náufrago de la Calle Providencia. Il debutto dietro la macchina da presa avvenne con Tiempo de morir (1965), insolito western ...
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GENESINI (Canozi, Camozzi)
Francesco Mozzetti
Famiglia di intarsiatori e intagliatori che operò tra la metà del Quattrocento e gli anni 1520-30 in territorio emiliano e veneto.
Capostipite fu Andrea [...] la sua attività di ingegneria idraulica, in qualità di inventore di una macchina per dragare i canali a Venezia. Secondo Caffi (p. 41), nella chiesa cittadina di S. Antonio Abate.
Il linguaggio in chiave prospettica elaborato dai G., comune ad altre ...
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Lenica, Jan
Alfio Bastiancich
Regista del cinema di animazione e illustratore polacco, naturalizzato francese, nato a Poznań il 4 gennaio 1928 e morto a Berlino il 5 ottobre 2001. Autore di cultura [...] nello stesso film: carta ritagliata, pittura sotto la macchina da presa, incisioni animate, disegni, riprese dal vero ). In quest'opera emerge un L. ormai padrone del linguaggio cinematografico, ironico, intriso di nostalgia del sogno surrealista e ...
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PARADZANOV, Sergej Iosifovic
Daniele Dottorini
Paradžanov, Sergej Iosifovič (forma russa di Paradjanian, Sarkis)
Regista armeno, nato a Tbilisi (Georgia) il 9 gennaio 1924 e morto a Erevan (Armenia) [...] di Kiev sembrano aprirsi e muoversi di fronte allo sguardo della macchina da presa. P. sviluppò ancora tale tendenza in Sajat nova rappresenta il momento di espressione più radicale del linguaggio cinematografico di P.: in un rapporto di tensione ...
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SANJINES, Jorge
Daniele Dottorini
Sanjinés, Jorge (propr. Sanjinés Aramayo, Jorge)
Regista cinematografico boliviano, nato a La Paz il 31 luglio 1936. Una delle figure centrali del cinema politico latinoamericano, [...] indipendente e di ricerca, svincolato dalle forme e dai linguaggi del cinema occidentale. Osteggiata dal governo boliviano, la questo senso, l'uso del piano-sequenza e dei movimenti di macchina circolari (sempre più presenti nel cinema di S. a partire ...
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macchina
màcchina (ant. màchina) s. f. [dal lat. machĭna, che è dal gr. dorico μαχανά, attico μηχανή]. – 1. In senso storico e antropologico, qualsiasi dispositivo o apparecchio costruito collegando opportunamente due o più elementi in modo...
linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...