D'ANNUNZIO, Gabriele
Marcello Carlino
Nacque a Pescara, il 12 marzo 1863,da Francesco Paolo e da Luisa de Benedictis. Il padre proveniva da una modesta famiglia, ma, adottato da uno zio benestante, [...] del progresso e soprattutto della tecnica, apoteosi della macchina; d'un elitismo, che individualizzato in una 1919 e il 1920 (De Felice, 1978, p. XI).
Parliamo dell'uso del linguaggio. L'"artefice" per cui "divina è la Parola e il Verso è tutto" ...
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CAPPONI, Gino
Piero Treves
Nacque in Firenze il 13 sett. 1792, nell'avito palazzo di via S. Sebastiano, che dal giorno della sua morte perpetua il suo nome, unico figlio del marchese Pier Roberto e [...] sul liberoscambisino e sulla libera introduzione delle macchine, apertosi all'Accademia e svoltosi durante il come suo fine esclusivo: "ma non ci travii questo astratto linguaggio, tanto da confondere la massa intera dei prodotti, a cui molti ...
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AMARI, Michele Benedetto Gaetano
Francesco Gabrieli
Rosario Romeo
Nacque a Palermo il 7 luglio 1806 da Ferdinando e Giulia Venturelli, in casa del nonno paterno, di cui gli venne imposto il nome. Mediocre [...] a quel fitto universal pensiero; più possente di ogni macchina di congiura, perché spregia il vegliar sospettoso de' tratti più di accordi tra la libertà e l'autorità, o, in linguaggio più esatto, tra la libertà e la forza che sostiene l'autorità, ...
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CASTIGLIONE, Baldassarre
Claudio Mutini
Nacque il 6 dic. 1478 nella "corte" di Casatico, presso Mantova, da Cristoforo e da Aloisa Gonzaga.
Da parte del padre la famiglia discendeva da quella piccola [...] estima questa arte parmi che sia dalla ragione alieno; ché la macchina del mondo, che noi veggiamo coll'ampio cielo di chiare stelle opera uscendo da sé per manifestarsi nell'istituto del linguaggio. Perciò l'atto espressivo si identifica con la virtù ...
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CUOCO, Vincenzo
Mario Themelly
Nacque a Civitacampomarano (prov. di Campobasso) il 1° ott. 1770 da Colomba de Marinis e da Michelangelo, un avvocato sensibile alla influenza dei lumi.
Nel piccolo comune [...] quanto riguardava i primi, rifletteva sul fatto che "tutta la macchina delle libertà politiche" non serve ad altro che a garantire e che per questo è costretta a rifugiarsi nel linguaggio cifrato dell'allegoria. In tutto il discorso sulla nazione ...
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AMENDOLA, Giorgio
Michele Fatica
Nacque a Roma il 21 nov. 1907 da Giovanni Battista, più noto come Giovanni (sul quale si veda la voce di G. Carocci, in Diz. biogr. degli Italiani, II, pp. 761-765), [...] di quanto avvenne ad altri suoi coetanei - quel linguaggio così tipico di quell'epoca e impastato di quelle categorie nelle istituzioni tra "potere" e "movimento", divenendo "una macchina elettorale". Per lui il partito doveva "affermare ovunque e ...
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CAMILLO, Giulio, detto Delminio
Giorgio Stabile
Nacque nel Friuli circa il 1480, sul luogo di nascita i biografi propendono per Portogruaro, ma va ricordata la testimonianza, circostanziata, di G. Cesarini [...] di maggiori speranze per il C.; tutto preso dalle segrete macchinazioni del suo teatro e assillato dalle continue spese, egli è pronto di fronte al Viglio).
Nell'oratio, che per ampiezza e linguaggio ha il tono di un trattato apologetico, il C. non ...
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FUGA, Ferdinando
Gaetana Cantone
, Ferdinando. Figlio di Giovanni e di Antonia Seravalli, nacque l'11 nov. 1699 a Firenze, dove fu tenuto a battesimo dal principe ereditario di Toscana, presso il quale [...] di Benedetto XIV e di Clemente XIII allestiti a Roma.
La macchina da festa, in piazza di Spagna, per il matrimonio di in via Lata.
Il camaleontico virtuosismo, che piega il linguaggio espressivo al tema e alle scelte funzionali, va interpretato come ...
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ANTONIONI, Michelangelo
Sandro Bernardi
Carlo di Carlo
Nacque il 29 settembre 1912 a Ferrara da Ismaele ed Elisabetta Roncaglia, appartenenti a una famiglia della media borghesia. Due anni prima era [...] molte altre grandi o piccole trasgressioni del linguaggio classico, sono diventate patrimonio indimenticabile di anche per la sequenza finale di sette minuti girata con una macchina da presa montata su una serie di giroscopi d'invenzione canadese ...
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GOLDONI, Carlo
Lucia Strappini
Nacque a Venezia il 25 febbr. 1707 da Giulio, veneziano anche lui ma di origine modenese, e da Margherita Salvioni.
Si devono allo stesso G. molti dettagli sui suoi primi [...] con la diretta e profonda conoscenza della macchina teatrale, che, secondo De Sanctis, si nel Settecento e altri scritti, Venezia-Roma 1962; P. Spezzani, Il linguaggio del Pantalone goldoniano, Venezia 1962; M. Baratto, Tre studi sul teatro ...
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macchina
màcchina (ant. màchina) s. f. [dal lat. machĭna, che è dal gr. dorico μαχανά, attico μηχανή]. – 1. In senso storico e antropologico, qualsiasi dispositivo o apparecchio costruito collegando opportunamente due o più elementi in modo...
linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa comunità: parlare con proprietà di l.; Questi...