Cinema
Gianfranco Bettetini
Le origini del cinema: fra scienza e magia
Alle origini del cinema non si trova alcun progetto relativo all'universo dell'intrattenimento o dello spettacolo né, tanto meno, [...] segni congelavano la realtà, la liberavanodal suo divenire nel tempo e la animato il cinema e il suo contesto: l'istanza riproduttiva e l' apparentemente, componenti astrattive, come le parole dei linguaggi naturali, ma imitano il mondo o, meglio ...
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Infanzia
Giovanni B. Sgritta
Premessa
Il tema dell'infanzia occupa nel panorama delle scienze sociali un posto relativamente secondario. Studi e ricerche sull'infanzia non sono certo inconsueti nella [...] e dei contesti formativi, ed è per questo che si distingue dal primo caso; ciò che li accomuna è studi sui rapporti tra linguaggio, classe sociale e bambini in una città industriale: il tempo libero e il gioco, in "Bollettino CERES", 1985 ...
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Mobilità sociale
Antonio De Lillo
Introduzione
Una definizione della mobilità sociale che sia condivisa da tutti coloro che hanno affrontato questo tema è, probabilmente, impossibile da trovare. Un [...] con un'espressione che entrerà nel linguaggio comune sociologico, i 'canali della che si frappongono al suo libero manifestarsi, evitando quelle distorsioni e come elemento isolato e avulso dal suo contesto familiare. Quest'ultimo, al contrario ...
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La maggior parte del mondo occidentale il 1° gennaio 2000 ha festeggiato l’entrata nel nuovo millennio (solo una minoranza ha optato per il più corretto 1° gennaio 2001). Per chi è musulmano la prima data [...] tra uomo e donna, tra libero e schiavo, nel mondo ontologicamente a dotare le società musulmane di un linguaggio capace di tradurre concettualmente, e poi nei un diverso contesto, la reazione al divieto di velarsi in pubblico, emesso dal primo scià ...
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SOCIOLOGIA
Raymond Boudon
Costantino Cipolla
Roberto Cipriani
Filippo Barbano
Filippo Barbano
(XXXI, p. 1019; App. III, II, p. 761; IV, III, p. 356)
Logica ed epistemologia della sociologia. - Le [...] natura psicologica, né separata dal suo contesto metodologico che la connette intrinsecamente appello all'agire sociale libero, ora razionale, ora autoritaria, ivi 1972 (G. Jervis); AA.VV., Linguaggio e società, Bologna 1973 (P.P. Giglioli); E ...
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SOCIOLOGIA DELLA LETTERATURA
Romolo Runcini
. Una disciplina critica nuova, come la s. della l., incontra le prime difficoltà nella stessa definizione del suo statuto epistemologico. Essendo nuova, [...] in un determinato contesto storico e sociale: (contenuti). In quanto arte del linguaggio essa si basa su un codice a Proust (un gruppo di saggi dal 1926 al 1954) e con Mimesis. quale deve chiedere quel consenso libero e fiducioso che solo potrà ...
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Intellettuali
NNorberto Bobbio
di Norberto Bobbio
Intellettuali
sommario: 1. Un vecchio problema. 2. Chi sono gli intellettuali. 3. Tipi d'intellettuali. 4. L'origine del nome. 5. L'intellettuale rivoluzionario [...] possesso della forza corrompe inevitabilmente il libero giudizio della ragione. Ma che re dipende infine dal fatto che nel linguaggio ufficiale dell il comunismo): scribi, esperti e letterati. Nel contesto in cui si muovono queste pagine ritengo che ...
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Mito
JJean-Pierre Vernant
di Jean-Pierre Vernant
Mito
sommario: 1. Introduzione. 2. Μῦϑος e λόγος. a) Parola e scrittura. b) Dal mito alla storia e alla filosofia. c) Forme e livelli del mito. d) Miti [...] e ciò che è al di qua del linguaggio propriamente filosofico. Come esprimere filosoficamente, per sequenze mitiche vengono staccati dal loro contesto religioso, culturale e istituzioni sociali.
Con G. Dumézil si libera così il terreno per un'analisi ...
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Popolo
Mario Caravale; Claudio Cesa
di Mario Caravale e Claudio Cesa
POPOLO
Antichità e Medioevo di Mario Caravale
Età antica
a) Il demos greco
La storiografia ha da tempo sottolineato la pluralità [...] Roma-Bari 1978).
Foerster, H., Liber diurnus Romanorum Pontificum, Bern 1958.
Ganzer, linguaggio, di costumi e di "reggenti" (con questo termine si intendono tutte le gerarchie, dal a seconda dell'occasione e del contesto.
È con la prima guerra ...
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VIOLENZA
Giovanni Jervis
Birgitta Nedelmann
Luciano Pellicani
Psicologia sociale
di Giovanni Jervis
Definizione
In senso lato si designa come violenza un'alterazione del corso naturale degli eventi, [...] si parla di giochi violenti, di linguaggio violento, del carattere intrinsecamente violento del degli scopi e dei contesti essa viene ora condannata sul il "soldato politico" che aveva liberato la Germania dal pacifismo liberale, nella sua teoria non ...
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parola
paròla s. f. [lat. tardo parabŏla (v. parabola1), lat. pop. *paraula; l’evoluzione di sign. da «parabola» a «discorso, parola» si ha già nella Vulgata, in quanto le parabole di Gesù sono le parole divine per eccellenza]. – 1. Complesso...
tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...