LOMI (Gentileschi), Aurelio
Luca Bortolotti
Nacque a Pisa il 29 febbr. 1556, secondogenito di Giovan Battista di Bartolomeo, orafo nato a Firenze ma trasferitosi con la famiglia a Pisa intorno alla [...] a Lucca, che rivela una chiara apertura al linguaggio di Alessandro Allori, e probabilmente anche l'intenso Compianto delle tele di destinazione ecclesiastica.
Nell'affollata e complessa macchina del Martirio di s. Stefano per la chiesa francescana ...
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MANSUETI, Giovanni
Alessandro De Lillo
Anno e luogo di nascita del M., figlio di Nicolò e di Cecilia, rimangono tuttora imprecisabili. La ricostruzione delle vicende biografiche del pittore è affidata [...] dal M., in cui il pittore, all'epoca già dotato di un linguaggio strutturato, riesce a interpretare combinandole, la rigida razionalità propria di Gentile inventariale dei costumi e in una complessa macchina decorativa (Raby; Fortini Brown) dove la ...
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VIANA, Giuseppe
Silvia Medde
Nato nel 1735 circa in località ignota da genitori non ancora identificati (Corboz, 1968, p. 320), dal 1755 frequentò lo studio torinese di Benedetto Alfieri, della cui [...] a Oristano, messi a punto poco prima combinando il linguaggio tardo-barocco dell’edificio chiesastico con quello razionale dell’ Lascaris, mentre al dicembre dell’anno successivo risale la macchina dei fuochi d’artificio per il genetliaco di Maria ...
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BIROLLI, Renato
Corrado Maltese
Nato a Verona il 10 dic. 1905, vi frequentò l'Accademia Cignaroli, dipingendo nei modi ancora tradizionali, alla Segantini. Trasferitosi a Milano nel 1928, al giornale [...] ma serviva a conferire alla denuncia un'antica nobiltà di linguaggio e a sottolinearne il calore emotivo.
Finita la guerra, scontri angolari" (da Una macchina agricola del 1955, Brescia, coll. Cavellini, alla Macchina agricola del 1956, Milano, coll ...
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MONTI, Paolo
Roberto Del Grande
MONTI, Paolo. – Nacque a Novara l’11 agosto 1908 da Romeo, di famiglia originaria di Anzola in Val d’Ossola, e da Noris Gragnoli.
La professione del padre, direttore [...] divennero nel corso degli anni una riflessione sul ruolo della macchina fotografica in rapporto al tempo e alla memoria: «Finalmente moderna, che coincise con l’evoluzione di un linguaggio personale capace di affrontare il tema del mutato rapporto ...
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BONZAGNI, Aroldo
Luciano Caramel
Nacque a Cento (Ferrara) il 24 sett. 1887 da Felice e Angela Gilli. A Cento, dove poteva vedere gli affreschi giovanili del Guercino, ebbe i primi insegnamenti da un [...] mano a mano che, grazie soprattutto a Boccioni, il futurismo elaborava un suo autonomo linguaggio. Dei futuristi, inoltre, il B. non condivise mai l'entusiasmo per la macchina e per il dinamismo industriale, attento com'era piuttosto ad una tematica ...
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FORTUNY (Fortuny y Madrazo), Mariano
Federica Di Castro
Nacque a Granada, in Spagna, l'11 maggio 1871 da Mariano Fortuny y Marsal e da Cecilia de Madrazo.
Nel 1873 era a Roma dove il padre, pittore [...] segni, ove il rapporto tra le luci e le ombre costituiva un linguaggio e nello stesso tempo una texture. Da questo interesse per la luce nacque l'incontro con la fotografia e con la macchina, la Panoramic Kodak.
La fotografia è il settore della ...
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TATTI, Francesco de
Jacopo Stoppa
Fu figlio dell’orafo attivo a Varese Giovanni Antonio, scomparso nel 1515, e della sua seconda moglie Bartolomea Bossi, originaria di Azzate, di stirpe nobile, entrambi [...] di S. Stefano. Si tratta di una complessa macchina additata ancora come modello nel 1563, insieme al 1532 (Cairati, 2011b, pp. 88 s., docc. 66-67). Il linguaggio di Tatti non è stato privo di seguito nella produzione pittorica del Varesotto (Id ...
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NIVOLA, Costantino
Mattia Patti
NIVOLA (Nivola Mele), Costantino. – Nacque a Orani (Nuoro) il 6 luglio 1911, sesto dei dieci figli di Nicolò, muratore, e di Giovanna Mele.
Giovanissimo, iniziò ad aiutare [...] Carta del lavoro e legato chiaramente alla monumentalità del linguaggio novecentista. Con Fancello e Pintori tenne una mostra allestì alcuni punti vendita e coordinò la campagna pubblicitaria della macchina per scrivere Studio 42.
Il 4 agosto 1938 si ...
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BUSSOLA, Dionigi
Gabriella Ferri Piccaluga
Scultore lombardo, nato nel 1615 e trasferitosi, secondo la consuetudine in uso, nell'ambiente artistico lombardo agli inizi del sec. XVII, a Roma, dove risiedette [...] un certo punto della sua attività, riproporre in Lombardia il linguaggio del Ferrata, nato dalla sua posizione di equidistanza dal Bernini barocche romane è evidente nella grande macchina scenografica dell'Assunzione della Vergine nella cupola ...
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macchina
màcchina (ant. màchina) s. f. [dal lat. machĭna, che è dal gr. dorico μαχανά, attico μηχανή]. – 1. In senso storico e antropologico, qualsiasi dispositivo o apparecchio costruito collegando opportunamente due o più elementi in modo...
linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...